OTTO MILIARDI IN DUE ANNI - Dopo le anticipazioni di ieri (leggi qui la news), torniamo a parlare del piano presentato al Governo dalla Fiat, da cui arrivano notizie positive e negative. Da un lato, il numero uno del Lingotto ha sottolineato che la Fiat investirà otto miliardi di euro (due terzi di questi in Italia) nei prossimi due anni, dall'altro ha anche confermato che a partire dal 2012 lo stabilimento di Termini Imerese non produrrà più auto. Secondo il numero uno della Fiat, in tempi di crisi bisogna razionalizzare le risorse. Per questo, non è possibile che in Italia cinque stabilimenti abbiano prodotto nel 2009 solo 650.000 vetture, quando in Polonia il solo stabilimento di Tichy ne produce un volume di poco inferiore.
IL FUTURO DI TERMINI IMERESE - La chiusura delle line produttive di Termini Imerese non suscita certo la felicità dei sindacati, ma Marchionne ha sottolineato che è disposto a mettere la fabbrica siciliana a disposizione di altri investitori. L'importante, secondo i sindacati, è che la Fiat e la Regione Sicilia riescano a garantire almeno buona parte degli attuali 1.300 posti di lavoro della fabbrica in provincia di Palermo. Per questo, è possibile che dal 2012, lo stabilimento venga convertito per operare nel campo delle energie rinnovabili o della componentistica per auto.
Marchionne ha anche sottolineato che lo stop alle linee produttive di Termini Imerese permetterà di concentrare al meglio gli investimenti sugli altri quattro impianti italiani. Due di questi subiranno modifiche importanti nei prossimi anni. Mirafiori verrà completamente riorganizzato e reso più flessibile con un piano di formazione per tutti i 5.840 addetti. Stessa sorte per Pomigliano d'Arco che, dal 2011, produrrà la nuova Panda.
17 MODELLI IN POCO TEMPO - Il piano prodotti presentato da Marchionne prevede 17 modelli nei prossimi due anni. L'anno prossimo arriveranno solo tre modelli: la nuova Fiat Doblò, l'Alfa Romeo Giulietta e la versione Fiat di una Suv Chrysler. Nel 2011 arriveranno, invece, due modelli fondamentali, come le nuove Panda e Ypsilon (che condividono l'ossatura) a cui si aggiungerà una piccola monovolume.
Tra due anni inizieranno a concretizzarsi le sinergie tecniche con la Chrysler. Dalla Casa di Detroit arriveranno cinque nuovi modelli, due prodotti negli stabilimenti Bertone (leggi qui la news), e tre direttamente dagli Usa. Le novità Fiat non arrivano solo dagli Stati Uniti. In questi giorni Alfredo Altavilla, braccio destro di Marchionne e numero uno di Fiat Powertrain volerà a Belgrado per concludere l'acquisto degli stabilimenti della Zastava, in Serbia, dove verrà prodotta una piccola auto sulla piattaforma della Panda e che potrebbe chiamarsi Topolino, in ricordo della piccola Fiat del passato (leggi qui la news).
C'È A CHI NON PIACE - Intanto le associazionI dei lavoratori esprimono il loro più totale dissenso in merito al piano. Gugliemo Epifani, segretario della Cgil, sostiene che “non si può esprimere un giudizio positivo sul piano della Fiat perché si basa sulla chiusura di Termini Imerese". Inoltre, sempre secondo i sindacati, la richiesta del governo di aumentare la produzione in Italia da 650.000 a 900.000 auto non avrebbe un significato particolarmente positivo. Riporterebbe soltanto i livelli della produzione a quelli del 2007. In più gli investimenti da otto miliardi di euro sarebbero completamnte in linea con quanto speso negli anni precedenti. Pertanto, sempre secondo i sindacati, la Fiat non starebbe facendo nulla di straordinario.
LA SITUAZIONE DELLA FIAT - Marchionne ha, però, sottolineato che la volontà della Fiat di agire con responsabilità sociale si deve conciliare con i costi industriali dell'azienda e con la situazione congiunturale in cui il mercato dell'auto si trova. In Europa, secondo Marchionne, il mercato scenderà da 13,5 a 12 milioni di autovetture nel 2010. Inoltre a ciò si aggiunge un andamento non positivo degli altri settori in cui opera la Fiat: dai veicoli commerciali a quelli industriali, passando per le macchine agricole e quelle da cantiere. “La situazione”, ha concluso Marchionne, “non è migliore di sei mesi fa”.
Stabilimento | Modelli prodotti attualmente | Cosa cambierà |
Mirafiori (Torino) | Punto, Idea, Multipla, Alfa Romeo MiTo, Lancia Musa | Fino all'anno prossimo rimangono le attuali linee produttive. Dal 2011 arriva una nuova monovolume compatta |
Cassino (Frosinone) | Croma, Bravo, Lancia Delta | Nel 2010 partirà la produzione della Giulietta. Previsti invetimenti in diversi reparti |
Pomigliano (Napoli) | Alfa Romeo147, Gt e 159 | Ci sarà una ristrutturazione importante. Inoltre nel 2011 partirà la produzione della nuova Panda |
Termini Imerese (Palermo) | Lancia Ypsilon | La produzione si chiude con il dicembre del 2011. Prevista la riconversione per altri settori o l'utilizzo da parte di investitori stranieri |
Melfi (Potenza) | Fiat Grande Punto e Punto Evo | Confermato l'assetto produttivo dell'impianto. Aumenterà la produzione della Punto Evo e calerà quella della Grande Punto. |