DRASTICA RIDUZIONE - Se appare difficile commentare positivamente un primo semestre 2014 che vede perdite complessive per 114 milioni di euro, basta un dato per indorare la pillola relativamente al gruppo PSA Peugeot Citroën: dodici mesi prima si parlava di una perdita di 471 milioni. Per adesso, pare quindi funzionare il piano strategico presentato lo scorso aprile, con gli obiettivi a questo collegati; da sottolineare, inoltre, che il risultato ante oneri finanziari (quello che sovente si indica con Ebit) è in utile per 477 milioni. L'ultimo anno con Ebit positivo per PSA era stato nel 2010; il fatturato cala dello 0,45%, attestandosi a 27,6 miliardi di euro.
LE AUTO IN POSITIVO - La divisione auto singolarmente presa riporta profitti operativi pari a 7 milioni di euro, a fronte di 538 milioni di perdita del periodo precedente: si tratta del primo risultato positivo dal 2011. Il flusso di cassa operativo è ora di 1,67 miliardi di euro a fronte dei 203 milioni di 12 mesi fa. I commenti dai vertici di PSA sono, come intuibile, positivi: tra gli obiettivi più significativi del Gruppo, il raggiungimento di un margine operativo del 2% nel 2018 e del 5% nel 2023.
MENO RIMANENZE - Tra le chiavi dell'inversione di tendenza, per la PSA c'è la riduzione delle auto giacenti nelle concessionarie per 30.400 unità; per il 2016 i programmi prevedono il ritorno in positivo dei conti, passando dichiaratamente per una gamma composta da 26 modelli da qui al 2022 dai 45 attuali, e dalla completa trasformazione del brand DS in marchio premium, in grado dunque di assicurare una marginalità più elevata.