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Pomigliano d'Arco: Fiat, accordo senza la Fiom

16 giugno 2010

Ratificato ieri l'accordo separato con i sindacati di Cisl, Uilm, Ugl e Fismic. Ora si va verso il referendum del 22 giugno.

TUTTI TRANNE LA FIOM - Il piano per portare la produzione della Panda dalla Polonia a Pomigliano d'Arco fa un primo concreto passo avanti. Ieri, nella sede di Confindustria i sindacati di Cisl, Uilm, Ugl e Fismic hanno ratificato l'accordo proposto dalla Fiat. Come già anticipato, la Fiom, fortemente contraria a due punti del piano proposto da Sergio Marchionne, non ha voluto aderire: diritto allo sciopero e gestione delle assenze per malattia (leggi qui per saperne di più) sono i principali punti di divergenza con la Fiat.

REFERENDUM - La prossima mossa, spetta ora ai dipendenti: il prossimo 22 giugno saranno chiamati a un referendum aziendale. In base al suo esito la Fiat deciderà se investire o meno i 700 milioni di euro necessari per convertire lo stabilimento alla produzione della Panda. Oggi, a Pomigliano d'Arco, dove vengono assemblate le Alfa Romeo 159, berlina e Sportwagon e la coupé GT lavorano oltre 5.000 dipendenti.



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Ritratto di Chicolatino
16 giugno 2010 - 10:52
MA QUANDO NON SIETE IN SCIOPERO O IN CASSA INTEGRAZIONE CHE FATTE?
Ritratto di trap
16 giugno 2010 - 10:54
Giusto, meglio fare un po' di fatica adesso che rischiare di finire come la Grecia
Ritratto di Pito28
16 giugno 2010 - 11:32
E' proprio per questo che un ricatto del genere non va firmato. Poi certo, siccome è un ricatto, col referendum del 22 passerà. ma sappiate che gli operai di Pomigliano sono solo i primi: dopo di questo i contratti da schiavitù toccheranno a tutti! Per conto mio posso assicurare che non entrerà mai una Fiat in casa mia. Piuttosto che dare soldi a questi soggetti compro un cavallo!
Ritratto di autolog
16 giugno 2010 - 23:48
Difendi gli operai ma non comprerai mai una fiat prodotta da loro (però poi va tutelato il loro lavoro). Parli di diritti, ma nessuno che si scandalizzi per i soprusi vergognosi dei campani, che stavano in malattia per vedere le partite di calcio. Evviva la coerenza!!!!!!
Ritratto di littlesea
17 giugno 2010 - 07:09
1
Quoto
Ritratto di littlesea
16 giugno 2010 - 16:56
1
per aver cancellato il mio intervento...Non credo di aver offeso nessuno..ho semplicemente detto la verità...ossia che i sindacati (italiani) sono la rovina della nostra nazione...Complimenti! Comunque se ne accorgeranno gli operai quando i tempi si faranno ancora più duri di questi odierni...I ricatti come alcuni di voi li chiamano vi danno una possibilità di lavoro e una dignità...piuttosto che vegetare come cass'integrato o disoccupato a casa...non è meglio contribuire alla ricchezza del territorio?..Non mi sembra ci siano più i turni massacranti e le condizioni disagiate dei lavoratori del dopoguerra...Saluti.
Ritratto di Pito28
16 giugno 2010 - 18:59
No, infatti 18 turni spalmati su 6 giorni sono una passeggiata di salute! Provaci a farlo un bel 22-6 con mezz'ora di pausa alle 5.30 poi ci dici. ma di quale ricchezza del territorio si parla: qui si lavora solo per arricchire manager e padroni, altro che territorio. P.S.: in un paese civile diritti e dignità sono facce della stessa medaglia.
Ritratto di littlesea
16 giugno 2010 - 21:56
1
hai mai chiesto agli infermieri...sopratutto quelli che lavorano al nord, in ospedali carenti di personale qualificato, che turnazione massacrante sono costretti a fare?...senza poter neanche più di tanto scioperare per ragioni etici?...e agli agenti delle FFPP che ormai, con tanti agenti che si congedano e con assunzioni sempre più scarse, sono costretti a fare turni a volte anche di 12 ore su strada e ufficio e procure senza che vedano il becco di un euro di straordinario (e quando lo prendono è a distanza di 3/4 mesi quando va bene....)...Mia moglie lo fa il 22-7 in ospedale e senza mezz'ora di pausa e se si appisola e un paziente se ne va in paradiso son....dolori....finisci in procura...oltre che licenziamento!...Tu ironizzi sulla ricchezza del territorio...allora tenetevi pure le vostre inefficienze, la vostra disoccupazione e i vostri piagnistei....Il diritto al lavoro è sacro....la dignità di lavorare senza chiedere nulla in cambio al prossimo te la devi conquistare...Povera Italia!...dove stiamo andando a finire...
Ritratto di Pito28
17 giugno 2010 - 11:53
Anche io ho degli infermieri in casa: onestamente non mi sembra le loro condizioni di lavoro siano minimamente paragonabili (anche economicamente) a quelle di un operaio. Ti posso anche dire che dalle nostre parti i turni di notte degli infermieri sono di 10 h (e quelli giornalieri di 7) perchè, ha detta degli infermieri stessi, sono più leggeri e preferiscono farli così. Sulle scarse risorse date alle forze dell'ordine credo sia il caso che chiedi lumi al governo che, contemporaneamente, soffia sul fuoco delle paure colletive e poi toglie soldi alle forze dell'ordine. Io non ironizzo sulla ricchezza del territorio: se una fabbrica fa lavorare a condizioni da schiavitù e con salari ridicoli (come in generale in Italia) non crea nessuna ricchezza ma solo sussistenza basilare. La lavorare mantenendo una dignità non è una cosa da conquistare, perchè per nostra fortuna c'è chi lo ha fatto in passato rimettendoci anche la vita. Ma certo, oggi per far piacere e rimpinguare le tasche già stragonfie di Marchionne, bisogna anche mettere in discussione le conquiste basilari che rendono la condizione umana degna di tale nome. Ma lascia perdere...
Ritratto di littlesea
17 giugno 2010 - 15:24
1
....se vuoi fare polemica adducendo argomentazioni delle quali non sai neanche da dove cominciare...beh! allora è meglio che lasci perdere tu...sai anche quanto prendono al mese gli infermieri?...se lo sapessi non parleresti così... Qui non siamo a fare i conti in tasca a Marchionne che, non è la prima volta che lo dico, è e sarà il più grande falli-manager italiano....siamo a fare i conti con il disastro del sud..della Campania...di zone dove anche gli operai sono stufi di dover pendere dagli ammortizzatori sociali...Se, come affermava l'altro utente poco sopra, per colpa di alcuni furbi si creano queste situazioni, dovete prendervela con loro e non con chi vuole invece firmare perchè ha FAME di lavoro..Il ricatto lo mettono in atto i falsi ammalati, i paraculi, coloro che ridicolizzano l'Italia all'estero...invece no...è più facile fare casino, fare sciopero, polemizzare su tutto, piagnucolare e vivere alla faccia di mammà e papà...che ci frega?...tanto paga lo Stato...(tutti noi!)...Che bella la vita del sindacalista!!...la prossima volta che nasco ci penso...
Ritratto di administrator
16 giugno 2010 - 19:14
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Non abbiamo cancellato il tuo intervento "littlesea". Oggi il sito ha subito un aggiornamento tecnico e magari il tuo commento non è stato registrato correttamente perché postato proprio in quel momento. Se così è stato ci scusiamo per il disguido. La redazione.
Ritratto di littlesea
16 giugno 2010 - 22:01
1
...allora mi scuso con la Vs. redazione..anche se il mio intervento non è stato postato stamattina....
Ritratto di fiatpunto
17 giugno 2010 - 15:20
Così come lo é il referendum che non può affievolire diritti indisponibili (quali il diritto di sciopero costituzionalmente garantito) o permettere di derogare contrattualmente a fonti legislative vigenti (come fa la Fiat in tema di sanzioni disciplinari rispetto alla legge 300/70) e non può impegnare i lavoratori iscritti alla Fiom che non ha firmato questo pseudoaccordo. Occorre denunciare pubblicamente questa inaccettabile forzatura dell'ordinamento e delle leggi e contrastarla in ogni modo.
Ritratto di littlesea
17 giugno 2010 - 15:29
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imparaste a leggere bene le cose anzichè lasciarvi abbagliare da quello che scrivono i giornali non tirereste così a casaccio tali affermazioni...ma quale diritto allo sciopero...sciopero da un lavoro che non c'è?...prima devi avere un lavoro e conquistartelo dignitosamente e poi puoi parlare di diritto allo sciopero...io sinceramente non vi capisco...In Italia siamo vittime dei sindacati e alcuni, come te, non lo hanno ancora capito...così mentre loro alla faccia vostra e con i soldi delle vostre tessere si impegnano in tavole rotonde, convegni e altro (e poi si danno alla politica giusto per terminare la loro carriera nullafacente con una pensione dignitosa!)...gli operai sono e rimangono senza lavoro perchè non si possono firmare contratti eticamente non accettabili...Ma l'etica non si mangia!...
Ritratto di Pito28
17 giugno 2010 - 17:00
sei la quint'essenza del populismo. Per quanto riguarda l'etica è proprio il passarle sempre sopra che ci ha portato a questa condizione in cui qualcuno deve piangere un lavoro (che un diritto, vatti a leggere la Costituzione) per mangiare mentre qualcun altro, dopo averglielo concesso a condizioni che se ne fregano della dignità umana, va a fare la bella vita in giro per il mondo. Siccome è un ricatto (o firmi o rimani senza lavoro) è ovvio che il 22 il referendum passerà. Ma ricordati che oggi tocca a loro, domani a tutti noi, compreso te. A meno che tu non sia un manager, allora puoi stare tranquillo. Auguri. P.S.: 1.300-1.700 € mensili dipendentemente da domeniche, turni di notte e festività.
Ritratto di littlesea
17 giugno 2010 - 18:34
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...è etico secondo te che per colpa dei tuoi colleghi assenteisti e menefreghisti tu debba arrivare a questi subdoli accordi?...è etico da parte della CGIL dire sempre no perchè conviene a loro mentre tu magari accetteresti anche un minimo riconoscimento...dai su! che i grandi industriali siano non tutti dei santi lo sappiamo..ma senza i loro ricatti (nel buon senso e nel cattivo senso)...tutti noi non avremmo un lavoro...se loro non investono non lavori...se loro non trovano accordo con i sindacati loro vanno all'estero (dove chissà perchè ai "ricatti" come li chiami tu loro cedono o discutono con buonsenso)...Se la FIAT, l'Alitalia, le FFSS hanno mangiato sulle spalle di tutti noi per oltre 80 anni non è solo colpa loro....e lo sai... Però non mi sembra che anche i sindacati siano esenti da colpe...armiamoci e partite... E con questo chiudo perchè tanto è una battaglia persa... P.S: mai iscritto ad un sindacato, tessera elettorale bruciata, padre tesserato per 50 anni CGIL e al 50° ha buttato via la tessera perchè accortosi di essere stato preso per i fondelli..(altro che falce e martello...)
Ritratto di littlesea
17 giugno 2010 - 19:05
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...adesso stavo parlando proprio con un amico di "battaglie" sindacali... 36 ore...adesso si sono accorti tutti nel mondo che per colpa della globalizzazione (e non ditemi che l'han voluta solo i politici...) non si riesce ad avere parametri di reddività tali da controbattere i paesi emergenti (e non visto che in Giappone altro che 36 ore...)...e pensare che volevano portarle a 35; pensioni: dopo BATTAGLIE sindacali e di partito (voti di scambio e populismo...altro che il mio!) si è ottenuto negli anni 60/70 di andare in pensione a 50 anni! con contributi figurativi e non, pensioni baby per il pubblico impiego addirittura a 19 anni e mezzo e altre schifezze varie...morale?...adesso i futuri pensionati (noi e ancor peggio i nostri figli) non sanno se la vedranno mai una pensione...(in Germania anni 60 in pensione a 60 anni!...fessi i tedeschi eh?): Scuola: non ne parliamo che è meglio.... E voi credete ancora ai sindacati? Con questo chiudo altrimenti mi girano ancora di più!
Ritratto di fiatpunto
18 giugno 2010 - 17:46
Dipende dai sindacati...i sindacati che hanno avallato questo vero e proprio atto di violenza da parte di Fiat contro i lavoratori di Pomigliano non sono credibili. Ti informo che nelle elezioni delle rappresentanze sindacali presso lo stabilimento Fiat di Melfi, infatti, le organizzazioni complici di Fiat hanno perso. Dopodiché non sta scritto da nessuna parte che un lavoratore debba accettare qualsiasi condizione di lavoro, pur di lavorare. La nostra costituzione che tu,evidentemente, ignori ammette la libertà di iniziativa economica privata a patto che essa non leda l'utilità sociale e la dignità personale del lavoratore (art. 41). Aggiungo che il lavoro è un diritto e lo Stato deve promuovere tutte le condizioni che lo rendano effettivo (art. 4):ciò vuol dire che anch'esso può, anzi, dovrebbe incaricarsi in prima persona di dar corso agli investimenti produttivi che ritenga più opportuni. Quindi non sono solo i privati a effettuare investimenti produttivi, ovvero, lo sono in questo momento perché non vi è la volontà dei pubblici poteri di effettuarne. Ma questa è una scelta politica ben precisa.
Ritratto di littlesea
18 giugno 2010 - 21:12
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sulla Costituzione ho dato anche un esame all'Università...quindi non ignoro un bel niente.... Punti di vista diversi tutto qui...io sinceramente non vedo alcuna "lesione" di utilità sociale (anzi....magari ledessero tutti così al Sud...) e di dignità del lavoratore allorquando questi utilizza il riposo medico e lo sciopero come arma per farsi anche un po' di affari suoi....Non mi è simpatico Marchionne, torno a ripeterlo, e non sono ne patteggio per gli industriali, sia chiaro...Però non ha tutti i torti quando afferma che lo sciopero di Lunedì scorso era alquanto strano...così come gli scioperi degli statali al venerdì o durante i giorni pre-ponte... In Italia abbiamo bisogno soltanto di una sana lezione di senso dello Stato, della civiltà e di responsabilità verso la società...ma non impareremo mai se continuiamo a farci la guerra tra noi e se, anzichè protestare per quello che davvero conta, andiamo ad aspettare la nostra squadra del cuore all'aeroporto alle 3 di notte per tirargli i pomodori perchè tornano sconfitti....Mi dirai che c'entra questo?...C'entra c'entra.....la dice lunga sulla stupidità del popolo medio italiano...
Ritratto di fiatpunto
19 giugno 2010 - 15:02
perché, pur partendo da punti di vista differenti come tu stesso hai sottolineato, si può ragionare in modo costruttivo. Conseguentemente mi scuso per averti dato dell'ignorante parlando della Costituzione italiana e cercherò di continuare questo dialogo affrontando le obiezioni che tu mi poni, senza peraltro pretendere di essere dalla parte della ragione perché ognuno è libero di farsi la propria opinione. Anzitutto è giusto che ognuno faccia il proprio dovere fino in fondo, questo è un principio basilare ed universale; la Fiom non mette ciò in discussione ma, semplicemente, afferma che una miglior produttività dei lavoratori si può ottenere senza con ciò pregiudicare le condizioni di lavoro e la stessa salute dei lavoratori e senza pregiudicarne i diritti riconosciuti loro dal nostro ordinamento giuridico (Costituzione, leggi e regolamenti contrattuali quali il CCNL). In secondo luogo lo sfogo di Marchionne é solo da ritenere strumentale al proprio interesse, cioé contribuire a creare una pressione ancora maggiore per ottenere non solo l'esito positivo del referendum tra i lavoratori, assolutamente scontato, ma inoltre che il risultato positivo si affermi con una grande affluenza di votanti e con un margine assai consistente al fine di legittimare un'operazione che, giuridicamente parlando, non lo è. Da ultimo devo concordare con te sulla mancanza di senso civico nel senso più prettamente politico del termine che pervade, ora con maggiore sfacciataggine che in passato, la società italiana nel suo complesso ma ciò é il prodotto di un'egemonia politica e culturale che dura da anni e che propugna valori quali l'individualismo ed il successo personale a tutti i costi.
Ritratto di littlesea
20 giugno 2010 - 11:53
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se la nostra dialettica (intesa tra me e te) e il nostro scambio di opinioni civile e rispettoso di questi giorni e su questo tema fosse adottata anche una volta tanto dalle istituzioni che ci rappresentano non saremmo lo sfascio di nazione che ci ritroviamo....purtroppo la cecità procurata dai propri interessi vieta di guardare con obiettività il vicino di casa che magari sta morendo per malattia o, peggio, per stenti... Spero sempre nel meglio, sono sì pessimista prevenuto per essere pronto al peggio, ma ultimamente la vedo davvero nera....Continuiamo ad appellarci al senso di responsabilità e dialogo ma razzoliamo male già dal secondo successivo. Non abbiamo orgoglio nazionale e non brilliamo certo per spirito di corpo. Nel caso specifico di Pomigliano bisogna puntualizzare che il lavoro è sì un diritto ma anche un dovere verso la società, pertanto io proprorrei alla Fiat di non essere poi così prevenuta e alla FIOM di non prendere tutto alla lettera e provare almeno a dare una opportunità a questo tipo di accordo. Per il bene di tutti e del Sud in particolare che ha già pagato troppo.... Cordialmente.

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