Great Wall

Ha debuttato in Italia pochi anni fa ed è di fatto l'apripista delle auto cinesi vendute a casa nostra: la Great Wall (letteralmente, Grande Muraglia) Motor Company Limited è il più grande costruttore di suv e pick-up a capitale privato della Cina. La sede è a Baoding nella provincia di Hebei, a poca distanza da Pechino; dal 2003 è quotata alla Borsa di Hong-Kong, prima azienda cinese a riuscire nell'intento.
 
Le prime 500 Hover sono vendute in Italia nel 2006: puntano sul prezzo competitivo e si scontrano con un motore che, dalle nostre parti, non sembra ideale (un 2.4 a benzina di origine Mitsubishi, che si può avere anche a Gpl); nel 2010 la Great Wall diventa la prima azienda cinese a vendere in tutta l'Unione Europea, avviando un accordo per produrre quattro modelli in Bulgaria sulla base di un investimento da più di 400 milioni di dollari. Uno di essi, la Steed, è ancora importato in Italia, dove la gamma è completata dalla suv denominata H6 (ha preso il posto della vecchia Hover 5). La Great Wall inoltre assembla le proprie vetture in numerosi paesi affidandosi a costruttori esterni: in Russia, Vietnam, Indonesia, Iran e Nigeria le scocche vengono spedite dalla Cina e assemblate in stabilimenti locali, in modo da poter godere di incentivi governativi per il lavoro locale ed evitare dazi di entrata su beni esteri.
 
Pur con un centro stile interno, la Great Wall ha avuto un contenzioso con la Fiat a causa dell'utilitaria Peri: l'azienda italiana ha intrapreso due azioni legali accusando la Great Wall di avere copiato la Panda, specie nella fiancata e negli interni. Il risultato netto è stato il blocco delle importazioni della Peri in Europa, ma non la fine della produzione in Cina (dove la legislazione sul copyright è ben più lasca che in terra europea).

 

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