CONTROLLI PRIMA DELLE VACANZE - L’utilizzo di pneumatici invernali nella stagione estiva e di pneumatici diversi sui due assi sono le abitudini scorrette registrate con maggior frequenza nel corso dell’indagine Progetto Vacanze Sicure 2017, uno studio annuale condotto per valutare l’attenzione che gli automobilisti italiani ripongono verso le gomme delle loro auto. Il tema è delicato, perché i pneumatici sono l’unico punto di contatto fra l’auto e l’asfalto e la manutenzione nei loro confronti non deve essere sottovalutata, a maggior ragione prima di un lungo viaggio con l’auto carica. I controlli sono stati fatti dalla Polizia Stradale, che ha fermato 12.910 vetture fra metà aprile e metà giugno in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Dagli accertamenti è emerso che 4.821 vetture montavano pneumatici invernali, nonostante l’obbligo di utilizzo su alcune strade fosse scaduto il 15 aprile.
CAMBIA L’ADERENZA - In Italia non è proibito guidare auto con pneumatici invernali al di fuori della stagione fredda, ma i materiali utilizzati per il battistrada risentono delle alte temperature e non forniscono le stesse prestazioni in frenata di una gomma estiva: gli spazi di arresto crescono del 20% quando si utilizzano coperture invernali nella stagione estiva. Nel nostro Paese è obbligatorio però guidare con pneumatici dalle caratteristiche analoghe su tutte le ruote, quindi le gomme devono essere identiche per marca, misura, caratteristiche prestazionali e tipologia (invernale/estive): in caso opposto l’aderenza a terra sarebbe diversa fra una ruota e l’altra. La violazione però è in crescita ed è stata riscontrata su 1.024 vetture fermate. Stando ad Assogomma e Federpneus, che hanno svolto l’indagine insieme alla Polizia Stradale, l’utilizzo prolungato di gomme invernali si può spiegare con il peggioramento del meteo in alcune aree d’Italia.
1 SU 6 NON IN REGOLA - Gli agenti della Polizia Stradale hanno riscontrato inoltre una serie di altre violazioni: lo 0,42% delle auto controllate montava gomme non in regola con quanto scritto sulla carta di circolazione, l’1,62% pneumatici non omologati, il 3,25% coperture danneggiate e il 5,17% pneumatici con gomme lisce, dove la profondità delle scanalature sulla superficie era minore rispetto al limite minimo di 1,6 mm prescritto dalla legge. Il 15,26% delle auto fermate, in sintesi, presentava irregolarità di vario genere ai pneumatici.