UN INCUBO - Prendi la vettura in car sharing, entri nell’Area C di Milano e, a distanza di qualche settimana, ti arriva a casa una multa di 90 euro circa per ingresso non autorizzato: un incubo per centinaia di automobilisti. Che, per il fatto stesso di usare vetture in condivisione, dovrebbero invece avere il diritto all’ingresso gratuito nell’Area C e al parcheggio libero nelle strisce blu e in quelle gialle. Stando al Corriere della Sera, sarebbero addirittura 300 i verbali accumulatisi negli ultimi mesi sui tavoli della Polizia Locale, in via Friuli, per accessi irregolari nell’Area C. Ora, gli automobilisti sanzionati dovranno sorbirsi code chilometriche negli uffici dei vigili, per ottenere l’annullamento delle contravvenzioni. I problemi sarebbero coincisi con l’inserimento di nuove targhe nella “white list” (la lista bianca, quella che individua le vetture esenti dal ticket) del sistema informatico, al momento di aumenti della flotta circolante o in occasione di una sostituzione.
COLPA DI CHI? - Le responsabilità, dice il quotidiano, sarebbero del sistema informatico che gestisce le telecamere d’accesso ai varchi: non è la prima volta che l’Area C va in tilt inviando multe pazze. È tuttavia discutibile che debba essere il cittadino, e non il gestore del servizio, ad attivarsi per annullare le multe. Le vetture coinvolte sarebbero cinque: quattro del servizio Enjoy dell’Eni, una di Car2go (Daimler).