VISITA AD ARESE - Conoscere il passato per capire il presente e, soprattutto, programmare il futuro. Deve essere essere stata questa l’idea dietro la visita al museo di Arese da parte del nuovo ceo dell’Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato. Nella sua visita il dirigente francese ha avuto modo di vedere le auto del glorioso passato del Biscione, immortalate, smartphone alla mano, in diversi scatti poi postati sul suo profilo Twitter. Successivamente il manager ha visitato anche il centro di documentazione.
DI BUON AUSPICIO - La nomina di Imparato, uomo di spicco del Gruppo PSA, capace di rilanciare con successo il marchio Peugeot, può essere considerata di buon auspicio per il futuro dell’Alfa Romeo all’interno del neonato gruppo Stellantis. Un segno evidente che l’amministratore delegato, Carlos Tavares, ha deciso di puntare anche sulla casa italiana.
SERVE UNA STRATEGIA - L’Alfa Romeo ha attualmente solo due modelli in gamma (Giulia e Stelvio) e ha un grande bisogno di nuove proposte: nel 2021 vederemo la già programmata suv compatta Tonale (qui per saperne di più) e nel 2022 la suv ancora più piccola costruita su piattaforma ex PSA (qui per saperne di più). Ma tutto ciò non basta, c’è bisogno di una strategia che consenta di affrontare il delicato momento di trasformazione dell’industria dell’auto, che sta andando verso auto elettriche e guida autonoma. Due cose che poco si sposano con una casa automobilistica dall'immagine legata alla passione e al piacere di guida come l’Alfa Romeo.