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Kinto: un primo bilancio dell’attività in Italia

Pubblicato 02 aprile 2022

La società della Toyota propone un’offerta diversificata di servizi di mobilità come alternativa al classico acquisto dell’auto.

Kinto: un primo bilancio dell’attività in Italia

MOBILITÀ PIÙ SOSTENIBILE - È tempo di bilanci per Kinto Italia, ramo della Toyota attivo nel settore della mobilità a largo raggio nato due anni fa. Il marchio Kinto vuole essere un “mobility provider” con soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze di mobilità e di generare benefici per persone, aziende e comunità nel rispetto dell’ambiente. Kinto combina infatti avanzate tecnologie digitali con una flotta di veicoli a basse emissioni e alta efficienza energetica. Il servizio di car sharing Kinto Share, per esempio, si rivolge sia ai privati sia alle aziende e utilizza esclusivamente automobili elettrificate Toyota e Lexus. Esso è attivo dal 2018 a Venezia (prima ancora che nascesse Kinto Italia), ha più di 6.000 iscritti e ha raggiunto il traguardo di 30.000 noleggi e più di 1.130.000 chilometri percorsi dalle sue Yaris Hybrid. Studi effettuati su queste vetture da ENEA, Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze hanno stabilito che durante il 50% del tempo queste vetture hanno camminato a zero emissioni locali, permettendo di risparmiare 35 tonnellate di CO2 rispetto a una equivalente motorizzazione convenzionale.

NASCONO NUOVI SERVIZI - Kinto Share è già attivo in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna e ha 45 punti di consegna e una flotta di circa 145 automobili. Esso sarà presto esteso ad altre aree del territorio italiano anche attraverso una versione su misura per aziende e istituzioni. Un esempio di questo approccio è il servizio sviluppato con Confindustria Bergamo nel polo industriale del Kilometro Rosso, un distretto che conta 70 aziende partner e circa 500.000 movimenti di persone l’anno. L’offerta dei servizi di mobilità di Kinto sul mercato italiano si è arricchita quest’anno di Kinto Flex, il servizio di noleggio a breve-medio termine (da 1 a 12 mesi) in abbonamento flessibile. Si attiva in maniera completamente digitale e prevede anticipo zero, un canone mensile all-inclusive e può essere cancellato ogni mese, come un qualsiasi altro abbonamento. Kinto Join è invece una soluzione di carpooling dedicata alle aziende e che permette ai dipendenti di condividere il tragitto casa-lavoro comodamente con pochi click sulla app. Il software aziendale permette invece di monitorare l’utilizzo dell’App, generare statistiche sull’uso ed evidenziare il risparmio sulle emissioni ottenuto dalla condivisione degli spostamenti. Ad oggi sono oltre 13.000 gli utenti, che lavorano in 21 grandi aziende, che utilizzano Kinto Join.

PROGRAMMAZIONE O NOLEGGIO? - Chi si muove su mezzi di trasporto differenti può usufruire di Kinto Go, l’app di mobilità integrata multimodale che permette di pianificare il proprio viaggio con pochi click, prenotando e acquistando titoli di viaggio per i mezzi del trasporto pubblico e pagando i parcheggi sulle strisce blu. Questa app è stata sviluppata in Italia ed è presente negli store online dal 31 marzo 2020 e ha totalizzato circa 170mila download. Ad oggi essa beneficia di accordi con oltre 500 operatori di mobilità che permettono di usufruire di servizi in più di 5.000 comuni che coprono il 70% del territorio italiano. Kinto One è invece un servizio di noleggio “tutto compreso” disponibile per periodi dai 12 ai 72 mesi e operato con una flotta di più di 5.000 vetture per il 97% elettrificate. Questa formula poggia sulla rete dei concessionari Toyota e Lexus il cui personale assisterà i clienti con personale dedicato e che ha un’esperienza ventennale nella distribuzione e manutenzione di veicoli elettrificati. Ricordiamo inoltre che il nome Kinto è associato, per ora soltanto in Giappone, a Factory (qui per saperne di più) un servizione col quale può personalizzare, aggiornare o ripristinare alcuni modelli Toyota e Lexus, ad esempio rinfrescando gli interni o inserendo dispositivi quali il monitoraggio degli angoli ciechi o l’apertura motorizzata del portellone.

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Ritratto di Gratto Da Vinci
3 aprile 2022 - 11:42
Quante minkiate: ma non vi stancate?
Ritratto di Quello la
3 aprile 2022 - 12:08
Questo è il futuro, come già indicato da Lynk&co. Le auto costeranno da 20k in su, molti non potranno permettersele e le noleggeranno. Come oggi si fa già per altri beni di consumo (in Cina, ad esempio, si noleggia tutto, dall'armadio al frigo, ai materassi)
Ritratto di Volandr
3 aprile 2022 - 12:26
Quello la: Mi sa che ha ragione lei. Il mondo cambia e tutto è destinato a diventare più costoso. Comprare diventerà prerogativa dei benestanti, se non dei ricchi.
Ritratto di Goelectric
3 aprile 2022 - 12:23
Mai sentito
Ritratto di Tu_Turbo48
3 aprile 2022 - 16:01
Kinto o Kimbo, difficile scegliere quale sia il migliore !!...
Ritratto di Claus90
3 aprile 2022 - 21:52
L’auto Per il 90% delle persone è un bene primario al pari di una casa, quando il bene è primario è necessario del valore se aumenta o diminuisce è ininfluente. Dico che l’auto del futuro può essere noleggiata a vita in quanto è un costo fisso e tra spese di gestione e manutenzione ed imprevisti come gli incidenti non convivente più comprarla e poi pagarla a rate.
Ritratto di Almeron771
4 aprile 2022 - 06:37
Il fatto che l'autovettura dia unbene primario è una delle cose più sbagliate che possa esserci, deve diventare un ogetto di lusso di cui non abbiamo bisogno.
Ritratto di Al Volant
4 aprile 2022 - 08:36
Si l'ambiente tutto bello, tutto verde.. ma quanto costa?? Ve lo dico io.. il servizio in abbonamento ancora non è disponibile.. vabbe.. il car sharing, solo in poche regioni, costa 15 euro all'ora.. per avere una auto usata anche da altri.. il noleggio? Quello più basso, per chr (stranamente costa meno della yaris cross), vogliono subito 6000 euro in contanti, e poi 290 euro al mese per 4 anni con massimo 15k km all'anno.