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Ancora pochi i distributori di metano in Italia

12 ottobre 2009

Nonostante il numero di auto alimentate a gas naturale sia in continua crescita, la rete distributiva stenta ad espandersi e fare rifornimento diventa un incubo per molti.

ORA SONO 700 - La rete dei distributori di metano ha raggiunto da poco quota 700 grazie all'apertura di una stazione vicino a Brescia, a Roccafranca. Ma la situazione italiana, nonostante un mercato che cresce con numeri a due cifre (19% nei primi nove mesi del 2009), continua a essere preoccupante.

MEGLIO FUORI DALL'ITALIA - Secondo le statistiche diffuse da metanoauto.com, il sito della comunità italiana del metano per auto, nel nostro Paese, ogni distributore serve circa 825 auto, una media ben al di sopra di altri stati come la Germania (90), la Svizzera (64) o l'Austria (30). Inoltre c'è un problema che affligge solo gli automobilisti nostrani: un decreto del 2008, vista l'alta infiammabilità del metano, vieta di rifornirsi da soli. È necessario che un addetto qualificato “si occupi di noi” perché dotato delle giuste conoscenze per maneggiare un prodotto considerato così pericoloso.

 

Fiat grande punto natural power 14
Il bocchettone per il rifornimento del metano della Fiat Grande Punto Natural Power è sopra a quello della benzina.

 

Questo non fa altro che peggiorare la situazione: dopo una certa ora diventa impossibile trovare un distributore disposto a rifornirci di gas naturale. Il problema non riguarda solamente il numero di stazioni di metano, ma anche la sua disposizione. Ci sono regioni dove i distributori sono pochi, come il Friuli Venezia Giulia o altre, come la Val d'Aosta, in cui non ve ne sono affatto.

Il numero dei distributori di metano dunque non cresce abbastanza velocemente per far fronte al numero di automobilisti che sceglie questo tipo di alimentazione.

CRITICHE ANCHE DAI LETTORI - In redazione ci è capitato di ricevere lamentale da parte di chi utilizza auto a gas naturale. Secondo un nostro lettore di Milano, per rifornirsi spesso si è costretti a fare la coda perché i distributori sono pochi. Inoltre, se non si abita vicino a una “pompa” spesso si è costretti a percorrere diversi chilometri.

PROPOSTA DI LEGGE - Una soluzione al problema potrebbe arrivare dal Parlamento che sta valutando una proposta di legge per incentivare la diffusione delle auto a metano.



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Ritratto di spoch
12 ottobre 2009 - 20:45
problema ben noto da tempo... prima di prendere una vettura a gas conviene pensarci a queste cose...
Ritratto di Fabbro
13 ottobre 2009 - 07:54
Fortunatamente per il GPL la situazione è ben diversa, anche se vale lo stesso divieto di rifornirsi da soli. Diciamo che con il GPL la situazione si presenta fastidiosa solamente in viaggio, in cui non conosci la disposizione locale delle pompe. Anche le code non sono poche per il GPL: il distributore dove mi rifornisco abitualmente ha 4 postazioni, ma comunque c'è un tempo di servizio piuttosto alto e si forma una coda anche di quindici veicoli in attesa
Ritratto di Moreno50
13 ottobre 2009 - 10:38
Nel momento in cui il Governo troverà il modo di tassare il metano come fa con la benzina, vedremo spuntare distributori come funghi. Signori metanautisti, meditate sul fatto che siete ancora relativamente pochi, guardate i vantaggi e non lamentatevi troppo. Prima o poi la festa finirà: uno stato pieno di debiti come il nostro, se perde la succulenta tangente su benzina e gasolio, può chiudere i battenti!
Ritratto di Peacy
13 ottobre 2009 - 13:23
concordo pienamente con te Moreno50.. se si pensa che sulla benzina stiamo pagando ancora le tasse sulla diga del Vajont.. che vergogna.. magari sul metano andrete a pagare le tasse x L'Aquila a vita.. (x favore che non venga frainteso questo esempio ma venga considerato "solo" come esempio e nulla di offensivo!)
Ritratto di CHARLIE1.4
16 ottobre 2009 - 14:54
Anche io concordo con te Moreno50. Ma il problema è un'altro. E cioè che uno stato indebitato come il nostro le tasse dovrebbe farle pagare a tutti e non solo ad una ristrettissima parte dei lavoratori. Così facendo non ci sarebbe bisogno di metttere accise su accise in un carburante "ecologico" come il metano, nel caso questo diventasse molto più richiesto di adesso. Tassare di più chi inquina e ciò che inquina il nostro ambiente e far pagare a tutti le tasse e magari dopo abbassarle.
Ritratto di Peacy
16 ottobre 2009 - 15:17
ma siamo in Italia, e si sa cosa succede.. chi amministra amminestra... i detti non sbagliano mai..
Ritratto di Zioaldo
14 ottobre 2009 - 16:15
mi informai a suo tempo e mi risposero che ai titolari di pompe di Metano x auto non conviene metterne uno dove non ce ne sono. Se ne mette uno vicino ad un altro gli "ruberà" sicuramente qlk cliente da subito. Viceversa se lo metti dove non ce ne sono devi aspettare ...che arrivino i clienti. Lo stato, se fosse intelligente (cosa che mi fa dubitare molto) dovrebbe aiutare delle giovani coppie a metter su un impresa di pompa di Metano con la clausola che x tot anni non paga le tasse e in + percepisce 1 stipendio da poter vivere ( un pò come x i negozi in zone semideserte nelle vallate di montagna. A Cuneo finalmente c' è il Metano ma io comprerò una vettura a Gpl ....(chi vuol intendere.....) Aldo, lo Zio