Nelle auto prodotte dal 2023 al 2025 perdite di carburante potrebbero aumentare il rischio di incendio. Interessate tutte le marche del gruppo Stellantis.
Il richiamo per vetture Peugeot, Citroën, Opel, DS e Fiat, prodotte tra il 2017 e il 2023 con motore 1.5 BlueHDi riguarda la potenziale usura prematura della catena di distribuzione.
Stellantis ha annunciato un’iniziativa per coprire il difetto relativo all’additivo a base di urea che da diversi anni affligge molte vetture diesel dei due marchi francesi.
La casa di Arese sta inviando una mail ad alcuni clienti della suv invitandoli a contattare l’assistenza per un possibile guasto al pedale del freno che potrebbe rendere impossibile la frenata.
Un possibile malfunzionamento al sistema frenante integrato dovrebbe interessare fino a 1,5 milioni di vetture, che saranno richiamate. In assenza di spie accese e avvisi, l’auto è comunque sicura.
Un difetto al dispositivo di gonfiaggio degli airbag Takata di Citroën C3 e DS 3, ormai fuori produzione, potrebbe causare lesioni gravi o addirittura la morte dei passeggeri in caso di scoppio.
Oltre 2 milioni di Tesla sono oggetto di un richiamo che ha l’obiettivo di stringere le maglie dell’Autopilot, il sistema di guida assistita accusato di lasciare troppe libertà ai conducenti.
Secondo i rilievi delle autorità americane la versione beta del Full Self Driving aumenterebbe in modo esponenziale il rischio di incidenti. La Tesla rilascerà un aggiornamento software.
Un problema alle batterie fornite dalla LG causerebbe un cortocircuito che ha già provocato l’incendio di quindici Kona elettriche. La Hyundai verso un maxi richiamo.