NEWS

Quale è stato l'effetto degli incentivi 2009 in Europa?

15 gennaio 2010

La risposta arriva dall'Unrae, l'Unione dei Costruttori esteri in Italia: dai dati emerge che l'effetto dei finanziamenti 2009, in alcuni Stati ha generato un vero e proprio "boom" di vendite, in altri non è stato sufficiente a tenere "a galla" un settore fortemente in crisi.

ALCUNI MALE,A LTRI MEGLIO - Avevamo già parlato dell'effetto degli incentivi 2009 sul mercato italiano dell'auto (leggi qui le news). Ora è giunto il momento di tirare le somme anche per il resto del Vecchio Continente, dove gli incentivi per comprare una vettura sono stati altrettanto apprezzati.

Se in Italia gli incentivi 2009 hanno "solo" sostenuto il mercato (2.158.010 immatricolazioni nel 2009 contro le 2.161.682 del 2008), secondo i dati dell'Unrae (l'associazione che riunisce le Case estere operanti nel nostro Paese), in alcune Nazioni europee hanno reso possibile un aumento sensibile delle vendite. Per esempio, in Germania nel 2009 il mercato è cresciuto del 23,2% rispetto al 2008. Più modesta la crescita in Francia con un +10,7%. Invece, altrove gli incentivi non sono stati sufficienti, come in Spagna e Inghilterra, dove le vendite hanno registrato una flessione rispettivamente del 6,4% e del 17,9%.

Vediamo in dettaglio qual è la situazione dei maggiori Paesi europei.

GERMANIA - Il "regime" degli incentivi è terminato il 2 settembre 2009. Nonostante i risultati negativi di dicembre (-4,6% rispetto allo stesso mese del 2008), il 2009 è stato l'anno migliore dal 1992 per il mercato del'auto teutonico.

Non si sa ancora se i finanziamenti statali verranno erogati anche per il 2010 ma, secondo gli analisti, se ciò non dovesse succedere le vendite ne risentirebbero pesantemente: le previsioni parlano di 2.780.000 immatricolazioni rispetto alle 3.807.175 del 2009 (-27%). In questo caso il 2010 sarebbe l'anno peggiore dalla caduta del muro di Berlino.

SPAGNA - Il mercato automobilistico del Paese iberico si conferma uno dei più in crisi. Secondo l’associazione dei Costruttori spagnoli, gli incentivi hanno favorito nel 2009 l’immatricolazione aggiuntiva di circa 125.000 vetture, consentendo di chiudere l’anno con 952.772 “targhe”. Un risultato negativo (-17,9%,) rispetto alle immatricolazioni del 2009. Per il 2010 il Governo spagnolo ha gà confermato gli incentivi, ma ad influenzare il mercato sarà anche l'aumento dell'Iva di 2 punti a partire dal mese di luglio: questo porterà chi è interessato a cambiare auto a farlo prima di tale data. Come conseguenza, le vendite del secondo semestre si prevedono in forte calo.

FRANCIA - Il 2009 è stato un anno di “boom” per il Paese transalpino. L'anno appena passato si chiude con un aumento del 10,7% rispetto al 2008: 2.268.671 le immatricolazioni, il livello più alto dal 1990. Il mese di dicembre 2009 ha visto una crescita del 48,6% rispetto allo stesso periodo del 2008. Anche questo ha permesso alla Francia di collocarsi in seconda posizione, dietro alla Germania e davanti all’Italia, nella classifica dei mercati europei.

REGNO UNITO - Si è chiuso con un 2009 in perdita il bilancio delle vendite nel Regno Unito. Nonostante un dicembre in crescita del 38,9%, l'anno scorso è terminato con una flessione del 6,4% rispetto alle immatricolazioni del 2008. Il risultato di dicembre è dovuto sia agli incentivi, che sono stati comunque prorogati a tutto febbraio, e di tutti quelli che hanno voluto comprare un'autovettura prima del'aumento dell'Iva dal 15 al 17,5% scattato con l’inizio del 2010. Secondo gli analisti, se gli incentivi non venissero prorogati, il 2010 si chiuderebbe con circa 1.800.000 vetture immatricolate. Stando alle previsioni, inoltre, solo nel 2011 il mercato del Regno Unito potrà riprendersi.



Aggiungi un commento
Ritratto di Paaxo
15 gennaio 2010 - 23:39
in alcuni paesi europei l'auto non riveste un ruolo fondamentale come ad esempio lo è in italia,dove in ogni famiglia di 4 persone ci sono 4 auto,quindi è anche normale che anche con gli incentivi le vendite siano diminuite in alcuni paesi,perchè è proprio l'auto come bene in senso stretto che forse non è necessaria.

VIDEO IN EVIDENZA