MIGLIORAMENTO: SI, MA… - Il mercato italiano dell’auto a febbraio 2014 ha fermato i conti sulla buona percentuale di aumento dell’8,7%. Un dato che potrebbe indurre a un sorriso e all’ottimismo, ma non appena il dato è stato diffuso, il presidente dell’Unrae (le case estere in Italia) Massimo Nordio, e il presidente della Federauto (concessionari) Filippo Pavan Bernacchi, hanno subito tenuto a raffreddare gli entusiasmi. “Non la si chiami ripresa” ha detto Pavan Bernacchi. “Eravamo in attesa del consolidamento di un’inversione di tendenza come conseguenza del risultato disastroso dei primi due mesi dello scorso anno (-17%) - ha commentato Massimo Nordio - tuttavia la propensione spontanea agli acquisti da parte dei privati, resta molto bassa,
ancora influenzata dal carico fiscale”.
TROPPO POCO - Insomma, non va ancora bene. E dire che la stessa Unrae riporta anche il dato della raccolta ordini di febbraio, in crescita del 18%. Chiaro il ragionamento fatto in proposito da Nordio: “Un recupero più rilevante dei livelli di immatricolato nel breve periodo, può passare solo attraverso le azioni annunciate dal nuovo Governo Renzi, per il rilancio dei consumi di beni durevoli e, di conseguenza, con benefica ricaduta anche sul settore auto”. Addirittura Pavan Bernacchi sostiene che immatricolare centomila auto in più nel 2014 non farebbe alcuna differenza rispetto al 2013. L’obiettivo che conta per Pavan Bernacchi è tornare a 2 milioni di auto all’anno.
POCHE IN CALO - Analisi e opinioni a parte il consuntivo di febbraio mette in luce 118.328 immatricolazioni contro le 108.963 dell’anno scorso. Delle 47 marche contabilizzate solo 12 riportano il segno negativo e tra quelle con più di mille unità immatricolate nel mese solo tre sono in calo: Nissan (3.644 unità, pari al 15,14% in meno), Alfa Romeo (2.403, cioè 3,8% in meno) e Chevrolet (1.535 immatricolazioni: 22,7% in meno).
GRANDI CRESCITE - I risultati più brillanti li hanno ottenuti la Dacia (61.92% di incremento, con 3.117 immatricolazioni), la Skoda (1.156, cioè il 48,4% in più del 2013), la Land Rover (1.201 auto immatricolate, 33,15% in più), e poi Toyota e Audi con oltre il 25% d’incremento, Peugeot e Renault con aumenti a due cifre (rispettivamente 17,55% e a4,9% di crescita).
FIAT MEGLIO DEL MERCATO - Quanto alle italiane, dell’Alfa Romeo si è detto; la
Lancia non ha approfittato della tendenza generale, migliorando soltanto dello 0,3%, mentre la Fiat ha segnato una crescita superiore a quello medio del mercato: 9,79% di aumento, con 25.784 unità immatricolate.
PANDA LEADER - Il modello più venduto è stata la Fiat Panda, con 9.946 unità, seguita dalla Fiat Punto con 6.127 immatricolazioni, poi dalla
Lancia Ypsilon con 4.065, la Fiat 500 con 3.938 e la Fiat 500L con 3.914. Seguono nell’ordine VW Golf, VW Polo, Citroën C3, Renault Clio e Ford Fiesta. La Fiat Panda è anche il modello più venduto anche tra le auto diesel, con 3.080 unità nel mese.
CROSSOVER IN CRESCITA - In base alla tipologia di vettura, le crossover proseguono la loro crescita, passando dalla quota del 9,63% del febbraio 2013 al 12,08% di quest’anno. Le berline calano solo lievemente: dal 60,72 al 60,21%. Da sottolineare che di auto elettriche ne sono state immatricolate 63, contro le 8 dell’anno passate.