In attesa della presentazione ufficiale, che avrà luogo a settembre al Salone di Francoforte, abbiamo avuto l'occasione di salire sulla versione aggiornata (
qui i dettagli) della
Opel Insignia: i ritocchi al muso e alla coda l'hanno resa più “importante” e, dal vivo, ora sembra più larga e “piantata a terra”. Nelle concessionarie da novembre, nella versione 1.4 turbo a benzina da 140 CV la nuova Insignia conserverà lo stesso prezzo (27.450 euro) dell'attuale. Gli aggiornamenti hanno ovviamente interessato anche la famigliare, che costerà un migliaio di euro più della berlina e che in Italia debutterà per la prima volta anche nella versione “campagnola”
Opel Insignia Country Tourer. A guidarci alla scoperta di questa Opel è il designer Carsten Aengenheyster, che ha curato il restyling e dalla cui matita sono uscite anche la Meriva, la Mokka e la più recente Corsa.
Quali obiettivi vi eravate posti quando avete messo mano alle linee?
Abbiamo cercato di enfatizzare le caratteristiche della vettura, puntando a farla apparire più larga e bassa: la griglia (che in alcune versioni integra il sensore per l'inedito cruise control adattativo) è ora più sottile e larga, mentre ai lati del paraurti anteriore ci sono due piccoli spoiler sporgenti. I fari, inoltre, hanno ora la parte interna nera e integrano luci diurne a led. Anche le luci posteriori sono cambiate molto: adesso sono in due pezzi, con una parte solidale col coperchio del baule. Sulla famigliare l'esteso fregio cromato (che ora si prolunga fin dentro i fanali) è stato spostato più in basso, e non è più a filo con il lunotto. Su tutte le Insignia, poi, il portatarga posteriore è stato inserito in un incavo più largo: anch'esso contribuisce a far apparire l'auto più schiacciata a terra.
Quali sono i cambiamenti più nascosti della nuova Insignia berlina?
I fanali hanno una forma particolare, poco visibile ad occhio nudo: integrano un piccolo spoiler verticale che riduce i vortici in coda, migliorando la penetrazione nell'aria. Inoltre, escludendo i motori (debutterà un nuovo 1.6 turbodiesel), i nostri ingegneri hanno lavorato principalmente per migliorare il comfort di marcia e l'insonorizzazione, specialmente nella famigliare.
Gli aggiornamenti non hanno comunque reso l'Insignia più simile ad altri recenti modelli Opel…
No, essenzialmente perché noi non vogliamo fare “auto-matrioska”, cioè tutte uguali una all'altra tranne che nelle dimensioni, come alcuni altri costruttori. Ovviamente, nei nostri modelli ci sono comunque elementi di continuità, come gli ampi “tagli” sulle fiancate che risalgono verso i parafanghi. Ma ogni auto deve avere la propria identità: la Insignia deve comunicare innanzitutto solidità. Così sarà anche per i modelli futuri, che conserveranno tutti una propria specificità.
La Insignia, con le dovute modifiche, viene venduta negli Usa come Buick Regal: avete dovuto tenere conto anche dei gusti della clientela americana?
No: la Insignia prima di tutto deve essere europea e Opel. Anche le modifiche che vedrete sulla versione Country Tourer e sulla sportiva OPC (di cui al momento non sono state diffuse immagini, ma che debutterà assieme al resto della gamma) vanno in questa direzione.