IL 2021 INIZIA MALE - Prosegue il periodo nero del mercato dell’auto. L’Europa nel mese di gennaio 2021 perde infatti oltre un quarto delle immatricolazioni, che passano dalle 1.134.898 dello stesso periodo dello scorso anno, alle 842.835 vetture. Nel Vecchio continente la flessione risparmia solo la Svezia (+22,5%) e la Norvegia (+7,7%). Tutti gli altri Paesi dell’area registrano un brusco calo, con la Spagna, che fa addirittura segnare un -51,5%, seguita dal Regno Unito (-39,5%) e Germania (-31,1%). Limitano il calo l’Italia, che fa segnare un -14%, grazie agli incentivi soprattutto della fascia 61-135 g/km, e la Francia, che si ferma -5,8%.
IN FRANCIA COSÌ COSÌ - In Francia a gennaio 2021 sono state immatricolate 126.380 autovetture, a fronte delle 134.229 unità registrate lo stesso mese dello scorso anno. Sul versante delle alimentazioni tradizionali, le auto a benzina registrano 56.569 unità, cioè il 44,8% del mercato, mentre il diesel cede 6,4 punti percentuali arrestandosi al 25,3%. Molto bene le ibride che chiudono il mese al 22,4% di quota con 28.262 unità targate, conquistando un +11% rispetto al dato dello scorso anno. Le elettriche si fermano al 5,1% con 6.469 unità.
LA GERMANIA SOFFRE - Primo mese dell’anno negativo anche in un mercato importante come quello della Germania. Secondo i dati diffusi dalla KBA, il mercato automobilistico si confronta con un importante crollo del 31,1%, a quota 169.754 immatricolazioni (il livello più basso dal 1991). In calo sia diesel che benzina. Le vetture a gasolio si attestano al 26,1% con 44.327 autovetture registrate (perdendo il 7%), mentre i benzina dimezzano i propri volumi. Bene le elettriche che, con 16.315 immatricolazioni, archiviano il mese con un +117,8%, e le ibride ricaricabili all’esterno che conquistano il 12,1% di quota di mercato con 20.588 unità. Crescono anche le ibride non ricaricabili (+12,2%) che aumentano del 8,6%.
SPAGNA E UK A PICCO - Ancora superiore il crollo del mercato dell’auto registrato nel Regno Unito, che si attesta al -39,5% con appena 90.249 unità vendute. Segno più solo per le elettriche, che crescono di 2.206 unità, e che insieme alle ibride ricaricabili equivalgono al 13,7% delle immatricolazioni. Se nel Regno Unito il segno meno desta preoccupazione, la situazione risulta ancora peggiore in Spagna. Una serie di fattori contingenti hanno infatti provocato il peggior calo delle immatricolazioni dal 1989, equivalente a un -51,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con solo 41.966 unità registrate.
I GRUPPI - Il calo delle immatricolazioni ha avuto delle inevitabili ripercussioni anche sui costruttori di auto, che perdono delle quote importanti. In Europa risulta in testa il Gruppo Volkswagen, che però deve fare il conto con un -26,8%, con le vendite che scendono da 255.341 a 186.889 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo posto per il gruppo di nuova formazione Stellantis, che ingloba tutti i marchi di PSA e FCA, che fa registrare 164.575 immatricolazioni, corrispondenti a un -26% rispetto a un anno fa. Il gruppo Renault si posiziona al terzo posto con 74.132 immatricolazioni e fa registrare un -21,6%.