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Una nuova organizzazione interna per il Gruppo Renault

Pubblicato 04 settembre 2020

Per rendere più agevole la gestione di un Gruppo che deve recuperare competitività la gestione sarà divisa in quattro business unit.

Una nuova organizzazione interna per il Gruppo Renault

QUATTRO UNITÀ - Il Gruppo Renault ha annunciato che intende modificare la sua organizzazione interna rendendola più legata ai suoi marchi allo scopo di rendere la gestione più semplice e snella e stimolare il senso di appetenza delle squadre che lavorano ai singoli brand. L’idea è quella di creare quattro divisioni interne che gestiscano i marchi Renault, Dacia, Alpine e la nuove forme di mobilità, con l’obiettivo di dare a ogni business unit un’organizzazione autonoma.

MIGLIORE ORGANIZZAZIONE - È questa una delle prime mosse del nuovo amministratore delegato Luca de Meo, in carica da luglio 2020, il quale ha dichiarato che “l'azienda ha bisogno di cambiare il modulo di gioco” e di passare dalla ricerca dei volumi a quella del valore e della redditività. Un’organizzazione focalizzata su quattro forti marche e grandi funzioni trasversali consentirebbe di lavorare in modo più semplice, più orientato ai mercati e ai clienti, con uno spirito di squadra, per andare alla ricerca del miglior risultato possibile. Questa è una leva fondamentale per la ripresa del Gruppo”.

UN GRUPPO IN CRISI - E in effetti il Gruppo Renault ha bisogno di cambiare se vuole risollevarsi dalla crisi in cui versa che ha portato a un passivo di  7,29 miliardi di euro nel primo semestre del 2020 (dato sul quale, però, ha avuto un peso rilevante la forte perdita di 4,8 miliardi della controllata Nissan). Anche per questo il Gruppo Renault ha chiesto e ottenuto un prestio dallo Stato francese di 5 miliardi di euro, anche alla luce della situazione straordinaria causata dalla chiusura degli impianti e dei mercati a causa del Covid-19 nella prima parte dell’anno. Già prima dell’arrivo di de Meo il Gruppo Renault aveva annunciato un piano di ristrutturazione che prevedeva, tra l’altro, di eliminare circa 14.600 posti di lavoro in tutto il mondo e  ridurre la capacità produttiva di circa un quinto. Il tutto dovrebbe consentire un risparmio di oltre 2 miliardi di euro. Di questi, circa 600 milioni di euro sono previsti già entro la fine del 2020. 

QUATTRO AL COMANDO - Tornando alla riorganizzazione in business unit, ciascuna sarà gestita da un responsabile che manterrà anche la sua carica precedente. E in particolare: Luca de Meo sarà ceo del Gruppo e responsabile del marchio Renault, Denis Le Vot, direttore commerciale e marketing e responsabile per Dacia, Cyril Abiteboul, direttore Renault Sport e responsabile per Alpine, Clotilde Delbos, vicedirettore generale e direttore finanziario, e responsabile per le nuove forme di mobilità. 

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Ritratto di NeroneLanzi
4 settembre 2020 - 22:40
Beh, fa piacere vedere che De Meo da Fiat si è portato dietro l’approccio del fare e disfare con lo scopo di fare e disfare.
Ritratto di Al Volant
6 settembre 2020 - 17:02
mah.... Licenziamenti..prestiti nazionali...e divisione delle poltrone ( ben 4!) ..... Odio da parte degli operai, odio da parte dei francesi che vedono soldi pubblici sparire, ed in più crei una specie di concorrenza interna..Questa sarebbe fare squadra ? Capisco "divide et impera", però boh..Deve aver trovato una situazione disastrosa a livello decisionale. Di certo è, che se vogliono passare dai "Volumi" ai "profitti" è molto difficile che il mercato li segua.. Il prezzo è sempre stato un punto forte di renault.. Di questi tempi poi..
Ritratto di Miti
7 settembre 2020 - 16:48
1
Ma scusate prima del Covid queste multinazionali erano tutte sane. Dopo due mesi di chiusura sono alla canna del gas ? Lavorare in agosto no ? Già come multinazionali non dovresti chiedere soldi publici. Ma che roba è ? Vedi anche fiat o le aziende americane davanti ad ogni tipo di crisi. Perché quando sono da spartire soldi sono privati. Quando sono in mer.a corriamo dai soldi publici poi presi , fanno pure licenziamenti. Ma vi sembra normale ?
Ritratto di silvano 103
7 settembre 2020 - 17:39
De Meo dove è stato prima ha lavorato sempre bene e si sono visti i risultati, ora vedremo cosa farà alla Renault, certamente che la Fiat ha fatto un grande errore lasciarlo andare via.
Ritratto di rv
7 settembre 2020 - 17:40
Che il direttore finanziario si occupi del settore potenzialmente più innovativo è paradossale oppure .......
Ritratto di Dr.Torque
8 settembre 2020 - 10:32
Le BU sono una buona cosa se si è in grado di gestirle se no rischiano di innescare una guerra fratricida ed una moltiplicazione delle funzioni aziendali. Sono certo che De Meo sappia ciò che fa, in bocca al lupo.