STUDENTI ATTENTI (E SENSIBILI) - Gli allievi dell’istituto secondario di istruzione superiore E. Fermi di Bibbiena (Arezzo) hanno preso a cuore i recenti fatti di cronaca, riguardanti bambini “dimenticati” chiusi in auto sotto il sole cocente e deceduti per ipertermia (colpo di calore). Per evitare che questi episodi si ripetano, hanno così inventato un seggiolino, da montare in auto, che ricorda ai genitori la presenza del piccolo passeggero. Quando viene spento il motore e aperta la porta lato guida, i dispositivi integrati nel seggiolino (che “dialogano” con l’auto) allertano il guidatore, attivando sia le “quattro frecce” sia il clacson, e (fatto importante visto come sono avvenuti gli ultimi decessi) abbassano i finestrini. L’invenzione si è aggiudicata il primo premio nel concorso “InvFactor-anche tu genio!” indetto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e non è escluso che venga presa in considerazione da aziende del settore per essere posta in vendita.
BASTANO POCHI ACCORGIMENTI - Quando fa molto caldo, la temperatura nell’abitacolo può alzarsi anche di 15° C ogni quindici minuti. E, vista la ridotta statura dei bambini rispetto agli adulti, la loro temperatura corporea aumenta anche cinque volte più velocemente di quella del genitore. Pertanto, fenomeni di ipertermia possono manifestarsi anche dopo solo 20 minuti di esposizione al calore eccessivo, e in due ore si può arrivare alla morte del piccolo. Dimenticare i figli in macchina può sembrare incredibile, ma è già accaduto (solo negli Usa, per questo motivo muoiono 36 bimbi ogni anno): per scongiurare questo rischio, a volte possono bastare pochi accorgimenti. Per esempio, lasciare accanto al bambino oggetti indispensabili come la borsa e le chiavi di casa. Oppure, annotare nel promemoria del telefonino frasi come “portare bimbo all’asilo”: all’ora prestabilita il cellulare squillerà, rimediando a eventuali (e potenzialmente tragiche) distrazioni.