UN MITO CON TANTE IMITAZIONI - È stata la Meyers Manx la prima dune buggy realizzata nel 1964 da Bruce Meyers poi “copiata” da molti altri costruttori con modelli sempre basati su versioni accorciate del telaio della Volkswagen Maggiolino. La stessa Volkswagen nel 2019 ha presentato la concept ID. Buggy che riproponeva quelle iconiche forme. A distanza di molti anni, torna in auge la mitica spiaggina, con una nuova riedizione elettrica denominata Meyers Manx 2.0 che verrà mostrata alla Monterey Car Week in California, il prossimo 19 agosto.
NUOVA LINFA - Bruce Meyers, il progettista della buggy originale, ha venduto l'azienda nel 2020 prima di morire, nel 2021, all'età di 94 anni. L'azienda appartiene ora a Trousdale Ventures e Philip Sarofim. La nuova generazione della Buggy è disegnata da Freeman Thomas, attuale ceo di Meyers Manx, noto per il suo lavoro di progettazione di auto iconiche come l'Audi TT e la New Beetle.
FEDELE ALL’ORIGINALE - La Meyers Manx 2.0, dal punto di vista stilistico, pur non avendo un motore a combustione che fuoriesce dalla parte posteriore, appare piuttosto fedele all'originale. Conserva una carrozzeria in fibra di vetro realizzata in un unico pezzo con parafanghi pronunciati, fari rotondi che spuntano dal cofano, ruote a vista, tetto rigido rimovibile e barre metalliche protettive su entrambe le estremità. All'interno è possibile trovare un cruscotto dal sapore retrò, un volante a tre razze e due sedili senza poggiatesta.
NATIVA ELETTRICA - Ogni elemento della Meyers Manx 2.0 è stato riprogettato rispetto all’originale, a eccezione degli alloggiamenti dei fari, che invece sono rimasti fedeli alla prima generazione. Dal punto di vista tecnico, la vettura non è più meccanicamente imparentata con il vecchio Maggiolino, bensì si basa su un'architettura monoscocca in alluminio proveniente da un fornitore la cui identità non è stata svelata. I motori elettrici montati posteriormente inviano alle ruote una potenza di 202 CV con una coppia di 325 Nm. Sono disponibili due diversi pacchi batteria agli ioni di litio con una capacità di 20 kWh o di 40 kWh, con autonomia rispettivamente di 241 km o 483 km. La versione più potente accelera da 0 a 100 km/h in circa 4,5 secondi.
LEGGERA COME UNA VERA BUGGY - La Meyers Manx 2.0, pur avendo batterie ridotte dal punto di vista dimensionale, può contare su una buona autonomia poiché è piuttosto leggera; la versione da 20 kWh pesa 680 kg, mentre la variante da 40 kWh arriva a 748 kg.
LA PRODUZIONE - La Meyer Manx produrrà i primi 50 esemplari della buggy nel 2023. Il primo lotto di vetture sarà quindi destinato a 50 acquirenti che saranno coinvolti attivamente nello sviluppo, poiché saranno chiamati a evidenziare eventuali difetti. La produzione di serie inizierà nel 2024 negli Stati Uniti. I prezzi saranno annunciati in un secondo momento, probabilmente in occasione dell'evento The Quail Motorsports Gathering, dove l'azienda mostrerà il prototipo reale della Meyer Manx 2.0 e aprirà i preordini.