GHIBLI E QUATTROPORTE "TIRANO" - Di sicuro il traguardo delle 50.000 auto all'anno entro fine 2015 (75.000 nel 2018) fissato dalla gestione di Harald Wester nell'ambito della strategia dettata da Sergio Marchionne per il gruppo FCA non è poco ambizioso; eppure, la
Maserati continua a crescere con cifre a tre zeri in Italia e in Europa. Si può dire che, avvenuto il passaggio a Grugliasco, la Maserati abbia iniziato a correre, e che tanto la Ghibli quanto la Quattroporte hanno incontrato i favori del pubblico. Va da sé che non sono solo questi i modelli destinati a “fare i numeri”: anche la suv
Levante dara una bella mano.
TRIPLA CIFRA - Ciò premesso, le immatricolazioni della Maserati dei primi dieci mesi ammontano in Italia a 1.105 auto, vale a dire +507% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La percentuale è figlia di numeri giocoforza esigui in termini assoluti, ma in ogni caso degna di nota. È proprio il nostro il mercato-guida, con 111 immatricolazioni a ottobre. In Europa sono Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Spagna i mercati di maggior rilievo: hanno contribuito a un risultato superiore del +340% rispetto al medesimo periodo del 2013, con 4.642 nuove vetture immatricolate da gennaio a ottobre 2014.
TRA DIESEL E ALFIERI - L'incremento c'è, innegabilmente, ed è ascrivibile secondo la stessa Maserati alla presenza del motore diesel (su Quattroporte e Ghibli, anche in versione depotenziata a 250 CV per evitare il superbollo). Oltre alla suv, nel 2016, arriverà una sportiva per competere con la Porsche 911, prefigurata dalla concept Alfieri, esposta al Salone di Ginevra di quest'anno.