Se il 2024 è stato considerato l’“anno nero” della produzione Stellantis in Italia, il 2025 è iniziato ancora peggio. Lo annuncia la Fim-Cisl portando i numeri del primo trimestre di quest’anno, che ha visto uscire dalle fabbriche italiane un totale di 109.900 unità tra autovetture e furgoni, in calo del -35,5% rispetto alle 170.415 unità del 2024.
Particolarmente in rosso la produzione di auto, che con 60.533 unità prodotte nei primi tre mesi dell’anno diminuisce del -42,5%, mentre i dati relativi ai veicoli commerciali segnano un peggioramento del 24,2%, con 49.367 unità. “In tutti gli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa, contrariamente all’anno precedente dove almeno lo stabilimento di Pomigliano d’Arco rappresentava un’eccezione positiva.
Come sottolineato dai vertici di Stellantis durante le audizioni al Parlamento, il 2025 resterà un anno difficile. Il Piano Italia presentato al governo prevede un aumento della produzione, ma gli effetti si vedranno solo nel 2026: bisognerà guardare soprattutto a Mirafiori per vedere i numeri maggiori, perché alla fine di quest'anno inizierà la produzione della Fiat 500 ibrida che potrebbe valere fino a circa 100.000 unità all'anno.
Poi a Melfi dove verranno lanciati sette nuovi modelli basati sulla piattaforma STLA Medium: la prima sarà la DS N°8 dal 2025, a cui seguiranno la nuova Jeep Compass, la Lancia Gamma e la nuova DS 7. A Cassino verrà introdotta la piattaforma STLA Large sulla quale saranno basati tre nuovi modelli dell'Alfa Romeo, le eredi di Stelvio e Giulia più un'ulteriore top di gamma. L’obiettivo dichiarato è arrivare a 1 milione di veicoli entro il 2030, ma ciò è subordinato alle risposte del mercato.