PROGETTI SFUMATI - Alla Mondial de l’Automobile di Parigi del 2010 la Lotus aveva annunciato ben cinque concept car destinate a originare una gamma di cinque nuovi modelli da lanciare nel giro di sei anni: Esprit, Elise, Elan, Elite ed Eterne. Alla vigilia del Mondial 2012, tutto è cambiato: alla rassegna parigina non ci sarà lo stand Lotus, il gruppo malese DRB Hicom, proprietario attraverso la Proton, ha annunciato che il piano quinquennale previsto dalla Lotus è cancellato. Un nuovo programma dovrà essere elaborato nei prossimi mesi per cercare nuovi finanziamenti e per convincere i creditori a dare fiducia. L’ammontare dei debiti è di circa 200 milioni di sterline, cioè 250 milioni di euro.
RESTA LA ESPRIT - Dei cinque modelli delineati dal piano elaborato durante la gestione di Dany Bahar (il top manager svizzero, ex Ferrari) soltanto per la Esprit (nelle foto il prototipo) ci sarà un destino produttivo. Gli altri sono stati cancellati. Ciò non soltanto per i problemi finanziari, ma anche per una valutazione negativa dei loro contenuti, che puntavano a stravolgere la filosofia produttiva della Lotus. Si trattava infatti di ipotesi di modelli di fascia alta, per dimensioni e motori, e non le classiche sportive snelle e maneggevoli tradizione del marchio. Tra l’altro il piano di Dany Bahar prevedeva anche la produzione in proprio dei motori, cosa che ha spaventato il gruppo DRB Hicom per via degli investimenti che ciò avrebbe comportato. Incerti dunque anche i destini del propulsore V8 4.8 di cui si è parecchio parlato.
DICHIARAZIONI DI VOLONTÀ - Intanto due giorni fa, i vertici del gruppo indiano DRB Hicom hanno confermato di avere ricevuto, nei mesi scorsi, una proposta di acquisto per la Lotus. Non hanno detto da parte di chi, mentre hanno con fermato che la proposta era di acquisto per un valore di una sterlina, acquistando però anche tutti i debiti. La società malese ha aggiunto di avere respinto l’offerta intendendo avviare un risanamento dell’azienda ed eventualmente arrivare a una vendita che porti un maggiore incasso. Tutto ciò s’intreccia con le voci che vogliono la Volkswagen interessata a una cospicua quota della Proton (sia pure di minoranza, qui la news). Ciò sarebbe motivato dalle intenzioni di crescita in Asia della Volkswagen, ma porterebbe con sé anche il passaggio della Lotus alla Volkswagen.