PIÙ DINAMISMO - L’Europa (ed in particolare l’Italia), si sà, è un mercato un po’ più snob rispetto al resto del mondo; per le case automobilistiche asiatiche, pur molto aggressive e competenti dal punto di vista del prodotto, non è facilissimo imporsi con numeri consistenti. Una delle strategie che alla Hyundai vogliono perseguire per aumentare la notorietà e la percezione del marchio è quella della sportività: le auto destinate agli appassionati rimangono un efficace strumento pubblicitario e sono un traino per quelle da guidare tutti i giorni in città. Non è un caso infatti che la Hyundai abbia scelto di creare una nuova divisione sportiva, la Hyundai N, a cui spetta il compito di preparare tutti i modelli ad alte prestazioni che arriveranno a partire da fine 2017. L’impegno del costruttore coreano è molto ambizioso, tanto da aver strappato alla divisione sportiva della BMW (il celebre reparto M) Albert Biermann, manager con una lunghissima esperienza messo a capo della Hyundai N, e avere allestito un centro tecnico sulla pista tedesca del Nürburgring, considerata un banco di prova molto impegnativo per le vetture stradali: qui l’azienda, secondo quanto annunciato, ha percorso oltre 10.000 chilometri in fase di sviluppo. La prima auto della neonata famiglia N sarà la Hyundai i30 N, svelata oggi in anteprima, che arriverà nelle concessionarie italiane a novembre 2017, a prezzi che dovrebbero aggirarsi intorno ai 30.000 euro.
CAMBIATE PERFETTE - I tecnici della sezione N utilizzano come base di partenza una normale Hyundai i30, a trazione anteriore, quindi lo spazio interno rimane generoso e il baule ha una capacità sufficiente per le esigenze di una famiglia (395 litri). È proprio questo il vantaggio della Hyundai i30 N e delle sue concorrenti, a partire dalla Volkswagen Golf GTI: aspetto e guida sportiva, senza venire meno alla praticità delle auto da cui derivano. La Hyundai i30 N si avvale di cerchi in lega da 18 o 19 pollici, adotta un sistema per variare la tonalità dello scarico e monta sospensioni a controllo elettronico, che il guidatore può regolare privilegiando la tenuta di strada o la comodità. L’equipaggiamento della berlina è completato inoltre dal differenziale elettronico (migliora la gestione della potenza in curva), dal sistema per migliorare le partenze da fermo e dal Rev Matching, una funzionalità attivabile con un pulsante che dà un colpo di acceleratore quando si scala la marcia in modo renderla più fluida anche nelle frenate più decise.
250 O 275 CV - Il guidatore può scegliere inoltre una delle 5 modalità di guida della Hyundai i30 N, attivabili sulle razze del volante: il pulsante di sinistra controlla gli schemi Eco, Normal e Sport, quelli meno esasperati, mentre il selettore a destra regola gli schemi N e N Custom, più sportivi. I vari parametri intervengono sulla risposta di motore, ammortizzatori, controllo di stabilità (disattivabile), sterzo, rumore e differenziale elettronico, secondo una logica meno o più estrema. La modalità N Custom è personalizzabile dal guidatore e non pre-definita come le altre. La vera novità della Hyundai i30 N è il motore quattro cilindri turbo a benzina 2.0, potenziato dalla N fino a raggiungere i 250 CV, che bastano secondo la Hyundai per portare la berlina da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi e farle raggiungere la velocità massima di 250 km/h. In opzione si può ordinare il pacchetto Performance, che porta il motore a 275 CV e fa diminuire l’accelerazione 0-100 km/h fino a 6,1 secondi. La i30 N con il Performance Pack adotta inoltre le ruote da 19 pollici, i pneumatici sportivi Pirelli P-Zero, dischi freno maggiorati e pinze dei freni verniciate in rosso. Su entrambe il cambio è manuale a 6 rapporti.
SPORTIVA ANCHE FUORI - Le migliorie apportate alla Hyundai i30 N, che sarà prodotta Nošovice nella Repubblica Ceca, abbracciano anche l’estetica e l’interno, modificati in funzione del rinnovato spirito sportivo: l’assetto è ribassato fino a 8 mm, la mascherina anteriore ha una finitura rossa e le prese d’aria sul fascione anteriore svolgono una precisa funziona aerodinamica, perché devono raffreddare il motore e canalizzare i flussi d’aria per schiacciare l’auto al suolo e renderla più stabile. Nuovo è anche l’estrattore posteriore, che integra una luce di stop triangolare ispirata alle auto da corsa. Nell’abitacolo si trovano invece il volante sportivo, sedili meglio sagomati (in tessuto e pelle) e un quadro strumenti parzialmente ridisegnato, dove la zona rossa del contagiri varia sfumatura in relazione allo stile di guida e alla temperatura dell’olio motore: per il guidatore sarà più facile capire quando è possibile “spremere” il motore fino al massimo delle due possibilità.