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Tempi duri per Peugeot e Citroën

11 febbraio 2010

Il gruppo PSA (Citroën e Peugeot) nel 2009 ha triplicato le perdite rispetto al 2008, toccando 1,16 miliardi di euro (il peggior risultato degli ultimi vent’anni). Nonostante questo, nel 2010 investirà 2,8 miliardi, e forse ci saranno positive sorprese con la Mitsubishi

UN AIUTO DALLA BANCA – I conti presentati dal numero uno del Gruppo francese, Philippe Varin, riguardano l’anno appena passato e vedono il fatturato di PSA in calo del 10,9%. In particolare, il settore auto ha accumulato perdite per 1,257 miliardi di euro. A limitare i danni ci ha pensato la banca del gruppo, la Banque PSA, che col suo leggero attivo, ha portato le perdite globali a quota 1,16 miliardi.

LA RIDUZIONE DEL PERSONALE COSTA – Ad affossare i conti non è stata solo la pesante flessione delle vendite di auto, ma anche il piano straordinario di riduzione del personale, costato più di 360 milioni di euro. Ben 6800 dipendenti del comparto auto PSA hanno lasciato l’azienda nel 2009, e altri 2000 li seguiranno quest’anno. Per questo 2010, Varin pronostica un calo del mercato europeo di circa il 9%. La PSA, quindi, dovrà continuare nel suo piano di taglio dei costi, anche se è già stato annunciato che gli investimenti non si fermeranno e saranno di 2,8 miliardi di euro.

GUARDANDO A EST -  Nonostante la Peugeot e la Citroën (in foto, la DS3) abbiano ricevuto un prestito di tre mililardi di euro dallo Stato francese, per Varin sarà inevitabile operare a livello globale se si vorrà centrare l’obiettivo di essere fra i primi costruttori mondiali. D’altra parte, il Gruppo oggi produce il 47% delle proprie vetture in Francia, dove vengono costruiti anche il 90% dei motori per l’Europa: abbastanza, secondo il numero uno della PSA, per non rischiare di inimicarsi il Governo, che vuole che i costruttori francesi continuino a produrre in patria (vedi il braccio di ferro Sarkozy-Renault, vinto dal primo, per non spostare in Turchia la produzione della futura Clio. Vedi qui).

Nel frattempo, però, i contatti con la Mitsubishi proseguono, e non è detto che il futuro non riservi sorprese. I due costruttori, infatti, già da molto tempo lavorano in parallelo (la  giapponese Outlander ha generato le gemelle Citroën C-Crosser e Peugeot 4007, e i recenti veicoli elettrici Mitsubishi i-MiEV verranno venduti in Europa come Peugeot iOn, vedi qui e i rapporti potrebbero stringersi ancora di più.

E LA CINA SI AVVICINA - Infine, si fanno sempre più insistenti le voci di una prossima joint-venture in Cina fra la Chang’an Automobile e la PSA. In questo modo, il Gruppo francese potrebbe essere ancora di più presente sullo strategico mercato asiatico, in cui adesso non è sufficientemente forte. Nel 2009, a fronte di un mercato cinese di oltre 13 milioni di veicoli, la PSA ha venduto solo 270.000 veicoli, di cui ben 159.900 con marchio Citroën. Per rafforzarsi, la Peugeot punta anche sulla nuova 408 (vedi qui), espressamente pensata proprio per i mercati emergenti.



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Ritratto di El bocia
11 febbraio 2010 - 18:27
Avrei una "segnalazione" da fare alla redazione, sia nel numero di febbraio che in quello di marzo, nella descrizione della trasmissione della ds3, c'è scritto che il cambio automatico ha 5 rapporti mentre nel sito citroen solo 4...spero che abbiate ragione voi perchè un 4 marce è veramente antiquato x un' auto che vuole fare la rivoluzione...
Ritratto di Baf
15 febbraio 2010 - 12:53
Infatti era sembrato strano anche a me, con le tecnologie odierne le case automobilistiche si ammazzano a progettare e sfornare cambi doppia frizione e la citroen che si proclama all'avanguardia dai tempi della DS ne adotta uno a 4 marce? Davvero strano.

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