TEMPI MATURI? - Lotus negli ultimi 15 anni è stato sinonimo di Elise ed Exige, due vetture sportive, leggere e spartane, indirizzate a una clientela disposta a chiudere più di un occhio sul comfort e praticità di utilizzo. Una scelta coerente con una filosofia voluta dal fondatore Colin Chapman, che ha permesso alla Lotus di ritagliarsi il proprio spazio tra i costruttori di sportive. Da adesso in poi le cose cambieranno: la Lotus produrrà auto con prezzi anche superiori ai 150.000 euro andando a sfidare, sul terreno dei prodotti, Ferrari, Porsche e Aston Martin. Senza però dimenticare le auto piccole e leggere che l'hanno resa celebre. Una scelta praticamente necessaria: negli ultimi 14 anni da quando la Lotus è di proprietà della malese Proton non ha mai chiuso un un bilancio in attivo. Per questo il nuovo amministratore delegato Dany Bahar, ha formato una squadra di manager (ingegneri, designer e responsabili della produzione) provenienti da Ferrari, Porsche e Aston Martin. Al Salone di Parigi vedremo il prototipo di un modello che definirà il futuro della Lotus.
Qui la Exige Cup 260: accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,1 secondi e raggiunge i 245 km/h.
EREDE DELLA ESPRIT - Questo "concept" che vedremo a Parigi dovrebbe essere l'erede della Esprit (ne abbiamo parlato qui), una coupé sempre a motore centrale (V8 o V10 di origine Toyota) da circa 100.000 euro. Un modello che, per giustificare il prezzo più alto, farà uso di una tecnologia più raffinata con cambio robotizzato a doppia frizione, sospensioni a controllo elettronico, aerodinamica evoluta con spoiler regolabili e una futura versione ibrida. Rappresenterà la nuova “bandiera tecnologica” della Lotus.
La Lotus Evora ha un 3.5 V6 di origine Toyota da 280 CV: è l'unica coupé a motore centrale con abitacolo 2+2 (optional).
ANCHE CITYCAR - Secondo quanto riporta oggi il sito inglese AutoExpress, oltre alla Esprit la Lotus al salone parigino ci potrebbero essere anche i prototipi di altre due granturismo e di una citycar. Quest'ultima sarebbe derivata dal prototipo Emas (foto sotto) disegnato dalla Italdesign di Giugiaro e venduta in Europa con il marchio Lotus e nei paesi emergenti con quello Proton. I due modelli condivideranno la meccanica, ma si differenzieranno per lo stile interno ed esterno.
La Emas è lunga 355 cm, può accogliere fino a cinque passeggeri e offrire 320 litri di bagagliaio. Il moto è garantito da un motore elettrico da 61 CV abbinato a un a un 1.2 a tre cilindri realizzato dalla Lotus che ha la funzione di ricaricare le batterie.
OBIETTIVO AMBIZIOSO - Con una gamma di modelli più estesa, la Lotus punta ad allargare la propria presenza da 30 a 55 mercati e aumentare entro cinque anni la produzione dagli attuali 2.000-2.500 a 6.000-8.000 auto l'anno. Nonostante la Lotus abbia nel mirino una clientela più matura e facoltosa (e numerosa), modelli “tradizionali” come le Elise e Exige avranno delle eredi. Confermata anche la "partnership" con la Toyota, dalla quale la Lotus continuerà a prendere i motori.