AUTO CLONATA – La Panda “made in China” non supera la Grande Muraglia. Per la seconda volta negli ultimi tre anni, il tribunale di Torino ha dato ragione al Lingotto nella causa che lo vede contrapposto alla cinese Great Wall. Il motivo del contendere si chiama Peri (nella foto sopra). Questo il nome dell’utilitaria prodotta dal colosso di Baoding per il mercato europeo. Una vettura che, secondo il giudice, non sarebbe altro che una copia della nostra Panda. Da qui il divieto di commercializzarla nel Vecchio Continente. Anzi. Le autorità hanno disposto il sequestro delle Peri già importate e vendute, in barba alla precedente, analoga sentenza del 2008, a suo tempo impugnata dalla casa cinese. Inoltre, ogni futura violazione compiuta dalla Great Wall sarà punita con una multa di 15.000 euro.
L'attuale Fiat Panda, in commercio dal 2003.
ALLA CONQUISTA DEGLI USA – Non resta che aspettare la prossima mossa della Great Wall che, al momento, si rifiuta di commentare la sentenza. Certo è che questo potrebbe rallentare la corsa di un colosso che pensa in grande, puntando a diventare uno dei protagonisti del mercato mondiale delle quattro ruote. I suoi numeri sono di tutto rispetto: lo scorso anno, la Great Wall ha venduto circa 500mila vetture, di cui 80.000 all’estero. E se i mercati del Vecchio Continente ristagnano, l’amministratore delegato Wang Fengying non si preoccupa: sta già preparando lo sbarco negli Stati Uniti della suv Haval entro il 2015.