LEGGERE NEI NUMERI - Bilancio da interpretare quello del terzo trimestre 2017 per la General Motors. Il conto finale riporta una perdita di 2,98 miliardi di dollari, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso ci fu un utile di 2,77 miliardi. Il fatturato trimestrale è stato di 33,62 miliardi di dollari, cioè in calo del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, quando il bilanciò trimestrale archivia un giro d’affari di 38,89 miliardi. L’utile precedente il pagamento delle imposte è stato di 2,5 miliardi di dollari, in calo del 31,1%. Se però si considerano le previsioni che erano state fatte dagli analisti, si constata che l’andamento del business per la GM è stato migliore di quanto ci si aspettava.
EVENTI STRAORDINARI - L’utile “adjusted” (cioè il risultato effettivo sfrondato delle voci straordinarie) è pari a 1,32 dollari per azione, che è più di quanto gli analisti avevano previsto per questo traguardo (1,13 dollari per azione). D’altra parte i mercati di Nord America, Sud America, Cina e altri paesi asiatici, hanno tutti segnato risultati positivi. E nel complesso le vendite di auto hanno dato luogo a entrate per 30,6 miliardi di dollari, con un numero 2,32 milioni di vetture immatricolate
UNA VENDITA CHE COSTA CARA - Questa apparente contraddizione deriva dal peso che sui conti GM ha avuto la cessione del gruppo Opel Vauxhall (qui per saperne di più). Il bilancio del terzo trimestre 2017 è stato infatti appesantito da 2,3 miliardi di dollari legati a questo evento straordinario. Oltre a questa voce straordinaria negativa sui conti ha influito anche l’andamento non buono della produzione statunitense.