UN FLOP? - Cominciamo con un dato sicuro: dopo gli autovelox fissi installati a Milano a marzo 2014 (vedi qui), in futuro arriveranno gli autovelox mobili. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza del comune di Milano, Carmela Rozza, come riporta il Corriere della Sera. L’obiettivo è semplice: multare, continua l’assessore, i furbetti che ora rallentano solo in prossimità delle postazioni fisse (via dei Missaglia, Palmanova, Enrico Fermi, Famagosta, Chiesa Rossa, cavalcavia del Ghisallo, Ferruccio Parri), per poi premere di nuovo sull’acceleratore. Ecco il virgolettato: “L’autovelox funziona e che non sia stato messo per fare cassa lo dimostra il calo delle multe, degli incidenti e dei morti. Ora, però, dobbiamo fare i conti con i furbetti che ben conoscono le tratte dove ci sono le telecamere e sanno come aggirarle. Non prendono la multa tant’è che sono in calo, ma poi corrono come pazzi”.
QUALCOSA NON QUADRA - Al di là delle intenzioni dell’amministrazione, sui dati qualcosa non quadra. Dopo le prime settimane di funzionamento dei sette autovelox, il comune ha sbandierato gli ottimi risultati in termini di diminuzione degli incidenti, ma adesso un dato frantuma ogni certezza: nel 2014, i sinistri sono stati 219; saliti a 289 nel 2015. E ora, considerando il periodo da gennaio al 12 luglio 2016 (poco più di sei mesi), siamo a quota 212. Che proiettati su tutto il 2016 diventano un numero gigantesco. Morale: gli incidenti salgono. Mentre le multe calano, come già evidenziato a luglio. Adesso, il comune ci proverà con gli autovelox mobili: riuscirà finalmente a migliorare la sicurezza stradale?