L’ARTE S’ISPIRA ALLA MINI - Anche la BMW, proprietaria del marchio
Mini, partecipa alla Milano Design Week. Lo fa con con il
Mini Hub (
foto sotto), uno spazio dedicato alla vettura inglese ricavato nell’ex scalo ferroviario di via Valenza 2, a due passi dalla stazione di porta Genova. La struttura è aperta fino al 13 aprile e ospita Parallels, un’installazione artistica di luci e suoni ispirata allo strumento circolare nella plancia della Mini, oltre ad alcuni eventi musicali; in più, c’è la possibilità di guidare la vettura. All’inaugurazione del Mini Hub abbiamo incontrato Adrian van Hooydonk (
foto sopra), responsabile del
design del
gruppo BMW.
Quali sono gli elementi stilistici più importanti della nuova Mini?
Il design è sempre inconfondibilmente Mini, ma abbiamo introdotto alcune innovazioni. Per esempio, i fanali sono più grandi, sia per renderli meglio visibili sia per far sembrare più compatta la parte posteriore della vettura. Anche il tradizionale strumento circolare al centro della plancia è stato rivoluzionato: ora è un sofisticato computer di bordo, riunisce più funzioni e, per la prima volta, è dotato di un anello luminoso che varia colore e intensità. Proprio a questo particolare s’ispira l’installazione artistica Parallels, che si può ammirare al Mini Hub.
In particolare, che cosa ha comportato maggiore impegno, dal punto di vista del design, nella vettura?
Non è stato facile conciliare le peculiarità stilistiche della Mini con le attuali norme di sicurezza. Il frontale, in particolare, ha richiesto non pochi sforzi. L’obiettivo era di soddisfare gli standard volti a ridurre le lesioni ai pedoni in caso d’investimento conservando, nel contempo, la tipica mascherina della vettura inglese. Obiettivo centrato. Senza contare che quest’ultima risulta ancora più simile delle ultime a quella della Mini storica, e questo rappresenta un bel risultato.
Quante variazioni sul tema Mini vedremo?
Ci stiamo ancora lavorando. La famiglia sarà allargata come per il vecchio modello, ma le singole versioni avranno personalità più caratterizzate rispetto a oggi. Countryman, Clubman, Roadster e così via saranno più facili da distinguere.
Che cosa ci può dire del design della BMW di oggi?
Da una parte seguiamo la strada dell’innovazione con la linea “i”. La i3, infatti, ha un look non convenzionale, mentre la i8 ha un aspetto futuribile. Dall’altra, facciamo evolvere i tradizionali canoni estetici della BMW con la gamma delle vetture, per così dire, normali.
E la nuova Serie 2 Active Tourer, come si colloca?
Per noi designer è stata una sfida, perché la monovolume è un tipo di vettura nuovo per la BMW. Abbiamo cercato di darle i connotati tipici delle vetture bavaresi, ponendo l’accento sul dinamismo, non per accontentare i nostri tradizionali clienti, ma per conquistarne di nuovi.
Qual è il modello che stilisticamente incarna meglio il concetto di BMW?
Bella domanda! Non saprei dare una risposta in assoluto, ma direi che la Serie 6 Gran Coupé riesce, ancora meglio degli altri attuali modelli, a rispondere a questo concetto. Ha l’eleganza e le dimensioni di una berlina di rango ma, al tempo stesso, il piglio di una sportiva doc.
All’ultimo Salone di Ginevra abbiamo visto una BMW firmata Pininfarina. Sarà prodotta? Prelude ad altri modelli?
La Gran Lusso Coupé è un esercizio di stile e, al momento, non andrà in produzione. Escluderei, per il futuro, delle BMW firmate Pininfarina, mentre potrebbe esserci spazio per una collaborazione fra il nostro centro stile e quello della famosa carrozzeria italiana. Siamo in cerca di nuovi spunti e se la Pininfarina ce ne proporrà, li prenderemo in considerazione.