Come la immaginano un’auto sportiva, i giovani d’oggi? L’Italdesign, che con le auto da sogno ha a che fare da quasi sessant’anni, l’ha chiesto agli studenti del master in Transportation Design dello IED di Torino. Il primo, vero assaggio di quello che domani li attenderà come professionisti, i 22 allievi del corso, provenienti da diversi paesi del mondo, l’hanno avuto lavorando per sei mesi a stretto contatto con i progettisti della celebre società di stile e ingegneria fondata da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani nel 1968.
Il risultato si chiama Vision Rapida ed è, nella mente e nei propositi dei suoi creatori, una proposta tanto audace quanto concreta per dare la scossa a un settore mai come oggi in crisi d’identità e di numeri: quello delle piccole sportive. Dai primi bozzetti alla realizzazione della maquette in scala 1:1, i ragazzi del master in Transportation Design dello IED di Torino hanno cercato di far vibrare le corde dell’emozione in tempi in cui, a differenza di qualche decennio fa, le auto dalla forte personalità, belle da guidare e che non costano un’esagerazione si contano sulle dita di una mano.
Missione compiuta? Beh, di certo la Vision Rapida non passa inosservata. L’alternanza di pieni e vuoti in cui è scolpita la carrozzeria, il parabrezza e il lunotto quasi orizzontali, il lungo cofano, i parafanghi possenti e gli sbalzi ridotti all’osso rendono il look di questa 2+2 moderno e grintoso. E il motore? Trattandosi di un esercizio di stile, non c’è, ma gli allievi del master in Transportation Design dello IED di Torino hanno immaginato una piattaforma compatibile con vari tipi di meccanica, da un rombante motore a benzina a un potente sistema ibrido, senza tralasciare, ovviamente, l’elettrico. D’altronde, bisogna fare i conti con questo tempo di grandi cambiamenti e sfide anche e soprattutto quando si lavora con la fantasia.
La Vision Rapida sarà visibile al Fuorisalone di Milano, dal 7 al 13 aprile, nello spazio riservato all'Italdesign, in via Tortona 31.