IBRIDO PER TUTTE - L'indiscrezione, come viene riportata dal sito Automotive News, arriva direttamente dalle parole di Wolfgang Duerheimer, a capo dello sviluppo dei nuovi modelli Porsche: “in futuro avremo una versione ibrida per ogni modello”. Una strada “obbligatoria” quella dell'ibrido (che seguiranno anche altre case, come Ferrari) per ottemperare alle direttive dell'Unione Europea che impongono ai costruttori di “tagliare” le emissioni di CO2. Entro il 2015 la Porsche avrebbe già concordato con la UE la riduzione delle emissioni medie della sua gamma dagli attuali 255 a 216 g/km di CO2.
C'È GIÀ LA CAYENNE - I primi esempi della strategia Porsche sono rappresentati dalla Cayenne Hybrid, presentata ad inizio 2010 e dalla versione ibrida della berlina Panamera (qui la prova della 4S) che vedremo l'anno prossimo. La prima sportiva ibrida sarà la 918 Spyder, derivata dal prototipo presentato allo scorso Salone di Marzo (qui per saperne di più) che dovrebbe arrivare nel 2014. In seguito, anche se Duerheimer non ha dato previsioni sui tempi, ci saranno anche delle versioni ibride delle 911 e Boxster/Cayman: potrebbero utilizzare un sistema derivato da quello della 911 GT3 R Hybrid (qui la news).

I modelli ibridi della Porsche: da sinistra, l'auto da corsa 911 GT3 R Hybrid, la Porsche Cayenne di serie e il prototipo 918 Spyder.
MOTORI A 4 CILINDRI - Ma le misure per ridurre le emissioni di CO2 potrebbero andare oltre l'ibrido. “Se necessario, i nostri motori diventeranno più piccoli e potranno avere anche solo quattro cilindri. L'importante è che mantengano prestazioni elevate” ha detto Duerheimer. Tra le soluzioni tecniche sembrano scontate la sovralimentazione tramite turbo e l'utilizzo dell'iniezione diretta di benzina.
LE METTONO A DIETA - Sia che le future Porsche adottino la tecnologia dell'ibrido, sia motori con meno cilindri (o entrambe), una cosa sembra essere certa: saranno più leggere di quelle di oggi. Lo stesso Duerheimer ha confermato che la Porsche sta lavorando sullo sviluppo di carrozzerie in carbonio per i modelli stradali che permetteranno di risparmiare preziosi chilogrammi. I primi risultati dovremmo vederli tra cinque anni.






