Problemi di produzione per la Volkswagen

era italiana, e solo questo a lui interessava: Appena arrivato Mario Monti ha subito mandato in soffitta le auto tedesche e alla Maserati Quattroporte nuova di zecca ha preferito la vecchia Lancia Thesis

la possibilità ce l'avranno sempre tutti, ma la storia ha ampiamente dimostrato che la stragrandissima maggioranza di costoro se la sono mangiata al contrario di chi , pur costretto a ricomicnciare da sottozero innumerevoli volte, ha avuto sempre la capacità di saperla sfruttare. Il diritto di opinione è sempre concesso ci mancherebbe, ma non quello di raccontare frottole nè tantomeno quello di discriminare qualcuno/qualcosa sulla base di becero razzismo dell'ultima specie non deve avere spazio ne qui ne altrove.

@G.Mario Certo che lascio perdere: ho passato gli "anta" da un pezzo eppure 'ste ragazzate campanilistiche mi piacciono ancora. Ci stanno e ci starebbero anche, se ancora avessero un senso. E' quando uno (in realtà è solo Luzzo che recita la parte dell'ipersensibile alle tematiche razziali, religiose, alimentari, salutiste, animali, vegetali, ecc.) non riesce a calarsi nei tempi che sta vivendo che ti fa impressione. Cammina, come certe bambole nei film horror, con la testa rivolta all'indietro. Pensa ancora che la Giulia (ad Arese ora c'è un centro commerciale e... il museo), la Panda (tornata in Italia grazie ai "contratti call center"), la 500 (che ha preso il posto della Panda in Polonia), ecc. siano auto italiane. I tedeschi, invece, producono per lo più in Germania, ma soprattutto lì hanno tenuto le loro sedi (legali, fiscali, operative) e ha quindi ancora senso parlare della casa di Wolfsburg, di Ingolstadt, di Stoccarda, di Monaco. Da noi c'è ancora chi ha in bocca le espressioni patetiche: "la casa di Torino", "la casa di Arese", ecc. D'accordo la globalizzazione (fino a un certo punto), ma che dire... Sono in decadenza e non se ne rendono conto, finanziano i peggiori figuri del pianeta e manco lo sanno, fanno il tifo per chi ha svenduto l'industria italiana e son contenti. Vedasi, Della Valle due anni fa aveva pesantemente ripreso, e debitamente preso per i fondelli, John Elkann quando, il "presidente naturale" di FCA (tutt'altra cosa rispetto ai Ford che hanno ruoli operativi), rivolgendosi proprio alla loro generazione aveva detto: "il lavoro c'è, ma non hanno la giusta determinazione. Stanno bene a casa." L'italopiteco è fatto così, si fa zerbinare, fin dalla nascita ha addosso il completino di Fantozzi, rispetto al quale è molto più acidello ma altrettanto tragicomico. Peccato che sia, drammaticamente e sempre più spesso, senza un lavoro, o senza un lavoro decente: un sotto-Fantozzi insomma o, se si preferisce, un Fantozzi in pensione, ma giovane e senza pensione, che atrofizzato nella mente e nel corpo si muove nella sua stanzetta, tra letto e computer. Forse non ha visto altro, non si rende conto dei tempi che sta "vivendo" e gira il mondo solo con Google Maps. Guidando per le sue solite stradine pensa che i tombini siano nati assurdamente quadrati, concavi, due centimetri sotto il piano stradale, "flottanti" e col bordo a spigolo vivo. Povero: non ha mai visto quelli circolari, sempre ben centrati e a livello (eppure basta andare in Spagna, in Portogallo, non dico in Germania o in Svizzera). E' solo un banale esempio, ma serve a rendere l'idea della chiusura mentale di queste "menti tombinate". Perché l'italopiteco è fatto così: la sua realtà è questa e questa sarà finché non lo metteranno nel suo bel colombaro. Come faccio a non lasciar perdere: il rischio casomai è quello di provare una sana e preoccupata compassione! P.S. Come sempre le eccezioni alla regola ci sono (ne ho un paio in casa): spero solo che diventino sempre di più.

Avanguardia si deve pur sfogare con qualcuno, parlando naturalmente di vag e solo vag.

G.Mario, guarda che luzzo ha rimappato la centralina della sua auto, prova a chiedergli di motivare quello che ha fatto.

La differenza però c'è.

Tu invece ti fai bannare furbo?

quoto