PARLANO I DISEGNI - La
Mazda starebbe lavorando ad un
motore rotativo di nuova generazione, turbo, destinato ad una vettura sportiva dalle prestazioni elevate. L’ipotesi viene confermata dalle immagini pubblicate su Autoevolution. Sono i brevetti di quello che l’azienda definisce “motore con pistone rotativo montato su un veicolo”, che confermano gli studi compiuti dai tecnici per sviluppare un Wankel privo delle mancanze tipiche di questa architettura: i consumi elevati, la cronica mancanza di coppia e l'affidabilità non proprio esemplare. Il Wankel funziona a quattro tempi e deve la sua particolarità al movimento del pistone, che avviene lungo un asse e non in modo rettilineo (ma bensì rotativo, da cui il nome).
C'È IL TURBO, NON L’IBRIDO - I disegni si rivelano molto significativi perché confermano la presenza del turbo, giudicata finora poco probabile a causa delle notevoli complicazioni da aggirare in fase di sviluppo: i tecnici della Mazda hanno dovuto infatti modificare il posizionamento dell’aspirazione e dello scarico. Una tecnologia di questo tipo smentisce anche le ipotesi circolate nei mesi scorsi, quando si pensava che un modulo ibrido avrebbe salvato il rotativo dall’oblio in cui si è ritrovato dopo l’uscita di produzione della Mazda RX-8 (2012), ultima vettura equipaggiata con il motore Wankel. I brevetti (qui sotto) non confermano ovviamente l’entrata in produzione del rotativo, ma testimoniano la caparbietà della Mazda nel portare avanti una soluzione tecnica così insolita e problematica. Con questo motore la Mazda ha vinto anche una 24 Ore di Le Mans (1991).
PER I 40 ANNI? - L'auto che potrebbe ricevere il nuovo motore in fase di sviluppo è la sportiva derivata dall'unanimemente apprezzata concept
Mazda RX-Vision (
foto in alto) presentata al Salone di Tokyo del 2015. Nel 2017 ricorreranno i 40 anni del primo motore Wankel della casa di Hiroshima e potrebbe essere l'occasione buona per presentare la nuova RX di serie, una sportiva nel segno della tradizione per la Mazda.