Si allungano ufficialmente i tempi concessi alle case automobilistiche europee per adeguarsi ai nuovi limiti sulle emissioni di CO2 imposti dall’Unione Europea. Il Parlamento di Bruxelles (con 458 voti a favore, 101 contrari e 14 astensioni) ha infatti approvato la modifica proposta dalla Commissione (qui la notizia), che concede la flessibilità ai costruttori per raggiungere i nuovi target previsti per quest’anno. La conformità al limite di 93,6 g/km previsto per l’intera flotta di auto vendute si misurerà quindi sulla media dei tre anni (dal 2025 al 2027) e non più su base annuale, come inizialmente previsto.
Superato l’ultimo ostacolo alla modifica della normativa, i costruttori possono quindi tirare un sospiro di sollievo. I rappresentanti delle case automobilistiche avevano infatti avvertito che il limite annuale avrebbe potuto comportare sanzioni per 15 miliardi di euro, visto che le vendite di veicoli elettrici non stanno confermando quanto previsto nel momento in cui i nuovi limiti erano stati pensati. Lunghi confronti tra i vertici delle case e il governo europeo hanno portato a questa soluzione di compromesso, che consentirà quindi di avere più tempo per occuparsi del problema e raggiungere li obiettivi prefissati.
Per la presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la modifica darà un po’ di respiro alle case automobilistiche europee, alle prese con la crescente concorrenza cinese e con l’introduzione dei dazi statunitensi. I critici, invece, sostengono che l’industria automobilistica ha avuto sette anni di tempo per prepararsi ai nuovi limiti previsti per il 2025 e che la stima sulle multe da 15 miliardi di euro sia stata enormemente gonfiata.