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La Renault chiude "in rosso" il 2009

14 febbraio 2010

La Casa francese ha chiuso il 2009 con 3 miliardi di passivo, causato principalmente dall'andamento negativo delle sue due principali alleate, la Nissan e la AvtoVaz.

ANNUS HORRIBILIS - Dopo la Peugeot e la Citroën (leggi qui la news), anche la Renault annuncia i conti del 2009. L'anno scorso si è rivelato particolarmente negativo per il Gruppo francese, secondo quanto spiega Carlos Ghosn, presidente e amministratore delegato (in foto). La Renault ha chiuso il 2009 con un passivo netto di oltre 3 miliardi di euro, motivato soprattutto dalle perdite della Nissan e dell'alleata russa AvtoVaz. L'annuncio di risultati tanto scoraggianti non ha fatto reagire bene gli investitori. Dopo l'annuncio dei risultati, a Parigi il titolo della Renault ha perso diversi punti percentuali. C'è però anche qualche notizia positiva. La Renault nel 2009 è riuscita a ridurre i debiti contenendo i costi e riducendo del 33% gli investimentii. Tuttavia il fatturato è calato del 10,8% a 33,7 miliardi di euro.

MENO DEBITI - Carlos Ghosn prevede, per il mercato europeo, un calo del 10% nelle vendite nel 2010 e ammette che punterà tutto sul rinnovamento della gamma per “risalire la china”. Inoltre il 2010 sarà l'anno in cui la Casa francese punta ulteriormente a ridurre i debiti dagli attuali 6 miliardi (alla fine del 2009). Nonostante i risultati negativi dell'anno appena concluso, Ghosn ha comunque sottolineato che il gruppo Renault dispone di una liquidità di 9,5 miliardi di euro, tre miliardi di questi derivanti dal prestito concesso dallo Stato francese nel 2009. Il 2010, secondo Ghosn, sarà anche l'anno in cui verranno massimizzate le sinergie con la Nissan. Inoltre la Renault punterà a crescere in alcuni mercati emergenti che offrono ampi margini di guadagno come Russia e India.

UN FUTURO ELETTRICO - Durante la conferenza di presentazione dei risultati 2009 (nella foto in alto) Ghosn ha anche sottolineato che il 2011, per la Casa francese, sarà l'anno della diffusione dell' auto elettrica. Già nel 2010 la Casa ha previsto un investimento da 400 milioni di euro per potenziare la gamma di veicoli a zero emissioni. Durante la conferenza stampa c'è poi chi ha chiesto a Ghosn se la Renault avesse progetti per la fabbrica siciliana di Termini Imerese. Il manager brasiliano, senza dare conferme certe, ha sottolineato che la Renault è aperta a possibili coopeazioni ed è interessata a sviluppare motori elettrici. Ciononostante il direttore generale del Gruppo, Patrick Pelata, ha sottolineato che per ora non ci sono proposte ufficiali né dal Governo italiano né dalla Fiat.



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Ritratto di Gipo
16 febbraio 2010 - 14:42
Speriamo che nonostante i conti in rosso, o forse proprio in considerazione della necessità di attuare nuove strategie, siano disposti ad investire sulla trazione elettrica a Termini Imerese.
Ritratto di roccoter
18 marzo 2010 - 22:20
Le auto sono abbastanza buone e ben accessoriate ma la rete di assistenza è incapace e truffaldina. Per quanto mi riguarda può anche fallire.

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