PRIMA LE FABBRICHE - Superata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, il Governo e gli esperti sono al lavoro per organizzare la graduale ripartenza di attività produttive, commerciali e negozi, sempre nel rispetto delle norme sanitarie. Per primi avranno il via libera i cantieri, il settore del tessile e le fabbriche, anche quelle di auto: secondo le ultime indiscrezioni, potranno riaprire da lunedì 27 aprile. Successivamente è attesa la ripartenza di alcune attività per la vendita, fra cui le concessionarie di auto, ferme dall’11 marzo.
SETTORE AZZERATO - Gli autosaloni potrebbero tornare ad accogliere i clienti da lunedì 4 maggio, o al più tardi dall’11 maggio. La loro riapertura rimetterà in moto un settore che ha subito più di altri le conseguenze della pandemia: a marzo, le immatricolazioni di nuove auto sono diminuite dell’85,42% rispetto a 12 mesi prima, ma è probabile che la contrazione delle vendite sia ancora maggiore ad aprile. Una batosta non solo per le 1.500 aziende e imprese familiari che si occupano della vendita di auto in Italia, ma anche per lo Stato, considerato che le immatricolazioni e l’assistenza di auto, veicoli commerciali, tir e autobus produce un giro d’affari di 50 miliardi di euro l’anno, pari al 3% del pil nazionale.
LE CASE VANNO IN AIUTO - Per fronteggiare questa situazione d’emergenza, molte concessionarie si stanno organizzando per la vendita online: il cliente sceglie l’auto da internet, riceve il supporto telematico da un consulente e vede consegnarsi a casa l’auto, già sanificata. Questo però non risolve tutti i problemi: la situazione è drammatica e molte aziende, in particolare quelle più piccole, potrebbero non riaprire. Ecco perché le case automobilistiche vanno in aiuto dei loro venditori, come ci hanno raccontato i responsabili di Suzuki Italia (qui la news) e Mazda Italia (qui la news).