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Nel 2014 i piani per la nuova Alfa Romeo

01 novembre 2013

Appuntamento alla prossima primavera per conoscere le nuove strategie alfiste. Intanto si lavora sulla trazione posteriore.

Nel 2014 i piani per la nuova Alfa Romeo
AL RITMO DEI MERCATI - Nel corso di una conferenza a distanza con un gruppo di analisti economico-finanziari, ieri Sergio Marchionne - amministratore delegato del gruppo Fiat - ha preannunciato per il prossimo anno, “probabilmente ad aprile”, la presentazione dei futuri programmi per l’Alfa Romeo. La cosa era attesa per fine anno, ma l’evolversi della situazione economica ha evidentemente indotto il vertice Fiat ad attendere di vedere come chiuderà il 2013 e quali segnali verranno dai mercati all’inizio del 2014
 
CAMBIAMENTO DI FONDO - Le vicende economiche degli ultimi anni hanno infatti creato scenari sempre in mutamento, costringendo a cambiare programmi e strategie in tempi brevi. E c’è chi ha sottolineato come il programma preannunciato per il prossimo aprile sarà il quarto elaborato e annunciato in nove anni. Assieme al cambiare al ribasso dei numeri di vendita, ha pesato anche il fatto che in ambito Fiat è anche maturata una strategia del tutto nuova per l’Alfa Romeo; una strategia che vede un posizionamento più in alto del marchio. 
 
NUOVA PIATTAFORMA - Prova ne sia che nonostante appunto le decisioni di fondo debbano essere ancora comunicate il lavoro sulle nuove scelte da compiere è già iniziato, proprio in una location che pare essere una sottolineatura del cambio di visione: nella sede della Maserati a Modena. Del resto il gruppo di ingegneri riferisce direttamente al responsabile tecnico del gruppo Fiat Chrysler che è Harald Wester, anche amministratore delegato Alfa Romeo e Maserati. E chi ama la storia dell’automobile, potrà ricordare che altre Alfa Romeo nacquero a Modena: quelle da corsa realizzate da Enzo Ferrari negli Anni 30. Secondo quanto riportato da Automotive News, che fa riferimento a fonti interne non confermate ufficialmente, a lavorare al nuovo piano è uno staff di tecnici non numeroso. Il loro compito sarebbe quello di mettere a punto il progetto di una piattaforma per auto a trazione posteriore e 4x4, da impiegare per l’Alfa Romeo ma anche per la gamma Chrysler. 
 
I MODELLI IN VISTA - L’idea di fondo è che la nuova piattaforma dovrà supportare il modello medio Alfa Romeo Giulia, berlina e station wagon, quindi l’ammiraglia sostituta della 166 e una suv di medie dimensioni. Quanto alla tempistica, il lancio del primo di questi modelli dovrebbe arrivare alla fine del 2015 o all'inizio del 2016. Così scrive Automotive News, anche se il lasso di tempo appare un po’ stretto se davvero si tratterà di una nuova piataforma. Quanto ai modelli Chrysler da sviluppare sulla piattaforma in questione, dovrebbero essere la Chrysler 300 e le Dodge Charger e Challenger. E a proposito di scenari americani, tutto il programma  avrebbe come conditio-sine-qua-non il lancio delle nuove Alfa Romeo “posteriori” anche sul mercato nordamericano.
 
AMBIZIONI PIÙ ELEVATE - Dunque, se lo staff tecnico operante a Modena è impegnato su un piano di lavoro del genere, c’è da credere che in realtà la volontà di massima sia già chiara: l’Alfa Romeo sarà collocata sul mercato con ambizioni più elevate, in cui l’impostazione a trazione posteriore costituirà un elemento importate per poter andare a sfidare i marchi di prestigio tedeschi. Da valutare prima di aprile - mentre i tecnici elaborano i progetti di massima e ne valutano la fattibilità - probabilmente è l’evolversi prevedibile degli scenari sia commerciali che industriali, per arrivare alle decisioni esecutive nella necessaria sicurezza. 
 
PERCHÉ L’ALTO DI GAMMA - Come più volte affermato, la nuova collocazione del marchio Alfa Romeo non è una questione dettata da logiche di passione o di invaghimento. Tale scelta viene vista come l’unica capace di portare l’Alfa Romeo in acque economicamente sicure, quelle in cui navigano le marche che producono vetture di prestigio, spesso con personalità dalla forte componente sportiva, perché queste sono le auto in grado di produrre fatturati e margini consistenti. Un po’ per il valore aggiunto che propongono, un po’ perché vendibili su tutti i mercati (Usa in testa).


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Ritratto di CarsRacing
1 novembre 2013 - 11:37
E' da molto che l'attendo,spero che finiranno al piu' presto possibile.
Ritratto di mjmarvin95
2 novembre 2013 - 13:07
Anch'io, anch'io, Anch'io, anch'io, Anch'io, anch'io, Anch'io, anch'io, Anch'io, anch'io!!!!!!!!!!
Ritratto di PariTheBest93
1 novembre 2013 - 11:39
3
Chissa perché non è nominata Lancia... Speriamo bene per giulia, 166 e la SUV che si diano una mossa; la challenger è molto bella peccato non la importano in Italia come pure la viaggio, avrebbero un discreto successo in Europa secondo me...
Ritratto di napolmen
1 novembre 2013 - 12:57
..la lancia utilizzera' la futura piattaforma LE per TA ..in america circolano cn tantisisme foto e video il prototipo della 200 e pure una strana coupe' (come forma).....!!! insomma nello stesso segmento di mercato ci sara' una piattaforma TA ed una TP ovviamente tutte previste anche per ospitare un TI!!! MENTRE il c-wide TA verra' usata sulla 100....
Ritratto di Flavio Pancione
1 novembre 2013 - 11:45
8
la strategia mi piace ed è ragionevole.. ma la povera Lancia?!?!
Ritratto di Jump
1 novembre 2013 - 13:47
Per il momento si pensa al rilancio di Alfa che dovrebbe avere più mercato all'estero, visto che quello interno è decisamente fermo, poi dai numeri che farà Alfa si regoleranno cosa fare con Lancia. Questo è un mio parere.
Ritratto di Flavio Pancione
1 novembre 2013 - 16:13
8
infatti spero vivamente che verrà ripresa successivamente. Ma aver timore credo sia legittimo ..
Ritratto di Pablo
4 novembre 2013 - 15:02
..clamoroso sarebbe quello di non continuare l'eredita' della 159. Caro Flavio dopo aver guidato bmw e46 berlina d 150cv ho comprato pochi giorni fa un alfa 159 mjet 170 cv. ti dico la verita' avevo molte remore sull'alfa, mi devo ricredere. la macchina e' di un'altro passo per comodita', tenuta strada, sicurezza che trasmette e la mia e' strapiena di optional e tenuta in modo maniacale: un affare ! L'alfa deve assolutamente creare una berlina e una wagon per il mercato italiano e ovviamente battagliare con le tedesche in primis. c'e' una storia alle spalle del marchio...motivo di vanto e orgoglio..
Ritratto di Flavio Pancione
4 novembre 2013 - 16:56
8
soprattutto per la bellissima linea! Speriamo che la giulia riprendi almeno i tratti della stupenda 159.. in quanto alla tenuta di strada è sempre stata molto buona.. ora si parla di TP, meglio ancora.. ma devon produrre e meno chiacchiere
Ritratto di fedex
1 novembre 2013 - 11:51
Mi vien da pensare che questa piattaforma a trazione posteriore sia stata pensata in primis per le americane Challenger e Charger che non potrebbero mai avere la trazione anteriore e che poi abbiano avuto il lampo di genio di realizzarci sopra anche le Alfa... Beh comunque ben venga comunque sia si tratta una piattaforma italiana sviluppata qui
Ritratto di fragorino88
1 novembre 2013 - 12:14
Meglio rimandare e fare le cose per bene. La Giulia non può essere una Giulietta allungata. E la nuova 166 non deve essere un'americanata. Meglio aspettare il 2016 ed anche di più, ma che facciano una cosa fatta bene.
Ritratto di gattus
1 novembre 2013 - 12:29
Speriamo che la qualità dei prodotti sia al livello di quella delle rivali tedesche, quanto all'estetica sarà sicuramente un punto a favore, dato che le attuali Mercedes e Bmw hanno perso molto in eleganza rispetto al passato (basti vedere modelli come la serie 3 o 5GT)
Ritratto di Merigo
1 novembre 2013 - 12:43
1
Avevo capito, ma non solo io e non credo di avere capito male, che il rilancio di Maserati con l'acquisto dello stabilimento ex Bertone ed il successivo lancio della Ghibli, fossero operazioni propedeutiche alla nascita della berlina Alfa-Romeo, realizzata appunto su quel pianale e con quel rinnovato blasone. Ora si riparte da zero e da un nuovo pianale? Mi sono perso un pezzo?
Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2013 - 20:25
Per una possibile erede della 166 sì. Ma il problema rimarrebbe per la Giulia. Fino ad oggi era stata valutata l'opzione della C-wide. Ma era apparso subito chiaro che era troppo piccola. E sarebbe stato troppo complesso trasformarla in una TP. Per cui (e, a mio parere, era ora) sembra che si sia deciso per una nuova piattaforma. Anche se è veramente difficile a questo punto capire cosa sia confermato e cosa no: per Alfa dal livello di Wester e del suo capo è arrivata disposizione di alzare una barriera netta tra chi sta lavorando alle due vetture da una parte e il resto dello sviluppo e del planning del gruppo dall'altra.
Ritratto di Challenger RT
1 novembre 2013 - 21:46
Se ben ricordo, il pianale utilizzato per la Ghibli, appositamente modificato specialmente nelle parti dove insistono le sospensioni, deriva nella sostanza da quello delle attuali Chrysler 300, Dodge Charger e Challenger (oltre che Thema). La nuova piattaforma a TP, che dovrebbe essere utilizzata anche in Alfa Romeo, nasce certamente dalla necessità di sostituire l'attuale, ormai invecchiata, anche se ancora utilizzabile e sicuramente utilizzata per qualche altro anno proprio grazie alle migliorie operate per Maserati (si parla della Challenger 6.2 Turbocharged model year 2015, ultima e più potente, con 550-600 cv, versione della muscle car nata nel 2008, ma si parla anche della prossima versione della Charger). Inoltre proprio la necessità, da molti fatta notare, di rendere la Challenger più leggera, relativamente più compatta (è l'unica tra le concorrenti Camaro e Mustang a superare i 5 metri) e con un handling migliore ha spinto a pensare (già alcuni anni fa) e ad ideare questa nuova piattaforma. Del resto non si può fare una Giulia di 5 metri circa come la Ghibli, né un'ammiraglia erede della 166 che di questi tempi non venderebbe abbastanza... Bisogna però pur dire che, a parte il discorso Challenger, date in questi ultimi anni le sempre ottime vendite di 300 e Charger sul mercato USA (agli americani giustamente interessano prezzo onesto, linee tradizionali, comodità e potenza), la sostituzione della piattaforma non è stata considerata poi così impellente. Necessaria ma non impellente. Per questo motivo si parla del 2015 e forse più di sicuro del 2016. Tempi che visti dal lato di Alfa Romeo sembrano invece sempre troppo lontani...
Ritratto di Merigo
2 novembre 2013 - 13:24
1
Ho già scritto altre volte di come ormai poco meno di 1 anno fa, avvistai ripetutamente un SUV marchiato Alfa-Romeo scorrazzare per la Valle di Susa. Che fine ha fatto? I muletti erano praticamente definitivi e con poche camuffature e chiesi anche al blog, senza ricevere risposta, se qualcuno sapesse dove venissero prodotte le pre serie. Rimane il fatto che non lo ho più visto e che non se ne è più parlato a nessun livello. Infatti i SUV, o Crossover che dir si voglia, annunciati dal Gruppo FIAT sono la 500 X e la sorella Jeep prodotte a Melfi e la Maserati Levante prodotta a Mirafiori ma, correggetemi se mi sono perso un pezzo, del SUV Alfa-Rome nessuno ha più parlato. Tra l'altro, devo correggermi su un punto. Ho scritto in altri post di come la Valle di Susa sia terreno di prova abituale per FIAT relativamente a ciò che viene prodotto nell'area torinese, ma non è così. Infatti, come anche questo già da me scritto più volte, ho incrociato o seguito infinite volte greggi di 500 L, che come sappiamo è prodotta in Serbia e, giusto mercoledì scorso, due Jeep Cherokee camuffatissime tra Cesana e Sestriere, che arriva da oltre Atlantico. Quindi, se qualcuno sa qualcosa dei muletti Alfa-Romeo SUV, tenga conto che li ho visti in alta Valle di Susa ma non è assolutamente detto che siano stati prodotti nell'area di Torino. Saluti.
Ritratto di Challenger RT
2 novembre 2013 - 14:43
Se i muletti che hai visto avevano dimensioni e fiancate del nuovo Cherokee si trattava probabilmente della versione Alfa Romeo, abortita, che doveva nascere parallelamente alla nuova Jeep. Da quanto ho letto tempo fa su alcuni blog e siti Usa, pare infatti che il frontale (assai criticato anche dagli americani) e nello specifico i fari della nuova Cherokee siano proprio una derivazione di quelli pensati per il suv Alfa Romeo.
Ritratto di Merigo
2 novembre 2013 - 15:31
1
Erano delle Giuliettone, cioé delle Giulietta a guida rialzata. Diciamo che stavano alla Giulietta come la Mini Countryman sta alla Mini. Niente a che vedere con il Cherokee, ma erano proprio dei SUV Alfa-Romeo. Spariti dalla Valle di Susa ma anche dai programmi? E dove le producevano?
Ritratto di LucaPozzo
4 novembre 2013 - 09:34
Merigo, le Giulietta rialzate erano effettivamente dei muletti del nuovo Cherokee, proprio come i muletti della 500X che girano adesso coperti con una imbastitura da 500L. Sul fatto che la linea attuale del Cherokee sia derivata da quella di un ipotetico SUV Alfa ho dei forti dubbi. Perché le maquette fatte dalla parte americana del gruppo erano quasi identiche alla versione di serie e perché il SUV alfa non é mai stato approvato a quel livello di sviluppo. Non mi sorprenderebbe che si fosse diffusa la voce che la linea é stata scelta in Europa, anche perché gli americani la stanno accettando molto meno degli europei. Purtroppo peró Chrysler ha ottenuto di gestire in totale autonomia lo stile delle Jeep, compresa la Jeepster (o come si chiamerà il B-SUV). Tornando al SUV Alfa, l'ipotesi esiste ed entra esce dal piano gamma prodotto, ma non é mai stata ufficializzata: se vai a vedere le ultime presentazioni agli azionisti sul sito dell'azienda, la gamma presentata su un grafo di posizionamento prezzo comprende 9 modelli (B, C, Dx3, E, e 3 G-H, dunque a livello teorico nessun SUV, anche se la terza segmento D non é chiaro cosa sia)
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 novembre 2013 - 12:54
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Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2013 - 20:26
Tu giustamente dici: un MQB non si nega a nessuno di questi tempi.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 novembre 2013 - 20:34
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Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2013 - 20:40
Mah, sì, è questione sempre di gusti. Per me l'unica cosa che conta è la coerenza, poi il resto va tutto bene. Ogni tanto mi capita di parlare con dei quasi talebani per i quali le uniche "vere" Alfa sono quelle passate, se condividono anche solo un pulsante con qualcosa del gruppo Fiat allora non vanno bene. Se sono prodotte a Mirafiori o Cassino non vanno bene. Ok, sono pareri legittimi, magari un po' estremisti ma rispettabili. Poi però rimango sempre a bocca aperta quando magari la conclusione del loro discorso è: "magari la vendessero a VW....". Quello proprio non lo capisco; ma come, e tutti i discorsi sulla "purezza della razza" e storie simili allora?
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 novembre 2013 - 20:50
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Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2013 - 21:10
Sì ma io infatti non mi riferivo al tuo discorso. Sinceramente anche a me avrebbe fatto piacere vedere più modelli in questi ultimi anni. Poi non mi farebbe piacere vedere delle repliche di auto già viste con sopra il marchio Alfa prodotte in Repubblica Ceca o in Spagna. Anche se cambiassero tutti i modelli ogni anno. Per me andrebbe benissimo una via di mezzo. E ovvio, mi piacerebbe vedere anche le vendite (a patto che siano fatte con margine)
Ritratto di napolmen
2 novembre 2013 - 07:49
...a cominciare nel contare quanti modelli fa' fiat group e quanti vw..
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
2 novembre 2013 - 10:31
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Ritratto di NeedCars
1 novembre 2013 - 17:58
Speriamo in bene <3
Ritratto di MatteFonta92
1 novembre 2013 - 18:08
3
Come al solito, tutte queste chiacchiere non mi convincono... sia chiaro, sarei contentissimo per l'Alfa Romeo se davvero i nuovi modelli le consentiranno di ritornare ai fasti di un tempo, però è anche vero che l'attesa sta diventando alquanto snervante, sono diversi anni che si parla delle eredi della 159, della 166 e del nuovo Suv, ma ogni anno continuano a rimandare. E così c'è il rischio che i modelli nascano già vecchi o che la moda dei Suv "premium" si attenui... in questo modo si perdono solo tempo e clienti.
Ritratto di NeedCars
1 novembre 2013 - 18:16
Sono curioso,spero che si muovano al più presto possibile.
Ritratto di dumbo54
1 novembre 2013 - 18:50
2
Su Alfa non mi pronuncio, speriamo che alle parole seguano i fatti, anche se qualche dubbio ce l'ho. Su Lancia invece dubbi non ne ho. Il marchio non ha più nessun appeal fuori dal belpaese, troppe scelte sbagliate. Lancia è kaputt.
Ritratto di carlo1967
1 novembre 2013 - 19:11
Ennesimo product plan per alfa romeo con prima uscita di un nuovo modello pianificato alla fine del 2015 o ai primi mesi del 2016. Managment FGA totalmente incompetente da almeno un decennio. Parere personale andrebbero presi a calci. Saluti.
Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2013 - 20:35
Beh, magari per nostalgia sono un po' di parte, ma è corretto spezzare una lancia per FGA. Loro non ne possono più di tanto. Il piano gamma prodotto (che poi fa un po' ridere vederlo definire il "quarto in 9 anni", se tutto va bene è il 40esimo, visto che di fatto è riscritto su base periodica) non è definito da FGA, ma dalla capogruppo. Poi sai, a volte se uno non ha mai lavorato nel settore viene spontaneo dare dell'incompetente a destra e a manca. A volte magari capita anche a me guardando una partita di calcio di pensare che sarei più competente degli allenatori in campo. Ma in cuor mio poi mi rendo conto che la mia è solo presunzione (soprattutto quando non mi sono mai occupato professionalmente di un certo settore)
Ritratto di poyel38
5 novembre 2013 - 09:38
Concordo con te Carlo!! Con calma,con estrema calma direi!! Ma io direi anche 2045 per essere più tranquilli!!! L'unico vero business plan di Fiat è quello di volare definitivamente in USA!!! Anche perché chissà se nel 2016 ci sarà ancora lo stato Italiano visto come stanno andando le cose!!!
Ritratto di Asdogale di Dogali
1 novembre 2013 - 19:38
A prescindere dall'ennesimo product plan (che in casa FIAT - e per ALFA Romeo in particolare - pare essere divenuto sinonimo di temporeggiare), temo, ahimè, che la qualità di per sé stessa - e, magari, anche una bella linea - nei segmenti di mercato premium non bastino più per tenere il passo: occorrono motori modernamente efficienti od efficientemente moderni (e non parlo di unità convenzionali convertite all'ibrido) ma soprattutto tecnologie (di ausilio alla guida e di prevenzione e sicurezza in primis).
Ritratto di BiscioneNelCuore@00
1 novembre 2013 - 21:35
Speriamo che queste date vengano anticipate, anche perché la gente ormai si sente presa in giro...inoltre dopo il rilancio alfa deve assolutamente seguire quello Della Lancia, senza però rovinare il marchio dandogli le sembianze di catorci americani ....
Ritratto di Fojone
1 novembre 2013 - 21:45
nessun fatto! almeno non raccontatele più queste storielle del faremo questo, faremo quello!
Ritratto di lucios
1 novembre 2013 - 22:37
4
.....è segmento E? Non D?! Insomma, medie in progettazione non ce ne sono nel gruppo fiat!
Ritratto di LucaPozzo
1 novembre 2013 - 23:16
No, per il momento con "Giulia" si intende una berlina di segmento D (declinata in altre due versioni, una SW, l'altra forse cabrio". Mentre si usa "169" per indicare l'erede della "166", una berlina di segmento E. Questo è quello che per ora è stato dichiarato pubblicamente ancora all'inizio dell'anno durante gli incontri istituzionali e pubblicati sul sito della capogruppo. Uso il "si intende" perchè questi sono i nomi che vengono usati in Fiat per capirsi. Poi quali saranno i nomi che verranno confermati non si può ancora sapere. Ad ogni modo, è proprio il fatto che sia una segmento D che crea problemi per la Giulia: bisogna capire che piattaforma utilizzare. Ora sembra che se ne voglia creare una dedicata; quella della Ghibli è troppo grande, la C-wide è troppo piccola.
Ritratto di lucios
2 novembre 2013 - 17:31
4
.....avevo letto male l'articolo.....cmq io opterei per un nome storico anche per la sostituta della 166.....169 non mi dice niente......seinceramente chiamerei ALFETTA la nuova 159 e GIULIA la nuova 166.....e rimarrei sempre questi nomi.....cercando di tornare allo stile anni 60/70 Alfa, con lo scudo e i 4 fari tondi........FORZAAAAAAAAAAAAAAAAA MBEGNATIVIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Ritratto di Roby_147
1 novembre 2013 - 23:39
2
..la smettono di chiacchierare e incominciano a lavorare sodo, ma seriamente.. ma chissà se l'amministratore delegato ITALIANO di un gruppo ITALIANO si decide a fare auto americane basate su meccanica italiana e non viceversa! ma chissà se dobbiamo aspettare il 2150 per avere delle alfa romeo serie (niente da togliere alla giulietta ma è comunque una berlina compatta, e io vorrei DELLE AMMIRAGLIE SPORTIVE!) chissà se ci arriviamo.. siamo stanchi di aspettare gente (so che ripeto sempre le stesse cose, ma non me ne frega un emerito c***o)
Ritratto di Laphroaig1992
2 novembre 2013 - 00:21
In effetti sarebbe ora di vedere qualche Alfa nuova. Soprattutto sarebbe bello vedere qualche altro impianto italiano marciare a ritmo serrato come sta accadendo con Grugliasco. Le americane su base italiana comunque ci sono. La Dart e il nuovo Cherokee le fanno in America su piattaforme italiane. Poi possono piacere o meno, ma almeno esistono. Come anche le 500 prodotte oltre oceano (se durerà l'impianto a Toluca anche con la prossima generazione)
Ritratto di Roby_147
2 novembre 2013 - 00:29
2
..è che, ti tiro fuori la thema perché è la prima che mi viene in mente.. non sono d'accordo che la thema che è italiana, il gruppo è italiano, si deve prendere una base americana, ti parlo del presente eh.. il futuro non lo so leggere.. pero non sono contento.. vai sul sito della vw c'è di tutto, berline, berline compatte, utilitarie grandi e piccole, mezzi da lavoro, fuoristrada, ammiraglie.. vai sul sito dell'audi c'è di tutto, bmw anche, mercedes pure.. vado sul sito dell'alfa e ci sono la mito (non faro mai la voglia di questa macchina: se mi fa voglia un'utilitaria mi prendo una punto evo.. tanto è uguale.. almeno la punto è vera), la giulietta (ottima auto ma è pur sempre una berlina compatta).. non smettero mai di dirlo: la giulietta ha come antenata l'alfa 33, e quest'ultima era la più piccola alfa.. ora la sua discendente è il top che c'è.. ti sembra (anzi: GLI sembra) il caso?? capito dove voglio arrivare? :)
Ritratto di Laphroaig1992
2 novembre 2013 - 13:10
Sì sì, ho inteso, è evidente che oggi la gamma di tutti e tre i brand principali è ridotta al minimo. Rispondevo solo a quanto scrivevi sulle vetture con marchio americano (quando "si decide a fare auto americane basate su meccanica italiana"). Roba tipo la Thema e la Flavia credo sia evidente ormai che non erano pensate per fare volumi ma solo per rispettare gli accordi presi al momento dell'acquisto di Chrysler. Dubito che veramente qualcuno fosse così fuori da pensare veramente di vendere un 2.4 da 170 cavalli, per fare un esempio.
Ritratto di Roby_147
2 novembre 2013 - 22:13
2
..quello che hai detto..
Ritratto di alfista1996
2 novembre 2013 - 08:37
1
Ma è possibile che la Fiat rinvii sempre ogni anno l'uscita dei nuovi modelli Alfa Romeo?? Addirittura l'erede della 159 dovrebbe arrivare tra il 2015-2016,ciò vuol dire 5 anni senza una berlina di segmento D. Il Suv di segmento medio è da cestinare,meglio che facciano un'ammiraglia con le palle come la nuova Mase Ghibli.
Ritratto di IloveDR
2 novembre 2013 - 09:20
3
si continua a rimandare il lancio di nuovi modelli...Marchionne leggiti "La coscienza di Zeno" nel frattempo...
Ritratto di Mattia Bertero
2 novembre 2013 - 10:06
3
Se si sbrigassero a far debuttare questi nuovi modelli, almeno la clientela Alfa avrebbe più modelli da scegliere per l'acquisto. Non vedo scritto l'erede della 159... strano visto che l'Alfa (con la 156 ai tempi)con questo segmento si era salvata dalla bancarotta più di quindici anni fa, e molti alfisti ancora la rimpiangono.... Speriamo che anche per la Lancia abbiamo un piano per il futuro che non preveda solo auto americane con stemma Lancia. Ma questa è un'altra storia
Ritratto di Laphroaig1992
2 novembre 2013 - 13:13
Veramente l'articolo ne parla. Non è scritto letteralmente "l'erede della 159" ma se si parla di una erede della 166 e di un modello più piccolo declinato in berlina e station, significa che quest'ultimo è un segmento D, Dunque una erede della 159.
Ritratto di Sbyro87
2 novembre 2013 - 11:14
come idea può andare anche bene, ma bisogna darsi una mossa...la gamma di ora è pietosa rispetto alla concorrenza!!!
Ritratto di il gas
3 novembre 2013 - 17:56
chiedo ai bene informati: ma questi piani puntualmente disattesi, che tipo di messaggio lanciano ai famosi analisti finanziari? Se io fossi uno di loro, penserei che il Gruppo Fiat non sa che pesci pigliare, visto che periodicamente cambiano i piani che quindi, in quanto tali, non servono a niente; quindi io analista sconsiglierò ai miei investitori di mettere denaro nel gruppo, perché non ci vedo chiaro, o sbaglio?
Ritratto di SuperKarma
3 novembre 2013 - 22:44
Fino a poco tempo fa il primo modello era previsto per il 2015. Ogni 6/9 mesi si sposta di un anno... ahahah
Ritratto di Simon Le Boss
4 novembre 2013 - 08:36
5
Punto. Guardatevi il listino alfa del 2007 e confrontatelo con quello di oggi. Confrontate le vendite del 2003 con quelle di dieci anni dopo. E poi lasciate un commento.
Ritratto di metdan
4 novembre 2013 - 09:12
Da Alfista da sempre e soddisfatto, dico solo che non si puo' tirare ancora 2-3 anni con un listino composto solo da Mito, Giulietta e 4C!!! Da quando e' finita la produzione di 159, L'alfa ha un buco in un segmento in cui ha sempre detto la sua, e questo non fa altro che allontanare clienti che si stufano diaspettare! Poi tutto sto clamore per la TP non lo capisco. Mi sta bene su una vettura sportiva come la 4C ma su una Berlina (anche se con vocazione sportiva) non lo trovo necessario. quanti Tra i possessori di BMW ecc. riescono davvero ad apprezzare la differenza tra i due tipi di trazione??? Bah!!!
Ritratto di Lo Stregone
4 novembre 2013 - 10:36
Ancora parole, ancora annunci. Nella sostanza, si aspetta. Che finisca la magra. Marchionne non si butterà mai se non avrà le spalle coperte. Aspetteremo ancora a lungo. Poi se qualcosa uscirà, di certo non sarà in Italia. Da noi si pensa sollo alle cose piccole, mentre chi vuole le cose grandi non è nemmeno considerato.
Ritratto di Diavolo76
4 novembre 2013 - 10:52
Sono d'accordo con il riposizionamento del marchio, nell'elite dell'auto, però deve muoversi, è rimasto indietro anni luce rispetto ai competitor, cose deve vedere ancora? non ha capito che le belle auto vendono sempre? bmw e mercedes e anche audi non mi sembra risentano molto del momento di crisi... Io sono un alfista, spero veramente tirino fuori questi nuovi modelli e che siano accattivanti e che reggano il confronto con le tedesche.
Ritratto di onavli§46
4 novembre 2013 - 11:01
Alfa, giungeranno nel primo semestre 2014, e possibilmente con la formulazione costruttiva per il 2015, di un'auto (che ora si denomina Giulia) a trazione posteriore e si dice anche integrale, forse Alfa Romeo, avrà un rilancio sul mercato europeo ed internazionale. Un'auto tipo quella sovra citata, potrebbe sicuramente contrastare BMW e Mercedes. Se i piani più volte annunciati ma mai delineati dettagliatamente dall'A.D./Marchionne slitteranno ancora oltre il 1° semestre 2014, il rilancio Alfa, potrà essere pregiudicato in negativo dalle lunghe attese che purtroppo vedono le indecisioni del Gruppo, ed il conseguente distacco dal possibile scenario di mercato. Si parla anche di un - Giulia SporWagon, di una inedita SUV, e di un'ammiraglia, che dovrebbe sostituire la 159 o meglio ancora dire la 166. Bisogna che questi progetti, almeno quelli già in corso e dunque fattibili, prendano la via della realizzazione. Pur con ogni difficoltà economica e di mercato (tralasciamo al momento il caso Italia), ormai, le chiacchere stanno a zero e in questo senso è indispensabile agire.
Ritratto di BBruno85
4 novembre 2013 - 14:55
La cosa che non ben comprendo di questa strategia ALFA è come si possa competere con la triade tedesca iniziando già con l'altissimo di gamma. Se come è stato scritto/detto la futura Giulia è la sostituta formale della 166 significa che dovrà competere con Serie 5, Classe E e Audi A6, per non parlare di lexus e infiniti come marchi orientali e Jaguar. Non sarebbe il caso di iniziare dal seg D? tipo 159? azzardarsi con una gamma motori poco articolata potrebbe rappresentare un rischio non da poco. Cosa metterebbero sotto al cofano di questa Giulia? E vero, in casa c'è un ottimo 3.0Mjet della VM declinato in due step, e per i benza di alta gamma (un ipotetica GTA o QV) vi sono i nuovi V6 con potenze da 330 a 410, ma diesel piccoli ed efficienti? come il 2.1 biturbo mercedes? o i benzina bmw 2.0 turbo da 240 cv? ..Mi viene da pensare..
Ritratto di LucaPozzo
4 novembre 2013 - 15:43
Veramente il "quindi" nell'articolo ha il significato di "e poi" non di "ovvero". É un po' equivoco in effetti. Ad ogni modo la Giulia (ammesso che si chiamerà cosí) al momento é una segmento D, declinato in berlina e station, piú una terza versione non meglio specificata, forse una cabrio. La 169 (anche qui é solo il nome con cui la si indica per semplicitá) é invece un segmento E (che si sta cercando di adattare a partire dalla Ghibli). Quello che descrive l'articolo é essenzialmente quello che é giá stato annunciato pubblicamente agli azionisti a inizio anno. La novitá é piú che altro sulla piattaforma della Giulia, che non si era/é ancora capito quale possa essere.
Ritratto di onavli§46
4 novembre 2013 - 15:58
che la prossima strategia Alfa, sia devoluta ad una Giulia con supermotori con medie dimensioni. A ciò viene riservata la concorrenza con il mercato delle grandi berline BMW, Mercedes, con una possibile futura ammiraglia; per comprendersi una "166", più confacence alla concorrenza tedesca, ma forse anche più subentrante ad una nuova architettura di modelli tipo, in cui sostituire Chrysler 300 e Dodge Charger, berline di grandi dimensioni, ma in anonimato di meccanica e di stile negli USA. Giulia potrebbe, dico potrebbe, da quanto si comprende da quotidiani esteri del settore auto, introdursi in un segmento C -maggiorato-. Da ciò, dovrebbero evidenziarsi solo 4 modelli (magari con un SUV) nel totale dei segmenti, con la probabile scomparsa (si presume) della Mito.
Ritratto di onavli§46
4 novembre 2013 - 19:23
che nessuno cita, ma invece la stampa sempre bene informata si, e cioè: che queste strategie presenti-prossime-future, sono legate tassativamente alla completa fusione di Fiat con Chrysler. Fiat, dovrebbe ancora acquistare una quota di VEBA, di quasi il 41%, per completare la fusione, e sopratutto per diventare la quinta azienda mondiale costruttrice in automotive. Ma da mesi si sta svolgendo un autentico braccio di ferro, sulla quota da sborsare. Veba, dice 5 miliardi di $, Fiat risponde con 3,5 miliardi di $, e l'accordo stagna ed il tempo passa. Purtroppo il tempo è anche inesorabile nemico di Fiat, in quanto a progetto di fusione completato,, per Fiat, si aprirebbero scenari di rilancio di mercato, sia in Italia, sia, in Europa, sia negli states e sia nell'importante mercato cinese pressochè assente da Fiat, che avrebbe sicuramente buone chance di vendita prodotto Dunque sino a che questa -bazzecola-, chiamiamola così, non sarà definita totalmente, Fiat non potrà realizzare i progetti ventilati, e purtroppo ancora distanti dalla realtà. Attualmente Fiat in Italia, considerando Magneti Marelli, Comau, Teskid, ecc., ha una quarantina di stabilimenti dimezzati dalla reale produttività che potrebbe esercitare nel pieno regime produttivo, e ca. 60 mila dipendenti, per cui oneri di spesa altissimi, pur con la CIG vigente, da supportare. Il rilancio Alfa con i progetti sviluppati (forse) e dichiarati dall' A.D./ FIAT, rimangono pertanto con quella percentuale positiva, che attualmente possiamo definirla nell'ordine del 45/50%. Citavo che il tempo è contro Fiat, in quanto, se entro il 1° semestre 2014, sia l'accordo con VEBA non si farà e/o si farà diversamente da come preventivato, ed il progetto Alfa (perchè per ora parliamo di questo), non verrà varato positivamente per un rilancio, è inevitabile che gli scenari di mercato cambino radicalmente, come purtroppo per Fiat cambia anche la forte concorrenza di mercato esercitate dalle altre case automobilistiche.