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Mercato italiano dell'auto 2025: mancano all’appello 400.000 auto. Vediamo perché

Pubblicato 19 dicembre 2025

Il settore resiste ma non si rinnova, procedendo a rilento rispetto agli altri Paesi europei: nel 2025 si stimano poco più di 1,5 milioni di nuove auto vendute.

Mercato italiano dell'auto 2025: mancano all’appello 400.000 auto. Vediamo perché

SITUAZIONE STABILE

Si avvia verso una chiusura senza particolari scossoni, né in positivo né in negativo, il 2025 dell’automobile in Italia: non c’è stato un crollo, ma nemmeno segnali di una sperata ripartenza. Dopo anni segnati da pandemia, crisi delle forniture, inflazione e rialzo dei tassi, il settore appare in una sorta di equilibrio precario, con le vendite che tengono seppur a livelli piuttosto bassi. I dati dell’Unrae raccontano un settore che resiste, ma che fatica a rinnovarsi, stretto tra redditi limitati, regole sempre più stringenti e una transizione energetica che nel nostro Paese procede più lentamente che nel resto d’Europa.

400MILA AUTO IN MENO DAL 2019

mercato italiano 2025 unrae 1

Nei primi 11 mesi del 2025, le immatricolazioni di auto nuove si fermano a 1,418 milioni di unità, con un calo del 2,4% rispetto al 2024. È però importante confrontare l’anno in corso con il 2019, l’ultimo anno significativo perché precedente allo scoppio della pandemia di Covid: rispetto a quell’anno, l’immatricolato è inferiore di oltre il 20%, che in numeri diventano circa 400.000 auto nuove in meno rispetto all’era pre-Covid. Secondo le stime dell’Unrae, la chiusura del 2025 dovrebbe attestarsi intorno a 1,52 milioni di unità, mentre il 2026 è previsto in lieve recupero, ma senza un vero ritorno ai volumi storici. 

SEMPRE IMPORTANTE

mercato italiano 2025 unrae

L’auto continua a essere il pilastro della mobilità nazionale, con oltre il 60% dei percorsi coperti con l’automobile privata. Crollato nel periodo pandemico, il trasporto pubblico recupera solo parzialmente, mentre crescono gli spostamenti a piedi e quelli attraverso la micromobilità, pur rimanendo marginali. Il calo delle vendite non corrisponde quindi a una minore richiesta di mobilità individuale, ma questo si traduce sempre meno spesso nell’acquisto di una nuova vettura. L’Unrae spiega questo fenomeno non solo con il mero aumento dei prezzi: in cinque anni, osserva l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere attive in Italia, il potere d’acquisto reale degli italiani è cresciuto di circa tre punti percentuali, ma nello stesso periodo il mercato auto ha perso quasi il 19%.

QUASI 30 ANNI PER RINNOVARE IL PARCO

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La conseguenza diretta di un mercato che ristagna è l’invecchiamento del parco circolante. Nel 2025 in Italia circolano oltre 40,5 milioni di autovetture, quasi tre milioni in più rispetto al 2019. L’età media ha raggiunto i 13 anni e ben il 58% delle auto, pari a 23,7 milioni di unità, ha più di dieci anni. Ancora più significativo il dato sulle vetture ante Euro 4, che superano gli 8,6 milioni e rappresentano oltre un quinto del totale. Il ciclo stimato di sostituzione arriva così a 27 anni, un valore che rende evidente quanto il rinnovo del parco sia ormai rallentato, con ricadute negative su sicurezza stradale, consumi ed emissioni.

L’USATO VA MEGLIO

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Parallelamente cresce il mercato dell’usato, che ha numeri migliori di quello del nuovo e nel 2025 fa registrare una crescita del 2,5%. Tuttavia, sommando le auto nuove e le usate, il mercato complessivo resta sotto di quasi il 9% rispetto al 2019, con circa 347.000 passaggi in meno nell’anno. Il rapporto tra usato e nuovo si ferma a 2 contro 1 (2 auto usate ogni auto nuova), un valore inferiore a quello dei principali mercati europei, segno che anche il ricambio attraverso il mercato secondario è meno dinamico rispetto ad altri Paesi.

CRESCE L’IBRIDO, MALE LE ELETTRICHE

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Sul fronte delle motorizzazioni, il 2025 conferma un cambiamento strutturale, con le ibride non ricaricabili che conquistano quasi la metà del mercato, arrivando al 44,5% delle immatricolazioni, grazie soprattutto alle mild hybrid. Le auto a benzina mantengono una quota rilevante, mentre le diesel scendono a livelli mai visti prima, con appena il 5,6% tra i privati e il 9,4% complessivo. Le elettriche pure si attestano al 5,8% e le plug-in al 6,2%, portando la quota complessiva delle vetture ricaricabili al 12%, un valore ancora modesto nel confronto europeo. Nei primi mesi del 2025, la quota di BEV negli altri Paesi europei è stata superiore al 21%. Per l’Unrae, il legame con il reddito è evidente: dove il PIL pro capite più elevato la diffusione delle auto elettriche è molto più rapida. A questo si aggiungono incentivi discontinui, una fiscalità poco favorevole e una diffusa incertezza dei consumatori.

EMISSIONI LONTANE DAGLI OBIETTIVI

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Il ritardo nell’elettrificazione si riflette anche sulle emissioni: nel 2025 la CO2 media delle nuove immatricolazioni in Italia resta attorno ai 115 g/km, un valore superiore alla media UE e distante dai target sempre più stringenti fissati per il periodo 2025–2029. Il dato è ancora più significativo se si considera che le auto vendute in Italia sono mediamente più leggere rispetto alla media europea, segno che è soprattutto la composizione del mix di alimentazioni a penalizzare il risultato finale. Secondo l’Unrae, il nodo principale non è tecnologico, ma strategico. Senza misure stabili, una fiscalità più coerente, un piano infrastrutturale credibile e una comunicazione meno ideologica, il rischio è che il mercato resti intrappolato in una lunga fase di stagnazione.



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Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 10:52
Non tutte però down: Elettriche in crescita, per lo meno (mi sa)
Ritratto di Edo-R
19 dicembre 2025 - 11:46
Cuba is here, più incentivi per tutti :)). Ma visto che è argomento di questi giorni, magari un po' di asset russi ce li prendiamo noi :)))))))
Ritratto di hal lamio guccino
19 dicembre 2025 - 11:59
1
Non ho capito la battuta Edo. A Cuba c'è l'embargo e tutte le isole caraibiche sono generalmente povere purtroppo, vedi Haiti e simili. Poi questo non è riferito a te, ma Non ho capito in cosa consistono questi asset, cmq meglio toglierli dalle mani del ex agente del KGB che è un ventennio che si cambia la nomina da primo ministro a presidente a piacimento.
Ritratto di Edo-R
19 dicembre 2025 - 12:19
Era giusto una battuta sulle risorse per gli incentivi elargiti nei vari anni, nonostante il parco auto continua ad invecchiare e probabilmente crescere. Riguardo a Cuba invece, sembra che l'embargo sia stato rimosso.
Ritratto di Gordo88
19 dicembre 2025 - 13:05
1
Quoto edo sono almeno 10 ani che non c' è più l' embargo a Cuba
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 14:49
1
A Cuba c'è la peggior crisi degli ultimi 50 anni con blackout continui... è entrata nei brics apposta...ma i comunisti si meritano questo..
Ritratto di Al Volant
20 dicembre 2025 - 08:12
Gli "Assets" russi, sono semplicemente i soldi dei cittadini russi (ricconi, ma anche semplici famiglie) detenuti all'estero. Sarebbe stato un furto. Infatti non è stato approvato l'utilizzo. D'altra parte, però, hanno deciso di andare a "Debito" per finanziare la guerra.
Ritratto di simo1888
19 dicembre 2025 - 10:55
il tutto condensato in poche parole viene: "Siamo sempre più poveri e si vede"
Ritratto di Vate
19 dicembre 2025 - 11:09
Questa analisi è riduttiva: in italia parecchia gente ha i soldi, oppure un discreto reddito, però anche avendo i soldi da spendere per un'auto l'offerta europea risulta scarsa oppure non soddisfacente. Oppure semplicemente non si cede al ladrocinio dei prezzi gonfiati. Io mi guardo intorno e tutta 'sta povertà paventata da una certa parte politica per imbrogliare gli elettori non la vedo. Si tratta indubbiamente di ALCUNE situazioni, e in questi casi nulla importa dell'auto nuova. Non ripetete slogan a pappagallo perchè lo vuole un certo mainstream.
Ritratto di simo1888
19 dicembre 2025 - 11:16
Certo solo l'italiano è un rivoluzionario anti-sistema. Sveglia zio. Le cose vanno sempre peggio in Italia. Si cerca di tenere il tenore di vita di sempre ma le spese grosse vengono sempre più posticipate. E no, non è per ribellione
Ritratto di zio_bloccato
19 dicembre 2025 - 11:17
1
sono decisamente d'accordo con il Vate, io parlo per la mia area, nord ovest, povertà non ne vedo chissà quanta, provate a chiedere tempi di attesa per le imprese edili se dovete ristrutturare casa. La gente è stupida ma fino ad un certo punto. Farsi il tre cilindri a 40K euro, magari la prossima volta, grazie
Ritratto di lucio204
19 dicembre 2025 - 12:00
Ieri al supermercato una bambina alla cassa aveva preso un giocattolino, il padre gli ha detto di posarlo e alla domanda "perché?" della bambina il padre gli ha risposto "dopo ti spiego..". Sul nastro aveva una decina di pezzi, tutte cose essenziali (pane, latte, pasta, biscotti, frutta e cose così...). Il giocattolino costava 4,99 euro... ho fatto finta (come la cassiera..) di non aver sentito... c'è qualcosa nella narrazione di chi ci governa che non torna...
Ritratto di Sherburn
19 dicembre 2025 - 12:30
Chiedere a dentisti ed avvocati. Gente che non si cura, divorzi fatti in casa con il separè, ognuno in cameretta propria. Ma sicuramente c'è un pollo e mezzo a testa, per cui siamo ricchi. Le Fiat 600 (mod. 187) sono in giro per la quantità di scanzonati appassionati, ah noi italiani, lo stile...
Ritratto di lucio204
19 dicembre 2025 - 13:20
Off topic Fiat 600 (mod. 187): circa una decina di anni fa, un conoscente aveva una Fiat 600 (mod. 187) e una Fiesta (o Polo non ricordo...) di 5/6 anni e tutto contento mi disse di aver preso il nuovo suv Nissan (quello difficile da scrivere...). Gli dissi "bravo! finalmente hai rottamato quel cesso della 600"... no.. aveva dato indietro quella quasi nuova... lo vedo andare in giro ancora con la 600... della Nissan nessuna traccia... non mi ha più rivolto la parola.
Ritratto di Sherburn
19 dicembre 2025 - 14:24
Chissà, può darsi abbia doti nascoste, di certo sembra una macchina semplice da gestire, probabilmente facile da riparare.
Ritratto di Vate
19 dicembre 2025 - 12:55
Sono ovviamente, e purtroppo, casi limite. Io, i miei vicini casa,.i miei conoscenti, i miei vicini di garage, i miei colleghi, ecc.. non siamo certo ricchi ... ma neppure poveri. Non ce n'è uno, me compreso, che abbia voglia di sostituire l'auto, e non per motivi meramente economici, ma altri.
Ritratto di Challenger RT
19 dicembre 2025 - 14:13
Se l’auto é vista come un mezzo utilitario ovviamente non la si cambia soprattutto in un periodo di prezzi alti come questo. Oggi si spende tanto anche per altri interessi, dall’elettronica ai ristoranti ai viaggi all’estero, viaggi che un tempo facevano solo gli appassionati con almeno un certo reddito e una certa cultura. Oggi l’auto (le poche costose buone a benzina rimaste) sta ritornando ad essere roba da appassionati e non certo con famiglie da mantenere. Lo Stato italiano non aiuta vessando gli appassionati con bolli e suoerbolli e poi buttando ogni tanto soldi pubblici in incentivi che lasciano il tempo che trovano. Ci si rifugia sempre più nelle auto d’epoca e ultimamente nelle youngtimer aumentando così , direi fittiziamente, l’età del parco auto italiano che risulta invero tutto circolante. La stupidità e l’ignoranza in campo automobilistico (e non solo) dei governanti italiani (e UE) non ha limiti!
Ritratto di Sherburn
19 dicembre 2025 - 14:34
Mi viene da pensare ci sia anche un minor bisogno. I mezzi pubblici sono migliorati, c'è un po' di lavoro in remoto, i lavori di produzione per cui in presenza sono diminuiti. Poi gli interessi personali. Nessuna critica solo una constatazione, ma mi sembra ci sia uno stile di vita più riflessivo. Se non usi la macchina per raggiungere il posto di lavoro, sei single, non hai interessi esterni alla vita urbana (chessò caccia, pesca, trekking, raccolta funghi, sci, vela, canoa) forse la macchina non serve. Vedo i nostri neo assunti, la macchina non ce l'hanno e non gli serve. I più sono single, neanche l'idea di uscire a mangiare in trattoria in campagna. Fanno un brunch, si fanno portare qualcosa dai food delivery o sono ostaggio dei genitori ogni domenica.
Ritratto di Challenger RT
19 dicembre 2025 - 20:13
X Sherburn, io non ho necessità dell’auto per andare al lavoro, non ho figli, mi piace molto passeggiare a piedi e andrei volentieri anche in bicicletta perché da più giovane ci sono andato parecchio, ma di auto ne ho più della media nazionale e per i prossimi anni miro ad averne solo tre… o quattro… tutte rigorosamente benzina, una 4 cilindri, una 6 e due 8. Principalmente perché mi piace avere delle auto che mi soddisfino esteticamente e motoristicamente oltre a darmi l’occasione di viaggiare e vedere da più vicino possibile il panorama che mi circonda
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 14:51
1
L Italia non è Milano o Roma ne Bergamo Como e Monza dove abito io..basta scendere verso la Liguria e tolta la costa ma mia Opel Corsa sembra di lusso...in Puglia Calabria e Sicilia idem Abruzzo etc...al nord tutto falsato per con regolari buste paga ottengono credito che altrove non puoi...allargare gli orizzonti aiuta...
Ritratto di Ilmarchesino
20 dicembre 2025 - 08:53
3
Hai ragione caro Mauro
Ritratto di Al Volant
19 dicembre 2025 - 11:20
QUANTO è DIVERTENTE QUESTO PASSAGGIO : "L’Unrae spiega questo fenomeno non solo con il mero aumento dei prezzi: in cinque anni, osserva l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere attive in Italia, il potere d’acquisto reale degli italiani è cresciuto di circa tre punti percentuali, ma nello stesso periodo il mercato auto ha perso quasi il 19%.".... No, non è l'aumento dei prezzi delle auto del 40%...No...Sono gli italiani, che nonostante un succoso +3% di potere d'acquisto, sono cattivi
Ritratto di hal lamio guccino
19 dicembre 2025 - 12:02
1
Unrae furbescamente non dice però la percentuale di aumento rispetto al 2019 e 2025. il "poter d’acquisto reale degli italiani è cresciuto di circa tre punti percentuali" calcolando però nella pure gli stipendi di sportivi ad alti livelli, manager e politici, per gli altri 27 milioni di residenti italici è diminuito però.
Ritratto di Vate
19 dicembre 2025 - 13:32
Balle, quelli che citi non rientrano tra gli "stipendi" bensì si tratta di stipule contrattuali tra le parti.
Ritratto di TDI_Power
19 dicembre 2025 - 11:20
Tranquilli adesso arriva la tassa sui pacchi risolve tutto, il popolo sarà così felice che comprerà 5 auto nuove a testa
Ritratto di Sherburn
19 dicembre 2025 - 12:37
Provvedimento tra il bolscevico e il sadico, chissà perchè non mi stupisce. Visto che la gente sta a casa in tuta rattoppata e si consola con gli acquisti online, diamogli addosso, sia mai stiano tranquilli un momento.
Ritratto di lucio204
19 dicembre 2025 - 13:26
Fanno bene... c'è gente che riceve 3/4 pacchetti al giorno per cavolate da 3 euro....
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 14:52
1
La tassa sui pacchi già fatta da usa e Francia è la cosa migliore di possa fare..shien temi e ali guadagnano da anni a spese dei contribuenti..
Ritratto di Challenger RT
19 dicembre 2025 - 20:16
Contribuenti che però pagheranno di più con questo dazio travestito!
Ritratto di Vadocomeundiavolo
19 dicembre 2025 - 11:23
Meno vetture diesel e più co2 emessa.
Ritratto di Challenger RT
19 dicembre 2025 - 20:17
Ma almeno non si soffoca di puzza
Ritratto di NeuroToni
20 dicembre 2025 - 06:52
+1
Ritratto di Luke_66
19 dicembre 2025 - 11:25
5
E il 95% sceglie ancora il termico...
Ritratto di Sdraio
19 dicembre 2025 - 18:42
shhhhhhhh non così forte... non devi dire la verità così platealmente... che c'è gente che ha il cuore debole e sa far solo battutine da 3 elementare... sei pazzo ??? ahahah ;-)
Ritratto di Challenger RT
19 dicembre 2025 - 20:17
+1
Ritratto di Flynn
19 dicembre 2025 - 11:49
3
Un tranquillo Venerdì di pipponi .
Ritratto di telemo
19 dicembre 2025 - 12:05
Le persone hanno redditi sempre più limitati per l'acquisto di un veicolo nuovo, oltre al fatto che lo stesso mercato del nuovo viene imposto solo verso un'unica direzione che è quella sull'acquisto di veicolo elettrici, che a quanto pare al 95% della popolazione non interessa. Il finale è, che la maggior parte delle persone si butta direttamente senza esitazioni sull'usato garantito, dove potrà trovare ciò che in pochi propongono nel mercato del nuovo, cioè una vasta scelta alle proprie esigenze senza limitazioni. Ed è per questo che il modello green deal già oggi con i suoi primi accenni porterà il mercato automobilistico europeo ad una crisi economica senza precedenti.
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 14:54
1
Dal 94 prima auto mai comprato nuovo in totale ho speso 15mila euro per 4 auto..il resto..casa senza mutuo..se vuoi puoi...solo le mutande compri nuove.il resto butti soldi
Ritratto di hal lamio guccino
19 dicembre 2025 - 12:13
1
Bah, quanto sono lamentosi questi del Unrae. 'Senza misure stabili, una fiscalità più coerente, un piano infrastrutturale credibile e una comunicazione meno ideologica, il rischio è che il mercato resti intrappolato in una lunga fase di stagnazione' cioè Unrae? Vi danno gli incentivi e sgravi fiscali, avete sede legale in paradisi fiscali, gli operai li pagate a cottimo, vi hanno messo le collonine, e volete pure meno ideologia? Potete iniziare dal ridurre ideologie del vile denaro profittevole a tutti i costi e fare una comunicazione più chiara quando fate le pubblicità sconti delle rate, che con gli interessi nel 90% dei casi la macchina la paghi uguale o con sconti ridicoli. idem una copertura della garanzia a 360 gradi sulla macchina e non a pezzettini. Maddai.
Ritratto di Abto
19 dicembre 2025 - 12:32
stiamo diventando un paese di vecchi, quindi serviranno sempre meno auto.. ci sta.
Ritratto di Gordo88
19 dicembre 2025 - 13:06
1
"Nel 2025 in Italia circolano oltre 40,5 milioni di autovetture, quasi tre milioni in più rispetto al 2019."
Ritratto di lucio204
19 dicembre 2025 - 13:49
@abto vista la pochezza del mercato del nuovo (in termini di motorizzazioni..) tutti si tengono quelle che hanno e addirittura se ne arriva una in eredità è tenuta come auto in più "non si sa mai...", mentre prima venivano vendute o rottamate a seconda delle condizioni...
Ritratto di Trattoretto
19 dicembre 2025 - 20:58
Esatto. Dalle mie parti ci sono anziani che fanno al massimo 2-3 km al mese per andare al cimitero. Ormai certi supermercati ti portano la spesa a casa.
Ritratto di Trattoretto
19 dicembre 2025 - 21:00
Non credo che con quella percorrenza sentano la necessità di cambiare la macchina, al massimo la batteria che si scarica.
Ritratto di Riper
19 dicembre 2025 - 12:34
Un italiano medio per andare a lavorare e gestire la famiglia necessità almeno di due veicoli per famiglia, la spesa e il mantenimento di questi veicoli comporta oneri e sacrifici non indifferenti, e nessuno con un minimo di senso logico, cambia la propria auto(ancora buona marciante e con problemi non enormi) con auto nuove il cui costo minimo non scende sotto i 16k per solo gusto di avere un parco auto moderno...fino a che non si è materialmente costretti ,causa gli eccessivi costi di riparazione, non cambierà mai la propria auto. Vogliono il parco auto moderno?bene io porto la mia auto ultra vecchia e me la cambiamo con una nuova Senza farmi uscire un euro..... Utopia?si ovvio..anzi fantascienza...ma è semplicemente la reale situazione di chi ha un auto in Italia
Ritratto di giocchan
19 dicembre 2025 - 13:14
Vero. Il problema di base però è sempre il solito: in Italia i redditi sono bloccati (anzi, involuti) da circa 20 anni a questa parte. Sostanzialmente, mediamente l'italiano è più povero. Ecco perchè la media del parco circolante prima era 8 anni e oggi è 13!
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 14:56
1
Chi scrive in sto forum salvo me e altri...siamo pochi sono perloio benestanti...seguilo un po' e ti renderai conto...
Ritratto di Al Volant
20 dicembre 2025 - 08:26
O spara balle alla ragionier calboni ...
Ritratto di Gordo88
19 dicembre 2025 - 13:04
1
Tutte cose più che risapute al netto delle panzane che certi utenti ripetono convulsamente..
Ritratto di giocchan
19 dicembre 2025 - 13:12
"Per l’Unrae, il legame con il reddito è evidente [...] A questo si aggiungono incentivi discontinui" Ecco, diciamola tutta: il problema sono gli incentivi-lotteria. Le BEV sono calate talmente tanto di prezzo che il reddito inizia a essere sempre meno una scusa. Poi c'è chi non la vuole per problemi di autonomia... però poi vedi che quando gli incentivi ci sono finiscono in un giorno: è evidente che c'è gente che rimanda uno o più anni aspettando il regalone dallo stato. Ecco spiegato il 5.8%. Non ci sono altri motivi per non avere, non dico il 18.4% della Germania o il 18.9% della Francia... ma almeno l'8.5% della Spagna!
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 19:04
Secondo me il valore medio a fine anno finisce per riallinearsi, decimale più decimale meno... Voglio dire, non è che prima di ssi 2 ultimi incentivi viaggiassimo a tipo 15-20%. E a prescindere poi uno potrebbe controdedurre: ma va a finire viceversa che con 10k regalati su 18k di auto anche chi si sarebbe tenuto altrimenti alla larga, chissà ne abbia presa una (e al limite se ci si trovasse male fra qualche anno se la rivende a 12k...)
Ritratto di giocchan
19 dicembre 2025 - 19:37
Si riallineerebbe se gli incentivi non finissero in 24 ore... ma non è così, sia nel 2024 che nel 2025 sono finiti in pochissimo tempo. C'è tanta gente che l'incentivo non è riuscita a prenderlo, ma che è interessata al prodotto... e aspetta il biglietto della lotteria, perchè oramai è chiaro che da due anni a questa parte funziona così (non credo di essere il solo in tutta Italia... :). Non ci sono veri motivi per cui l'Italia dovrebbe fare quelle percentuali rispetto al resto d'europa (che è intorno al 20%). Tra l'altro, abbiamo una quantità di auto pro-capite assolutamente sopra alla media europea... 701 auto ogni 1.000 abitanti (inclusi under 18 e super-vecchi): vuol dire che per ogni famiglia ci sono un mucchio di seconde auto, lo scenario ideale per le BEV con poca autonomia.
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 20:06
Sorry ma non tocca fare nessuna analisi sociologico-economica e chissà cos'altro a buttarci nella pentola. La dimostrazione è tanto facile-facile quanto strettamente connessa (invece che mo' andarci a cercare tutte sse cose dei giovani e vecchi e la lotteria di fine anno ecc.ecc. :) ): si era detto che dopo quelli del 2024 qui non ci sarebbero più stati incentivi e per diversi mesi tale è rimasto lo status dei fatti (tali che nessuno poi si immaginava ritornassero con quel fatto del pnnr); ebbene in tutti tali mesi (in cui ripeto l'ipotesi di incentivi d'acquisto futuri risultava bella che cestinata) non v'è stata nessuna corsa alle concessionarie e vedere quote mensili al 10 o 15 o chissà pure 20% di bev, che tanto ci si era ribellati del fardello del "io sarei interessato e davvero, ma se mo' compro e però poi prossima settimana finisce che le regalano??" :))))))))))))) Fidati; basta un minimo di memoria storica e tutto torna: siamo ancora paese da 5%, se sarà 6% è più grazie (anziché no) ai 10k regalati a tanti ;/
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 20:07
ribellati del fardello = LIBERATI del fardello
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 20:18
**poi la media EU è la media EU, e come in tutte le medie sono benissimamente ammessi estremi ben lontani da tale valore mediano: cioè, mi sembra un po' tipo quanto "l'automobilista medio fa 30km al giorno", e che per molti poi diventa "non esiste persona che faccia più di 30km in un qualsiasi giorno della sua vita" :))))
Ritratto di giocchan
20 dicembre 2025 - 01:28
Ti rispondo con l'esempio pratico mio: ho "perso" (per indecisione mia) gli incentivi di giugno 2024... hanno anche detto che nel 2025 non avrebbero più fatto incentivi. Sono corso a prendere una BEV? No, perchè non avevo urgenza (l'auto mia non stava cadendo a pezzi) e 6k per me è qualche mese di lavoro, non due spicci. Quindi ho aspettato, e aspetto tuttora. E visto quanto in fretta sono finiti gli incentivi 2025, di sicuro sono in buona compagnia: tanto più che gli incentivi 2025 si ottenevano solo con auto da rottamare, ISEE sotto a un tot, e residenza in un comune FUA (area urbana funzionale)...
Ritratto di forfElt
20 dicembre 2025 - 07:11
--Ti rispondo con l'esempio pratico mio: ho "perso" (per indecisione mia) gli incentivi di giugno 2024... hanno anche detto che nel 2025 non avrebbero più fatto incentivi. Sono corso a prendere una BEV? No-- Ah, allora stiamo a dire/sostenere la stessa cosa :)))))))))
Ritratto di markb
19 dicembre 2025 - 13:12
FORSE perché: 1-in tempi di magra si preferisce badare più a bisogni più concreti rispetto ad un'auto nuova, oppure 2-anche avendone la possibilità economica ci si rifiuta di farsi fregare pagando un'auto 5 volte in più rispetto a ciò che realmente offre?
Ritratto di Vate
19 dicembre 2025 - 13:15
E in ogni caso con quello che ci costano l'Ucraina, i redditi vari elargiti, gli sgravi fiscali e gli aiuti di stato che finiscono ai soliti che lavorano in nero (spesso operai edili albanesi), il mantenimento agli africani e ai musulmani che ci stanno invadendo, ecc... per i cittadini onesti ci saranno sempre meno soldi, più tasse e meno servizi, a prescindere dai governi in carica. Quindi chi se ne frega dell'auto nuova.
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 14:59
1
Zona Milano solo i romeni lavorano nei cantieri con qualche marocchino onesto...gli albanesi somigliano tanto ai foggiani invasero Milano dai 60...ladri d auto..spacciatori di eroina importata tramite brindisi.furti in appartamento..scoprimmo noi lombardi erano tutti foggiani..cerignola capitale furti auto..San severo etc etc..non c'è nessun albanese onesto...i lavori sono coperture..narcostato riconosciuto...a partire dal presidente
Ritratto di Challenger RT
19 dicembre 2025 - 13:40
Ottima notizia! Meno traffico! Anche perché ormai molta gente rinuncia ad avere l’auto perché costa sempre di più e alcuni giovani addirittura la patente perché gli basta lo smartphone! Come del resto vogliono i più illuminati e geniali sindaci italiani ci si deve affidare alla bicicletta o agli affidabilissimi mezzi pubblici. Il settore automotive è in crisi? Le storiche fabbriche italiane chiudono e gli operai andranno a spasso ad ammirare i monumenti dei bei centri storici italiani? Nessun problema! Male che vada si potranno riassumere tutti per costruire armi in attesa della prossima guerra che sicuramente risolleverà l’economia italiana e non solo!
Ritratto di Alexspc79
19 dicembre 2025 - 13:44
52
Sono tante...
Ritratto di otttoz
19 dicembre 2025 - 14:10
Da quando c'è meloni crollo della produzione industriale con settore più colpito quello dei mezzi di trasporto: Calo del 23,6% a dicembre 2024, evidenziando la crisi dell'automotive.
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 15:01
1
La colpa è dal 2000 degli italiani non nazionalisti..nessun governo può fare nulla sulla testa della gente..tedesco dipendente...nulla da fare
Ritratto di Tistiro
19 dicembre 2025 - 17:31
Ma un italiano che non vuole prendere una melma anche se italica deve essere crucifisso? Non è certo colpa sua se il prodotto italico non gli andava bene ma gli andava bene un prodotto crucco...
Ritratto di Mauro1971
19 dicembre 2025 - 20:51
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Ok io ho avuto fiatuno e due punto..zero problemi..Opel Corsa spagnola tedesca lasciamo perdere ma smettete di dire gli stabilimenti han chiuso per colpa dei governi...il mercato l ha deciso ok...ma basta critiche stucchevoli..sennò passiamo a calzature elettronica etc etc...
Ritratto di Tistiro
20 dicembre 2025 - 07:14
Le critiche stucchevoli le hai fatte tu, "è colpa degli italiani non nazionalisti"... come dire che l italiano doveva ingoiare tutto per non far chiudere le fabbriche. Però anche ai francesi, ai tedeschi, agli inglesi non andava di ingoiare certa roba. Che poi ci siano stati prodotti ottimi non si discute. Ma se non ho comprato italiano io, non è perché non sono nazionalista, ma semplicemente perché ho trovato di meglio. E visto che tra burocrazia, tasse, balzelli, e difficoltà di ogni genere per lavorare in italia è un incubo, io con i soldi che mi sono sudato, faccio quello che mi pare e li butto dove mi pare.
Ritratto di markb
19 dicembre 2025 - 18:58
solite puttanate trite e ritrite
Ritratto di ilariovs
19 dicembre 2025 - 14:13
Si vendono troppe poche elettriche per compensare il calo delle termiche. In Germania dove sono il 18% il mercato è col segno piú. In Italia dove chiuderanno al 5% c'è il segno meno delle termiche.
Ritratto di deutsch
19 dicembre 2025 - 14:53
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23,7 milioni di unità, ha più di dieci anni.????? ma scusa sono decenni che ci dicono che ogni nuovo modello ha aumentato la qualità, che i motori durano una vita e fanno senza grossi problemi 250-300000km e poi si lamentano che ci sono in giro 24 milioni di auto con più di 10 anni.....e cose dovremmo fare rottamarle anche se ancora buone??? decidetevi e le fate pagare care (come oggi) perchè sono beni durevoli (e quindi non rompete se hanno 10 o più anni) oppure le fate durare 10 anni, le cambiamo più spesso ma devono costare molto meno se durano molto meno. io sono per la prima ma basta che vi decidete
Ritratto di Ultimojedi
19 dicembre 2025 - 14:59
Ben detto.
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 19:08
Dicevo sotto: pensavano di ipermarginare ad aeternum; gli è andata male (con le perdite sui numeri del venduto). SI saranno fatti l'idea che porti su il prezzo del 30% in una manciata d'anno e la gente continua ugualmente col ricambio dell'auto come prima (fra l'altro con la giusta annotazione che 200.000km non è storicamente alcun traguardo impossibile; ossia a 30km medi giornalieri di percorrenza = circa 20 anni di utilizzo)
Ritratto di Al Volant
20 dicembre 2025 - 08:34
Purtroppo hanno scelto la terza: durano di meno, e costano di più
Ritratto di Ultimojedi
19 dicembre 2025 - 14:58
Degli stipendi è stato già detto tutto. C'è da dire che sull'offerta termica ci sono poche vetture interessanti, considerata la quantità di tre cilindri di tutte le marche e tutte le salse, e i quattro cilindri sembrano ormai riservati alla fascia lusso. Un ibrido non entusiasma per definizione, e sull'elettrico fra bidoni e terrorismo sono pochi a scegliere razionalmente. Insomma si cambia auto con la corda al collo, spendendo molto, senza convinzione e spesso senza soddisfazione. È normale che il mercato non sia fiorente. Fa eccezione giusto qualcuno che aveva le idee chiare e ha sfruttato occasioni, ma per il resto è ovvio che, scontento per scontento, uno scelga ciò che costa meno, ossia un usato.
Ritratto di Gordo88
19 dicembre 2025 - 18:25
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+1
Ritratto di Jack_fi
19 dicembre 2025 - 15:41
Cito: "L’Unrae spiega questo fenomeno non solo con il mero aumento dei prezzi: in cinque anni, osserva l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere attive in Italia, il potere d’acquisto reale degli italiani è cresciuto di circa tre punti percentuali" Beh, non mi sembra che negli ultimi 5 anni i prezzi delle auto siano cresciuti solo del 3%........
Ritratto di TurboCobra11
19 dicembre 2025 - 18:39
Esatto, i prezzi sono aumentati del 40% in 4-5 anni, già ci si indebitava prima per comprare auto, adesso se un operaio volesse comprarsi una Golf, (non parliamo di lusso ma di una normalissima segmento C, classica auto da famiglia media) dovrebbe farsi rate da 5-600€ per 5-6 anni. Considerando che non si arriva a fine mese fra affitti/mutui, bollette e spesa alimentare, ditemi quale reddito serve per potersi comprare una normalissima segmento C? Ormai è un sacrificio che se si può si evita, anche il solo comprare una Sandero base, perchè fra il costo e i tassi anche le rate di una Sandero da 15000€ sono un peso insostenibile per molti
Ritratto di Mirko21
19 dicembre 2025 - 16:28
..VE LI SIETE COMPRATI UN BEL PAIO DI PANTALONI CON LE PEZZE AL KULO?...SARA' UN CAPO DI ABBIGLIAMENTO DI TENDENZA... MOLTO ALLA MODA NEGLI ANNI A VENIRE...:))
Ritratto di TurboCobra11
19 dicembre 2025 - 18:34
Auto troppo costose, tutte uguali con interni che sembrano usciti da concept, e tutte a benzina o ibride. Il gasolio vende poco per la scarsa offerta e perchè demonizzato, oltre che per il discorso adblue Euro 6 che dà una marea di problemi, ma questo non significa che la gente butta via quello che ha, anzi, proprio per questo se lo tiene. Noi abbiamo una Polo 1.4 Tdi, 270.000km, anche se negli ultimi 2 anni con lei facciamo pochissimi km, non la butto via nemmeno se mi obbligano! Cosa dovrei prendere? una nuova a benzina o al massimo ibrida, così in tangenziali o autostrada consuma come una petroliera e dopo averla pagata il doppio del valore? Si possono tenere tutta la loro robaccia sovrapprezzata. Basti vedere che chi proprio deve cambiare auto va di Sandero, magari Gpl. Segno che si va su ciò che è meno peggio lato costo di acquisto e di gestione, se proprio si ha necessità di un auto nuova, altrimenti si resta con quello che si ha, magari a diesel, gpl o metano, risparmiando, e i suv ibridi che consumano come navi da crociera se li possono tenere
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 18:49
M'è venuta la curiosità di un attimo chiedere all'amico digitale 2025 vs 2019 (primo semestre) ma non nella sola Italia, bensì in tutta EU. Bene (si corregga se v'è errore, chi ne sapesse di più) si parla di calo di circa il 19%. Ergo, siamo là; come noi circa. --->>>
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 18:50
-->>> Ri-Ergo la mia semplice ipotesi/teoria è : thanks to crisi dei microchip (per lo scompenso domanda/offerta) i costruttori s'erano qualche anno fa fatti l'idea che le genti-tutte fossero perdurevolmente abituatisi a porsi proni per iperpagare le auto (il famoso "ipermarginare" da tutti i brand agognatissimo). -->>>
Ritratto di forfElt
19 dicembre 2025 - 18:51
-->>> MA, ahiloro ciò pare non abbia fatto altro che innescare la coscienza che uno l'auto se la può tranquillamente tenere più a lungo di quanto anno dopo anno non fosse diventato quasi una moda (quando almeno i prezzi non erano così esagerati) l'accorciare sempre più tale intervallo di "cambio" dell'auto (quante volte abbiamo letto di discorsi su scelgo quella anche per la valutazione usato dopo pochi anni...). Conclusione; mo' s'attakkano... :)
Ritratto di AZ
19 dicembre 2025 - 19:48
OVVIO VISTI I COSTI (non solo i prezzi delle auto, ma i costi in generale).
Ritratto di Fortesque
19 dicembre 2025 - 21:07
Non ho capito quale sarebbe il “delitto” di macchine con più di 10 anni di età. Per fortuna ci sono ancora macchine che se ben manutenute durano più di un paio di mutande. Le macchine che hanno visto molte lune sono davvero ecologiche perché evitano una inutile sovrapproduzione di mezzi nuovi che impattano fortemente nell’ambiente. Quello che c’è già non si consuma a produrlo.
Ritratto di Newcomer
19 dicembre 2025 - 23:10
Metà delle quali ritrovate a Cerignola :-)
Ritratto di Beppe_90
19 dicembre 2025 - 23:42
Conferma quello che HO SEMPRE DETTO QUI SOPRA..nonostante i piagnistei che commentano qui sopra e confrontano la ricchezza di una persona (o popolo,nazione come volete) in base all’auto che compra……nonostante sia aumentato il potere di acquisto delle famiglie conferma che non siamo tutti poveri.. SE MAI CI STIAMO RIEMPIENDO DI GENTE POVERA CHE E DIVERSO.. la verità che all’italiano medio il fatto di cambiare auto ogni 5/6 anni NON È LA SUA PRIORITÀ , ma è ben altro…quindi se un auto fa il suo dovere anche dopo 10/15 anni CI HA SOLO GUADAGNATO.. e non solo.. e anche più ecologico

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