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Il governo inglese salva la JLR

Pubblicato 30 settembre 2025

Dopo un mese di stop alla produzione dovuto a un attacco hacker il governo inglese garantisce un prestito di 1,7 miliardi. Intanto la produzione dovrebbe ripartire.

Il governo inglese salva la JLR

AIUTO DAL GOVERNO

A quasi un mese dall’attacco hacker che ne ha causato il blocco delle attività (qui la notizia), il gruppo Jaguar Land Rover si appresta a riavviare questa settimana la sua produzione nel Regno Unito. L’azienda sta infatti informando colleghi, rivenditori e fornitori “alcune sezioni delle nostre attività produttive riprenderanno nei prossimi giorni”, ha scritto in un comunicato. “Continuiamo a lavorare 24 ore su 24 insieme agli specialisti di sicurezza informatica, all’NCSC del governo e alle forze dell’ordine per garantire che il nostro riavvio avvenga in modo sicuro e protetto”. 

Nel frattempo il governo britannico ha garantito per un prestito di 1,5 miliardi di sterline (1,72 miliardi di euro), preoccupato che l’interruzione di tutte le attività da parte della casa automobilistica potesse far fallire una parte dei 700 fornitori che dipendono da JLR: il prestito andrà ripagato nell’arco di cinque anni.

PRODUZIONE RIPARTE A SINGHIOZZO

La produzione del gruppo inglese, che normalmente sforna circa mille veicoli al giorno, è completamente ferma dal primo di settembre. Jaguar Land Rover in Gran Bretagna ha tre stabilimenti: secondo la BBC, il primo a ripartire sarà quello dei motori di Wolverhampton e potrebbero volerci settimane prima di tornare alla piena operatività in tutti i siti. Naturalmente solo la produzione di auto della Land Rover si è interrotta, in quanto quella della Jaguar è già ferma da alcuni mesi in attesa del cambio completo della sua gamma. 

Si ritiene che la chiusura possa essere costata circa 8,5 milioni di euro al giorno all’azienda, influenzando non solo la parte produttiva ma anche quella della vendita. Secondo i media inglesi, alcuni concessionari hanno raccontato che hanno dovuto completare alcune pratiche burocratiche affidandosi per la prima volta dopo decenni a carta e penna invece che agli ormai usuali strumenti informatici.



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Ritratto di Quello la
30 settembre 2025 - 11:34
Carta e penna per un marchio inglese che punta sulla traduzione dovrebbe essere un vanto :-)
Ritratto di Quello la
30 settembre 2025 - 11:35
*Tradizione ça va sans dire
Ritratto di Challenger RT
30 settembre 2025 - 16:49
Concordo! Dovrebbero spegnere per sempre i computer e usare la reale carta inglese da lettere Smyrhson e le lussuose penne stilografiche inglesi Conway Stewart… Of course!
Ritratto di TheMatt1976
30 settembre 2025 - 11:36
Non essendo la UK parte della UE, da loro non è applicabile la disciplina europea degli aiuti di Stato. E quindi, se di interesse, i britannici possono andare in soccorso di settori economici in difficoltà.
Ritratto di deutsch
30 settembre 2025 - 13:05
4
una soluzione si sarebbe trovata anche un UE
Ritratto di AndyCapitan
30 settembre 2025 - 13:19
4
Uk sta fuori ma vuol comandare l'Europa....fatevi due domande ....poi ci copiano le peggiori cavolate....questa è una di quelle!
Ritratto di TheMatt1976
30 settembre 2025 - 14:06
Ti dico solo che hanno avuto l'ok per accedere ai finanziamenti per la ricerca banditi dalla Commissione Europea. Possono quindi ottenere fondi UE pur non partecipandovi. Bello, eh?
Ritratto di Al Volant
30 settembre 2025 - 17:03
Attento che è un "Prestito"... Lo si può fare pure in italia... Basti vedere tutti i soldi prestati alla fu alitalia ed alla fu ilva... Ovviamente, prestiti, che non mi risultano mai restituiti...
Ritratto di Ferrari4ever
30 settembre 2025 - 11:47
1
E i miliardari indiani di tata, che fine hanno fatto??? Dovevano intervenire loro, dopotutto sono i proprietari.
Ritratto di giocchan
30 settembre 2025 - 13:49
Probabilmente volevano essere sicuri che Tata non cogliesse l'occasione per spostare la produzione JLR in India...
Ritratto di puccipaolo
30 settembre 2025 - 19:17
8
Speriamo che gli inglesi mettano a disposizione anche i loro acciai così finirà sta storia di Land Rover con albero motore piegato, turbine spaccate e tanto altro ancora
Ritratto di hal lamio guccino
30 settembre 2025 - 15:05
1
Rifacessero la Rover 75 che era ottima o rimarchiare le Tata col marchio Rover stile Dacia. La Tata Zest e Altroz con motori ex Fiat (che tanto hanno preso i brevetti con la Iveco e sono in buoni rapporti con Stellantis) non sarebbe male come low cost.
Ritratto di america
30 settembre 2025 - 17:41
7
Il marchio Rover è di proprietà cinese, non indiana (erano stati divisi se non ricordo male nel 2005). Fa parte del gruppo SAIC, anche se attualmente non producono nulla con il brand
Ritratto di alex_rm
30 settembre 2025 - 20:27
Il marchio Rover è di proprietà tata-jlr dopo che gli fu venduto da Ford(che lo comprò nel 2006 dato che aveva anche Land Rover). I cinesi acquistarono il marchio mg ed i progetti ed il diritto di produzione delle Rover 25 e 75 che dovettero chiamare roewe
Ritratto di Pepetto
30 settembre 2025 - 15:59
Mi chiedo se già l’affidabilità era al limite cosa succede adesso con la ripresa della produzione dopo un mese di inattività? peccato macchine interessante dal punto vista la linea dell’estetica ma un disastro tanto da meritarsi l’ingiuria land rogner… E pensare che il Defender 90 sta nel mio garage ideale …..
Ritratto di Vate
30 settembre 2025 - 17:49
Esatto.
Ritratto di AZ
30 settembre 2025 - 20:06
Poveri inglesi. Che dilettanti alla Tata!
Ritratto di alex_rm
30 settembre 2025 - 20:33
Vero che Land Rover rischia di diventare storia ma almeno una foto più aggiornata,si vede l’assemblaggio di una evoque prima serie che non fanno più da 8 anni
Ritratto di Tfmedia
1 ottobre 2025 - 10:41
2
Quante frottole e finte prospettive per annebbiare un FALLIMENTO GIÀ CERTIFICATO.

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