DOMANDA DEBOLE - I numeri spingono fuori dal mercato europeo le ibride
Honda Insight (
qui sotto) e
Honda CR-Z (
foto sopra): uno smacco per Honda, che per prima ha introdotto questa tecnologia in Europa. Correva infatti dicembre 1999 quando debuttò, un anno prima della Toyota Prius, la Insight: aveva due posti, una linea anticonvenzionale (con tanto di parziale carenatura alle ruote posteriori) e, di fatto, era la trasposizione su strada del prototipo J-VX presentato al Tokyo Motor Show nel 1997.
STOCK DA SMALTIRE - Secondo fonti ufficiali, si andrà a esaurimento: una volta venduti gli ultimi stock della berlina e della coupé, non ci saranno altre importazioni. Una conferma indiretta ma significativa proviene anche dai siti web delle divisioni nazionali di Honda: Insight e CR-Z si possono ancora acquistare in Francia e Gran Bretagna ma non in Germania, Spagna e - non da ultimo - in Italia.
MEGLIO I DIESEL - La parole di un portavoce della Honda riportate da Automotive News equivoci: “Dal lancio della gamma ibrida, le vendite sono state consistenti, ma recentemente abbiamo registrato una forte domanda per i diesel con basse emissioni”. Non è un caso che il 1.6 a gasolio che equipaggia Civic e CR-V sia stato progettato espressamente per l'Europa: con i suoi 94 g/km di CO2, inquina meno rispetto dell'Insight ibrida (96 g/km).
La prima generazione della Insight risale al 1999.
LA JAZZ UNICA SUPERSTITE. PER ORA - Per adesso, sopravvive la Jazz ibrida, la cui nuova generazione è attesa per il 2015. Per ora non è chiaro se anche questa sarà importata in Europa. Lo scorso anno ne sono state vendute 4.500 a fronte delle 7.500 del 2012. Discorso analogo per la Insight e la CR-Z: la prima ha venduto 1.242 esemplari nel 2013 (-62% rispetto all'anno precedente) e la seconda 695 (-66%).