BUON SEGNO - Sì, pare proprio che per il quadro europeo la situazione del mercato dell’automobile stia migliorando. L’Acea, l’organizzazione che raggruppa i costruttori europei, ha diffuso i dati commerciali relativi al mese di gennaio 2014 e il bilancio è positivo: con 935.640 unità immatricolate nei paesi dell’Unione europea il mercato registra un incremento del 5,5% rispetto al gennaio dell’anno scorso.
POCHI IN CALO, E DI POCO - Dei 27 paesi contabilizzati (cioè compresa la Croazia e senza Malta) solo cinque riportano un dato negativo: Austria (-13,6%), Belgio (-2,2%), Cipro (-10,1%), Estonia (-4,3%), Olanda (-7,1%). Sono in crescita tutti gli altri, dunque tutti i mercati quantitativamente più rilevanti. La Germania, il più grande con 205.996 unità, è aumentata del 7,2%, la Gran Bretagna (154.462) del 7,6%, la Francia (125.454) dello 0,5%, l’Italia (117.802) del 3,2%, la Spagna (53.436) del 7,6%). Ben 14 paesi registrano un incremento a due cifre, con quelli maggiori appannaggio dell’Irlanda (22.912 immatricolazioni, pari al 32,8% in più) e del Portogallo (9.255 unità, cioè il 31,8% d’aumento). Indubbiamente un buon quadro.
QUALCHE SORPRESA TRA LE CASE - Il risultato generale sostanzialmente positivo contiene alcuni dati contrastanti per quanto riguarda gli esiti delle varie marche. Anche se non rappresentano numeri grandissimi, fanno sensazione i risultati in calo dell’accoppiata Land Rover e Jaguar, che negli ultimi anni si sono fatte notare per il loro essere in controtendenza positiva. La Land Rover, con 9.052 immatricolazioni, accusa un calo del 2,4% mentre la Jaguar (1.840 unità immatricolate) perde addirittura il 9,4%.
MALE LA FIAT, MA NON È SOLA - In “zona negativa”, come dicono gli addetti ai lavori, sono anche l’Opel (54.041 immatricolazioni, pari al 7,6% in meno rispetto al gennaio 2013) e anche la Fiat che con 44.865 vetture immatricolate accusa un ridimensionamento del 2,9%. Molto peggio è andata per l’Alfa Romeo: 4.341 immatricolazioni, cioè il 20% in meno. Altre marche in diminuzione sono la Nissan (31.448 immatricolazioni, cioè il 4,8% in meno); la Hyundai (30.047, cioè -5,9%),
Volvo (15.442; -0,8%) e Honda (9.052; -4%). Come si vede, davvero una situazione in grande movimento.
BENE IL GRUPPO VW - In maniera splendida hanno iniziato l’anno tutte le marche del gruppo Volkswagen, cresciuto complessivamente dell’8,9%, con 237.538 unità; la marca che è cresciuta meno è la Seat, con il 7,7% in più. In lieve calo è il gruppo Daimler, a causa dell’andamento negativo della Smart, in calo dell’11,4%, mentre la Mercedes è in aumento dello 0,7%, con 44.222 unità. E crescita decimale hanno avuto sia la BMW che la Mini, rispettivamente dello 0.5% e dello 0,3%. Nella sfida tra le marche premium l’ha spuntata l’Audi con 52.691 immatricolazioni (9,5% in più), davanti alla BMW con 46.447 (+0,7%) e alla Mercedes con 44.222 (+0,7%).
VENTO IN POPPA PER LE FRANCESI - Da sottolineare sono i risultati ottenuti dai due gruppi francesi, Renault (con la Dacia) e Peugeot Citroën. La marca Renault ha totalizzato nell’Unione europea 58.337 immatricolazioni, pari al 9,2% in più rispetto all’anno scorso; meglio ancora ha fatto la Peugeot, con 59.947 unità, cioè il 9,2% in più, mentre la Citroën è cresciuta del 5,3% arrivando a 49.310 immatricolazioni. Impressionante il risultato della Dacia, che con 28.115 unità ha registrato un aumento del 38,9%.