UNA STORIA VECCHIA - Anche se sotto l’insegna del marchio Jeep (le foto si riferiscono al recente Salone di Mosca), il consolidato e antico rapporto tra la Fiat e la Russia sembra destinato a vivere un altro capitolo che dovrebbe rafforzare la presenza Fiat sul mercato e nell’economia russa, risalente agli Anni 60, quando fu realizzato la fabbrica di Togliattigrad per la produzione della Fiat Zigulì (la Fiat 124). La nuova iniziativa è la realizzazione di un nuovo impianto di produzione vicino a San Pietroburgo, dove saranno fabbricati modelli Jeep, che nel particolare ambiente russo hanno molte chance di affermarsi in grandi dimensioni.
FABBRICARE O IMPORTARE DA OVEST? - Le uniche incertezze sulla vicenda sono collegate alle difficoltà del mercato. Agli inizi di ottobre infatti il progetto di un potenziamento della presenza Fiat in Russia (per un investimento di 850 milioni di euro) era stato dato per sospeso proprio a causa di questa situazione. In pratica si sarebbe valutato possibile rifornire il mercato russo con la quota di produzione non assorbita dall’Europa occidentale. L’altro giorno però Sergio Marchionne ha affermato di essere molto determinato a chiudere l’accordo per il nuovo impianto, in quanto è “molto interessato all’espansione della Russia”.
UNA RISPOSTA AL MERCATO CRE CRESCE - Secondo Automotive News, il progettato nuovo stabilimento di San Pietroburgo avrebbe una capacità produttiva di 120 mila veicoli all’anno, e dovrebbe entrare in funzione a partire dal 2014. Il che significa che sarebbe uno strumento importante di fronte alla crescita del mercato russo. Le previsioni dell’Associazione per gli affari europei ha scritto che quest’anno l’incremento delle vendite dovrebbe essere del 7,5%, con il totale mercato a 2,85 milioni di unità. Nei mesi da gennaio a settembre la domanda per il marchio Jeep è più che raddoppiata, arrivando a 3.455 veicoli; ciò mentre le vendite di vetture Fiat sono precipitate del 72%, con 6.263 unità.