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Meno incidenti stradali in Italia nel 2018

Pubblicato 25 luglio 2019

Sulla base di dati Istat, l’ACI ha fatto il punto: meno vittime e feriti, ma anche meno multe.

Meno incidenti stradali in Italia nel 2018

OCCHI APERTI LA SERA - È ormai impossibile che il nostro Paese riesca ad esaudire le richieste dell’Europa in fatto di incidenti stradali, arrivando a dimezzare le vittime nel 2020 rispetto ai dati del 2010, ma è comunque positivo che i decessi sulle strade nel 2018 siano diminuiti dell’1,6% rispetto all’anno prima: sono passati da 3378 a 3325. Il calo riguarda anche gli incidenti, scesi dell’1,5% da 174.993 a 172.344, ed i feriti, passati da 246.750 a 242.621 (l’1,7% in meno). Lo dicono i numeri del Rapporto ACI-Istat, diffuso quest’anno alla viglia delle vacanze estive per mettere in guardia i “vacanzieri”: ad agosto 2018 infatti sono stati registrati 2,7 morti ogni 100 incidenti, mentre il numero di incidenti non ha raggiunto negli altri mesi i “picchi” di giugno e luglio (rispettivamente con 16.755 a 16.856). La probabilità di restare coinvolti in un incidente grave è maggiore fra le ore 22.00 e le 06.00. 

“PESA” IL PONTE MORANDI - Rispetto ai dati generali, è in controtendenza la statistica sui decessi in autostrada, dove i morti sono aumentati del 10,5% rispetto al 2017; sul dato pesano le quarantatré vittime nel crollo del Ponte Morandi a Genova. In autostrada sono stati registrati 15.440 feriti, il 2,5% in meno del 2017, mentre il numero di incidenti si è attestato a 9372, lo 0,2% in meno rispetto al 2017. In città, nel 2018, sono diminuite le vittime (il 4,4% in meno), gli incidenti (il 2,9%, a 126701 episodi) e anche i feriti, passati da 174.612 a 169.573 (il 2,9% in meno)..

GIOVANI A RISCHIO - I giovani fra 15 e 24 anni rientrano nella fascia d’età più a rischio di perdere la vita in un incidente: nel 2018 hanno costituito il 12,4% delle vittime totali. A rischio anche gli anziani fra 70 e 74 anni, pari al nel 6,7% delle vittime. Fra i guidatori “corrono” più pericoli quelli fra 40 e 49 anni, seguiti dai giovani fra i 20 ed i 29 anni. L’anno scorso è cresciuto il numero di vittime fra gli “scooteristi” ed i pedoni, rispettivamente del 17,4% e 1,5%, ma sono diminuiti i decessi fra motociclisti e ciclisti. I decessi di pedoni, ciclisti e motociclisti, ovvero i cosiddetti “utenti deboli” della strada, sono stati 1621 su 3325 complessivi, pari a circa il 50%. 

MENO MULTE - All’origine degli incidenti rimangono la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità elevata, che insieme hanno influito sul 40,8% degli scontri. Seguono il mancato rispetto della distanza di sicurezza, una manovra irregolare o un comportamento scorretto verso il pedone. In città la prima causa di incidente è il mancato rispetto di precedenza o semafori, “responsabile” del 17% degli incidenti, mentre fuori città è la guida distratta a rappresentare la prima causa di incidente (20,1%). Nel 2018 le Forze dell’Ordine hanno elevato 2.513.936 contravvenzioni per eccesso di velocità (l’11,6% in meno, complice lo spegnimento dei Tutor in autostrada a giugno e luglio), 365.697 per il mancato rispetto dei limiti di velocità (il 6,6% in meno), 202.941 per il mancato utilizzo delle cinture (lo 0,03% in meno) e 136.950 per l’uso del telefonino alla guida (il 6,1% in meno). Nel complesso, le multe sono state il 4,4% in meno del 2017.



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Ritratto di Mbutu
26 luglio 2019 - 08:54
Purtroppo l'obiettivo europeo non lo centreremo mai perché ci manca la cultura della sicurezza. Siamo quelli che viaggiano senza cinture e col telefonino in mano. Siamo quelli che decidono se e quanto rispettare i limiti. Siamo quelli che vivono revisioni e tagliandi come fastidiosi così o imposizioni. Per fortuna ci sono le tecnologie a venirci incontro ed a darci una mano.
Ritratto di Blueyes
26 luglio 2019 - 10:28
1
concordo e aggiungo che una bella campagna feroce di repressione a base di multe e ritiri patenti sortirebbe l'effetto sperato però si sa che le multe sono voti in meno e in fondo anche i giudici di pace, prefetti, politici guidano come gli pare.
Ritratto di Thunder1
26 luglio 2019 - 19:13
1
esatto, ci mettiamo ancora un po' di cartelli 30 km/h + attenzione buche e 50 km/h in extraurbano per migliorare la sicurezza, e ogni tanto una bella retata con autovelox e telelaser per punire i pirati della strada che non rispettano i 30 su strade extraurbane o i 60 in autostrada (vedasi ex ponte morandi).
Ritratto di Andre_a
26 luglio 2019 - 10:59
Peró se questo é il tuo pensiero, dovresti applicarti per cambiare la legge ma rispettarla finché é in vigore.
Ritratto di deutsch
26 luglio 2019 - 12:32
4
Forse sarebbe possibile viaggiare a 150/160 ma non lo è. Il problema semmai è che molti non rispettano i limiti, giusti o sbagliati che siano, come testimoniato dalle multe per velocità, nonostante sia una delle principali cause di incidenti e morti
Ritratto di Mbutu
26 luglio 2019 - 12:40
Nigani, cerco di non riaprire il capitolo velocità perché altrimenti arrivano i troll. Il problema è di principio: facciamo finta che il limite si possa alzare senza impatti sulla sicurezza; ci sarebbero comunque quelli che vanno a 180 o 200 "perché tanto io sono capace ed i limiti di velocità sono un'imposizione della kasta". Per prima cosa è questo tipo di atteggiamento da sconfiggere, poi si può ragionare sul resto.
Ritratto di deutsch
26 luglio 2019 - 13:29
4
approvo
Ritratto di Thunder1
26 luglio 2019 - 19:11
1
bisognerebbe piisciare in testa a quelli che dicono di rispettare i limiti e poi passano a 70 km/h davanti ai cartelli 30 km/h + attenzione buche "perché tanto sanno loro quali limiti è giusto rispettare e quali invece no". Ipocriti e pure rosiconi nei confronti di chi anche stando abbondantemente sopra i 130 km/h viaggia comunque comodo e senza fruscii.
Ritratto di DavideK
26 luglio 2019 - 14:41
La Germania dimostra che hai torto, e che sulla velocità fate solo propaganda. Fatela finita, troll.
Ritratto di Andre_a
26 luglio 2019 - 16:16
ma perché si prende sempre la Germania come esempio? Ci sono diversi stati in cui la mortalitá é ancora piú bassa e i limiti sono piú bassi all'Italia: Svizzera, Norvegia, Svezia, Giappone...
Ritratto di DavideK
26 luglio 2019 - 18:32
Perchè la Germania è l'unico paese dove in autostrada si corre, legalmente, e non succede niente di male. Quindi dimostra che, almeno parlando delle autostrade, sono tutte balle. Possiamo parlare se volete degli Usa, con i limiti bassissimi e risultati pessimi.
Ritratto di Andre_a
26 luglio 2019 - 18:47
Non dimostra un bel niente, è un tuo modo di leggere i dati. Magari, se introducesse i limiti di velocità la Germania raggiungerebbe i paesi che ho citato.
Ritratto di Thunder1
26 luglio 2019 - 19:04
1
Dal momento che è statisticamente fra i paesi più sicuri del mondo perché mai dovrebbe introdurre i limiti? Ti da così fastidio che i tedeschi possono andare a 200 km/h legalmente?
Ritratto di Andre_a
26 luglio 2019 - 19:28
Mai detto che debbano introdurre limiti, ho detto che se lo facessero potrebbero diventare il paese più sicuro al mondo invece che uno dei. Nei paesi più sicuri al mondo i 120 non li superano. Se vuoi metterla sul personale, a me non da nessun fastidio, tanto in autostrada non ci vado. E poi in Italia abbiamo tra i più bei posti al mondo dove possiamo andare legalmente ai 200 all’ora, l’unica autostrada che invidio ai tedeschi è la nordschleife
Ritratto di Thunder1
26 luglio 2019 - 19:42
1
La Germania non diventerà mai il paese più sicuro al mondo visto che è abitata da un sacco di stranieri mio malgrado connazionali ed è pure territorio di grande transito estero. I tedeschi che hanno la cultura dell'alta velocità (non come alcune capre qua dentro) convivono benissimo fra di loro, il problema nasce quando il ritardato con la prius+cvt targata italia inizia la manovra di sorpasso a 110 km/h fregandosene dell'automobile che sta arrivando a 200 km/h. Cosa ci possono fare, l'unica sarebbe chiudere le frontiere e vietare la guida a chi non ha conseguito una patente tedesca.
Ritratto di Andre_a
26 luglio 2019 - 20:29
Mi sa che alla fine siamo d’accordo: in Germania hanno la cultura dell’alta velocità, ma se togliamo i limiti sulle autostrade italiane gestite da società italiane guidate da italiani con macchine “italiane” rischiamo una strage. In futuro forse potremo alzare o togliere i limiti, ma prima ci sono tante altre cose da cambiare.
Ritratto di DavideK
27 luglio 2019 - 02:06
La prima cosa da cambiare è la testa di chi dice "eh ma in itaglia non si può". Tutte scuse per mantenere un sistema fallito, e non adottarne uno che funziona.
Ritratto di Giuseppe1988
27 luglio 2019 - 11:29
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Il rapporto velocità-pericolosità è banale. Infatti, se andassi a piedi (circa 1 km/h) il tasso di mortalità si azzererebbe.... La velocità, però, non è, dal mio punto di vista, il principale problema, ma è il rispetto di tutta una serie di regole correlate all'intero modo di guidare. Si può tranquillamente viaggiare a 150 km/h in autostrada a 3 corsie + quella di emergenza, se e solo se ad esempio: le condizioni metereologiche lo permettono, TUTTI occupassero la corsia a destra libera (e non stare a 100 sulla centrale), TUTTI accendessero gli indicatori di direzione quando si cambia corsia .... e tutte una serie di regole basilari. Ho guidato in città dove sembra di stare nel farwest: tutti fanno quello che gli pare senza rispetto per gli altri, senza alcuna regola (precedenze, inversioni ad U improprie, sorpassi con doppia linea). Quale sarebbe la soluzione? Dal mio punto di vista le scuola guida devono imparare prima di tutto il rispetto verso gli altri, l'importanza del rispetto delle regole anche quelle che sembrano banali (come l'uso degli abbaglianti!), maggiori controlli e contravvenzioni anche per "banalità" come lo scorretto uso delle frecce, luci e manovre pericolose. Io sanzionerei anche chi al semaforo si ferma 3 metri dopo la linea di arresto magari sulle strisce pedonali (ma poi, perchè?? devi partire in pole position??) Il buon senso, inoltre, deve farla da padrona, perché nessuna regola può metterci totalmente al sicuro.
Ritratto di DavideK
26 luglio 2019 - 14:42
Gli "obiettivi europei" sono in passato stati raggiunti, e basta un incapace qualsiasi per dire "dimezziamo X o Y", quindi gli "obiettivi europei" sono irrilevanti. Ad ogni modo, come mai gli incidenti diminuiscono mentre la propaganda vuole che ci siano sempre più orde di folli che guardano solo il telefonino mentre sono ubriachi.
Ritratto di Thunder1
26 luglio 2019 - 19:07
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Ma solo io ho notato che i fanatici dei limiti hanno tutti quanti dei cessi allucinanti nel garage? Cioè capisco che ci sia gente come mbutu o deutsch che fra prius+cvt e l'asmatica citroen c4 picasso evidentemente più di 130 km/h e meglio che non vanno, ma perché la gente normale con delle macchine decenti dovrebbe fare altrettanto?
Ritratto di DavideK
27 luglio 2019 - 02:07
Fa tutto parte del quadro. Il rancoroso contro la velocità, e contro le auto in generale, di auto mediamente non capisce nulla, nè è capace di guidare. Quindi pretende, in totale coerenza con la peggiocrazia del paese, che tutti si adeguino a lui. Un po' come dover stare dietro ai vecchietti che non riescono a muoversi.
Ritratto di PONKIO 78
28 luglio 2019 - 13:00
Buongiorno a tutti, probabilmente sto per scrivere una grande cazzata ed non escludo nessuno a criticarla..... parlo da comune persona che a avuto un grave incidente rischiando di perdere una gamba che è attaccata per miracolo al mio corpo... e parlo da amico di un ragazzo (Patrizio 40 anni e ancora mezza vita davanti da vivere) che è morto nel estate del 2017 per colpa di una strafatta di stupefacenti che in 4 marcia ha bucato una precedenza alle 2 di notte sacramentando il casco del mio amico (e testimone di nozze) a 42 metri di distanza dal punto di impatto... quindi di incidenti ne so qualcosa. Mi verrebbe da dire di togliere i limiti di velocità, se uno vuole andare a 300 km/h ci andasse pure, forse sarà più attento alla guida e non avrà il tempo di leggere il messaggino di turno.. oppure si schianterà e del suo corpo rimarranno soltanto brandelli dicendo: "vai uno stronzo di meno...", ma poi penso che basta solamente anzarsi 10 - 15 prima per non arrivare in ritardo ed un auricolare, penso che se ti vuoi strafare sei liberissimo di farlo ma devi prende atto di stattene a casa e non mettere a rischio la vita degli altri.... penso che tutti dovrebbero andare almeno una volta a vedere chi è rimasto in sedia a rotelle per colpa di un imbecille, idiota e coglione che correva come un pazzo per fare il grande della situazione.. penso che è veramente dura andare a casa di Patrizio e parlare con i genitori del loro unico figlio al passato.... penso che se una cosa del genere fosse capitata a me, ora che sono divenuto papà da pochi giorni, io ammazzarsi con le mie mani chi ha tolto la vita a mia figlia, primo perché non riuscirei più a vivere e secondo perché in Italia la magistratura e leggi vanno cambiate totalmente soltanto per evitare che qualcuno poco dopo aver provocato un incidente sia libero di poter circolare nuovamente come se nulla fosse dimenticandosi completamente che la vita della persona che hai ammazzato vale tanto quanto la tua, e pensare che anche tu tieni alla tua vita.... definizione della parola INCIDENDE: " fatto che avviene improvvisamente ed interrompe il procedere regolare di un evento recando danno o infortunio..ecc.." è vero un incidente è imprevedibile, può succedere un guasto al motore, una buca che non si vede o eventi climatici avversi, mi può andar bene.. ma distrazione alla giuda, scarsa conoscenza delle procedure stradali e il poco rispetto verso gli altri ( se attivi una freccia, capisco dove devi andare non sono Nembo Kid che riesco a leggerti nel pensiero).... insomma non stato un santo neanch'io ed oggi mi dico ma quante ho fatto da adolescente...? E probabilmente mi direte da quale pulpito viene la predica.. ma non è così; a nasce ci vogliono 9 mesi, a vivere 14, 18, 40 anni questo dipende da voi, non dagli altri... la vita il mio amico Patrizio la ha persa in 1 secondo non accorgendosene neanche, almeno lo spero..
Ritratto di Thunder1
28 luglio 2019 - 17:23
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Caro ponkio, io conoscevo un ragazzo disciplinatissimo alla guida, rispettava il codice della strada alla perfezione e stava anche sotto il limite per stare più sicuro, un giorno mentre viaggiava a 83 km/h su una strada extraurbana con limite 90 km/h vide un cartello 30 km/h + attenzione buche, lui rispettoso delle regole frenò bruscamente per decelerare e rientrare nel limite il prima possibile. Il TIR dietro di lui invece non si accorse di questa brusca manovra e lo tamponò. Risultato, conducente del tir illeso, ragazzo in auto in stato vegetativo per il resto della vita. Chi ha sbagliato? Il TIR da 50 tonnellate che viaggiando a 80 km/h ha tamponato un auto che ha frenato all'improvviso senza motivo oppure l'automobile che per rispettare i limiti ha effettuato una frenata d'emergenza? Forse al posto di rispettare il codice della strada alla lettera è meglio infrangerlo e salvarsi la pelle.