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L’Heritage Hub apre (finalmente) al pubblico

Pubblicato 14 settembre 2022

Rinnovati nel 2019 per celebrare e narrare la storia dei marchi Fiat, Lancia e Abarth, da oggi gli spazi dell’ex Officina 81 di Mirafiori sono visitabili attraverso tour guidati. In mostra circa 250 vetture stradali e da corsa.

L’Heritage Hub apre (finalmente) al pubblico

DRITTI AL CUORE DI FIAT, LANCIA E ABARTH - Gli appassionati attendevano questa notizia da anni. Ora il momento è finalmente arrivato: l’Heritage Hub, il quartier generale inaugurato nella primavera del 2019 da FCA Heritage negli spazi della vecchia Officina 81 di Mirafiori, a Torino, apre le sue porte al pubblico. Attraverso tour guidati - due al giorno, della durata di due ore circa ciascuno e con anche la possibilità di ospitare anche eventi privati o aziendali - il dipartimento di Stellantis che si occupa di custodire e tramandare la storia dei marchi torinesi del gruppo da oggi accoglierà i visitatori, accompagnandoli alla scoperta di un patrimonio davvero unico nella storia dell’automobile.

IN MOSTRA CIRCA 250 AUTO - Rimessi completamente a nuovo tre anni fa senza snaturarne l’anima e il fascino industriale, i circa 15.000 metri quadrati del capannone (che dal 1968, per oltre trent’anni, è stato per la Fiat un importante centro di produzione meccanica) ospitano su un pavimento di cemento grezzo circa 250 vetture di normale produzione e da competizione in rappresentanza dei marchi Fiat, Lancia e Abarth. L’apertura al pubblico di un luogo così denso di fascino e così importante per Torino, che a Mirafiori mantiene le sue radici più profonde di capitale italiana dell’auto, è il frutto di una triangolazione tra FCA Heritage, il Comune di Torino e il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. 

BIGLIETTI GIÀ ACQUISTABILI - Gli spazi dell’Heritage Hub, ai quali si accede dalla Porta 31 del complesso industriale di Mirafiori, in via Plava 80 a Torino, saranno visitabili nelle giornate di mercoledì, venerdì e sabato. Sono due gli slot disponibili, uno al mattino e uno al pomeriggio; i biglietti, che includono la visita guidata, sono acquistabili a partire da oggi sul sito del Mauto.



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Ritratto di Arreis88
14 settembre 2022 - 19:49
Deve essere un gran bel vedere. Gita a Torino obbligatoria.
Ritratto di Benjamin
14 settembre 2022 - 21:04
Che meraviglia!
Ritratto di PONKIO 78
14 settembre 2022 - 22:47
….mamma mia quanta bella roba….
Ritratto di Meandro78
15 settembre 2022 - 07:34
Heritage museale e basta. Data la moda a riscoprire modelli "anziani" ultraventennali lo sforzo dovrebbe essere di rimettere in produzione componenti soggette ad usura per consentire loro di restare marcianti e non incomplete come la Venere di Nike.
Ritratto di Oxygenerator
15 settembre 2022 - 09:45
Potrei capire un museo con auto degli anni 20/30. Ma davvero le persone si mettono in coda e per due ore si fanno raccontare le auto in esposizione?
Ritratto di Arreis88
15 settembre 2022 - 11:01
Il mondo è bello perché è vario, caro Oxygenerator. Pensa che c'è gente che si eccita tutta per delle auto elettriche....
Ritratto di Oxygenerator
15 settembre 2022 - 13:47
Eh perchè le auto elettriche sono delle novità, in un panorama immobile termico, in cui la più grande rivoluzione degli ultimi 30 anni è stata alzare le berline di 10 cm da terra, per creare i suv e togliere cilindri per adattarsi alle nuove normative sulla CO2. Ammesso che lei per novità non intenda le bat mobili da 12.000 cilindri per arricchiti dell’ultima ora.
Ritratto di fastidio
15 settembre 2022 - 13:33
7
@Oxygenerator Già solo le abarth dell'ultima foto meritano la visita ma oltre a quelle ci sono una serie di prototipi mai (o quasi mai) visti. Un vero appassionato di auto si esalta parecchio per un museo del genere, io aspettavo l'apertura al pubblico da tantissimo tempo e ci andrò quanto prima.
Ritratto di Oxygenerator
15 settembre 2022 - 13:53
Un “vero” appassionato d’auto ? C’è un patentino anche per quello ? Personalmente mi appassiona il futuro, che è vivo, e non solo, dell’auto. Quello che c’è già stato è finito, morto. Va bene appunto per un museo, ma non farei un giro di due ore, con uno che spiega quel che vuole lui, per rivederle.
Ritratto di giulio 2021
15 settembre 2022 - 16:04
Davvero incredibilmente interessante, finalmente è anche aperto al pubblico, il futuro è bello se si conosce il passato se no che futuro è?
Ritratto di fastidio
15 settembre 2022 - 16:42
7
@Oxygenerator Se non ci fosse quel passato non ci sarebbe nessun futuro nel mondo dell'auto. Quello che c'è già stato non è per niente morto, basta vedere quanto mercato e interesse suscitano auto storiche e youngtimer, queste in più sono buona parte dei prototipi con delle soluzioni interessantissime..
Ritratto di Mbutu
15 settembre 2022 - 17:37
Ma no dai Oxy. Che questo museo nello specifico possa non interessarti ci sta. Ma una affermazione come "Quello che c’è già stato è finito, morto" è tranciante. Un museo è un museo. Ha ragione fastidio: senza il passato (magari proprio per non ripeterlo) non ci sarebbero ne presente ne futuro. Hai uno spaccato dell'evoluzione grazie a cui puoi, in due ore, rivivere anni di storia: tentativi, successi, fallimenti (che poi non vale mica solo per il museo dell'auto).
Ritratto di giulio 2021
15 settembre 2022 - 19:04
Dell'auto affascina il passato ed il futuro: non il presente.
Ritratto di Oxygenerator
15 settembre 2022 - 23:45
Esatto. Ed io sono affascinato dal futuro. Il passato è…passato. L’ho in parte anche giá visto, per le auto, quindi, da qui la totale mancanza d’interesse. Qui non si parla del museo egizio del Cairo o dell’ Hermitage o del Macba o del Moma, che sono bellissimi e dove vedi cose che puoi vedere solo li ed in quel contesto. Questo è un museo per l’automobile di ieri. La rivoluzione elettrica, porta il design e le soluzioni tecniche possibili, ad un altro livello. Capisco che vi siano appassionati dei vari motori, ma io non lo sono. Rivedere la 130, o la 500 o l’850 o la Stratos o la Delta da rally, non è che mi dia proprio i brividi. Però giustamente, ad ognuno il suo.
Ritratto di fastidio
16 settembre 2022 - 13:28
7
@Oxygenerator Della 130, 500 e 850 anche io ne faccio a meno ma quelle sono un corollario, ci sono davvero tantissimi esemplari di prototipi, allestimenti speciali, auto usate per le competizoni "mai esposti al pubblico" (frase presa dal sito) e dalle foto che ho visto di operatori del settore che ci sono giù stati, puoi davvero ripercorrere la storia dell'automobilismo italiano.
Ritratto di giulio 2021
17 settembre 2022 - 08:33
A me fanno impazzire tutte le auto se razionali e "da copiare" esteticamente, quelle del passato alcune perchè le ho viste davvero come le Fiat 850 e altre perchè più rare come le 130, ma in particolare quelle di una volta inizio 900 costruite a mano e quindi tutte diverse nell'interpretazione dei carrozzieri, e ancora di più quelle antichissime che sembrano carrozze.
Ritratto di PONKIO 78
16 settembre 2022 - 07:24
Oxy, diciamo la verità…. Saranno superate e vecchie e non ti daranno motivo di rimanere affascinato come una auto elettrica di ultima generazione…. ma…. ma ai loro tempi se avevi uno di questi stupendi giocattoli eri considerato quasi un “Re”, il sabato pomeriggio nei paesini i nostri nonni le mettevano letteralmente in esposizione davanti al bar, pulite e lucide come appena uscita dal concessionario, ma soprattutto vanto con gli amici… c’è da aggiungere che alcune auto hanno circa 50/60 anni e l’unica cosa che non potrebbe funzionare è proprio la batteria, per il resto funzionano ancora è vanno che è una meraviglia ( è una certezza)…. Sei sicuro che questo possa accadere anche alle auto elettriche da qui a 50 anni? io sono dubbioso te lo dirò quando avrò 94 anni, se ci arrivo…..
Ritratto di Oxygenerator
16 settembre 2022 - 08:30
@ Ponkio No. Io non sono sicuro di niente. Al momento la rivoluzione elettrica mi piace perchè smista le carte in tavola e cambia i parametri abitudinari. Molto probabilmente se le auto degli ultimi 120 anni fossero state solo elettriche, sbaverei per una termica. Quando parlo del mio interesse per il futuro è perchè sarà completamente diverso da come lo stiamo anche solo immaginando. Tra l’auto termica e quella elettrica, c’è la stessa distanza che c’è tra un telefono portatile dei primi anni 90 e l’iphone 14 pro. Pianeti completamente diversi. Forse anche perchè abitando io in città, le auto erano talmente tante, già negli anni 70, che nessuno si fermava a guardarle. Al massimo il modello appena uscito nuovissimo o qualche strano colore particolare.
Ritratto di giulio 2021
17 settembre 2022 - 08:34
Infatti nelle auto del futuro, dal 2023 in poi si ammireranno soprattutto i nuovi marchi sconosciuti ed esotici per il nome nuovo di per sè.
Ritratto di PONKIO 78
17 settembre 2022 - 21:54
Oxy, anch’io abito in città..proprio sopra un semaforo, non ti dico le sgommate in accelerazione e quelli che hanno la musica a 2000 wt…. Comunque, probabilmente hai ragione se negli un’ultima 120 anni fossero state auto e,eteriche sbaveresti sulle termiche…. se mi posso permettere, però, il cellulari degli anni 90 tipo Motorola 8700 (che io ho avuto la fortuna di avere tra i primi in Italia) duravano un botto, oltre che essermi caduto sulla sabbia e in acqua un paio di volte (una spolverata) e era come nuovo…. se ti dimentichi il tuo Iphne 14 pro nella tasca posteriore del jeans e ti ci siedi sopra, lo puoi buttare…. N.B.- negli anni 90 ci ricordavamo a memoria tutti i numeri di telefono dei nostri amici, oggi se non hai uno Smartphone sei fuori dal mondo…
Ritratto di PONKIO 78
17 settembre 2022 - 21:55
Vedremo come andremo a finire….