BOCCIATI DALLE ASSOCIAZIONI DI SETTORE - La Federauto non promuove gli incentivi per l’auto elettrica appena varati dal governo. “Creeranno confusione e non allargheranno il mercato”, ha dichiarato Filippo Pavan Bernacchi, presidente dell’associazione che rappresenta le concessionarie d’Italia. E ha aggiunto: “L’Anfia, l'associazione che rappresenta la filiera dell'industria automobilistica, l’Unrae, che rappresenta i costruttori esteri, e la Federauto sono state unanimi nel condannare pubblicamente questo provvedimento ritenuto dannoso, insufficiente e controproducente. Quando, alla fine del triennio, ci si renderà conto del flop, chi pagherà? E tutto questo, senza che il ministro Passera abbia sentito le associazioni della filiera, che da mesi attendono di essere ascoltate”. I motivi della bocciatura sono sostanzialmente due: i fondi stanziati sono pochi e interessano per il 70% vetture aziendali e possessori di partita Iva. Niente a che vedere, insomma, con la legge varata qualche settimana dal governo francese (leggi qui per saperne di più).
COSA DICE LA LEGGE - Convertito da poco in legge dal Senato, il decreto legge n. 83 del 2012 istituisce un fondo “con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 45 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015” per l’acquisto di “un veicolo nuovo di fabbrica a basse emissioni complessive” (dunque, non si parla solo di auto elettrica), previa “rottamazione di un veicolo di cui siano proprietari o utilizzatori, in caso di locazione finanziaria, da almeno dodici mesi”. Il 70% di questi fondi, comunque, è riservato alla “sostituzione di veicoli pubblici o privati destinati all’uso di terzi”, oppure alla “sostituzione dei veicoli utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa”. Solo il restante 30% va dunque ai privati, “anche in mancanza della consegna di un veicolo per la rottamazione”.
COME FUNZIONANO - Chi acquisterà nel 2013 o 2014 un veicolo che produce “emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km” ha diritto a un bonus statale del 20% del prezzo d’acquisto fino a un massimo 5000 euro (15% fino a un massimo di 3500 euro nel 2015). Il bonus scende a un massimo di 4000 euro (3000 nel 2015) per l’acquisto di veicoli dalle emissioni complessive non superiori a 95 g/km, e di 2000 euro (1800 nel 2015) per quelli che restano sotto i 120 g/km di CO2 emessa.
SOLDI ANCHE “PER LA RICARICA” - La legge, inoltre, istituisce un “piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica” finanziato da un apposito fondo: 20 milioni per il 2013 e 15 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015.