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Opel: si riapre la partita. Forse non andrà a Magna

15 luglio 2009

Mentre spunta un nuovo compratore per il marchio Opel, il presidente russo Medvedev si è recato oggi a parlare con il governo tedesco per concludere al più presto le trattative a favore della cordata Magna-Gaz-Sberbank.

Opel: si riapre la partita. Forse non andrà a Magna

NON C'È SOLO MAGNA - Le trattative per la vendita di Opel sembrano non finire mai. Mentre erano in molti a considerare il marchio di Rüsselheim già in mano alla cordata Magna-Gaz-Sberbank, ora spunta un altro concorrente. È Rhj, la holding belga della società di private equity americana Ripplewood, che ha confermato di essere in trattative avanzate con General Motors, tanto da presentare oggi un'offerta formale al governo tedesco da 300 milioni di euro per l'acquisizione di una quota di poco superiore al 50% di Opel.

Il punto di forza dell'offerta della Rhj, sta nella richiesta di minori garanzie rispetto alla cordata Magna-Gaz-Sberbank. Rhj avrebbe chiesto un supporto da parte del governo tedesco di 3,8 miliardi di euro, 700 milioni in meno rispetto alle richieste di Magna-Gaz-Sberbank (4,5 miliardi).

 

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Il presidente russo, Dmitry Medvedev.

 

TOCCA A MEDVEDEV - Il tempo a disposizione di Rhj però non è molto. Il presidente russo Dmitry Medvedev, nel corso della sua visita in Germania si è recato oggi a discutere con il governo tedesco per concludere l'acquisizione di Opel da parte di Magna-Gaz-Sberbank, che aveva firmato un accordo non vincolante all'inizio di giugno.

NON CEDERE TECNOLOGIA AI RUSSI - Mentre fonti vicine a Rhj dicono che la società sarebbe “prima in classifica” per ottenere il controllo di Opel, un portavoce di Berlino ha sottolineato che la cordata capitanata da Magna è ancora quella più vicina a concludere positivamente la trattativa. 

Il governo tedesco però, fino a quando i giochi non saranno ufficialmenti conclusi, non esclude la possibilità che altri compratori possano farsi avanti. Il nocciolo della questione, oltre agli aspetti puramente economici, sembra essere quello di non far finire tutta la tecnologia Opel in mano ai russi; Gaz infatti è il primo costruttore russo di automobili.



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