Se il mercato del nuovo continua la sua graduale crescita rispetto ai mesi difficili (qui per saperne di più), lo stesso non si può dire per il mercato delle auto usate, che lo scorso mese di febbraio è sceso leggermente dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del precedente anno, con complessive 236.970 unità. Se consideriamo il periodo gennaio-febbraio 2023, però, il dato dice +4,7%.
Le preferenze sull’usato dei consumatori hanno premiato le alimentazioni più tradizionali come gasolio e benzina, mentre la quota delle vetture ibride a benzina è scesa al 4,3% (era il 5,2% lo scorso gennaio) e quella delle elettriche resta ancora ferma allo 0,4%. Cresce la quota delle vetture di seconda mano bifuel benzina/gpl, registrando un +63,8%. In leggera crescita anche le ibride a gasolio, che, però, non superano ancora l’1% di quota (+72,9% e un’incidenza dello 0,7%).
Nelle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) si confermano al primo posto le auto diesel con una quota a febbraio 2023 del 53%, in lieve calo rispetto all’analogo mese del 2022, quando era il 53,2%. Le ibride a benzina salgono al 5,7%, con un incremento complessivo del 44,4%, così come le bifuel benzina/gpl che si attestano al 7,4% . Da segnalare anche nei minipassaggi il balzo delle auto ibride a gasolio (+90,9%), che a febbraio arrivano all’1,1% di quota. Nel primo bimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 i trasferimenti netti di proprietà evidenziano aumenti del 4,7% per le autovetture.
Forte battuta d’arresto per le radiazioni, che nelle quattro ruote hanno archiviato un decremento del 14% rispetto all’analogo mese del 2022. Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,65 nel mese di febbraio (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 65) e a 0,66 nei primi due mesi del 2023. Complessivamente da gennaio a febbraio 2023 rispetto agli stessi mesi del 2022 le radiazioni hanno archiviato decrementi del 14,5% per le autovetture (196.180 contro 167.716 del 2023).