Per veder tornare a splendere la Maserati, la strada della passione dovrà incontrare quella del business. La sfida, per Jean-Philippe Imparato, fresco della nomina ad amministratore delegato della casa del tridente, è trasformare gli oltre 110 anni di storia dell’azienda, conosciuta in tutto il mondo per le sue granturismo di lusso e i suoi bolidi da corsa, ma lontana dai suoi giorni migliori, in una leva potente per costruire un futuro solido.

Per riuscirci, da oggi, il manager francese ha a disposizione un nuovo strumento nella sua “cassetta degli attrezzi”: Bottega Fuoriserie, un dipartimento che si occuperà della personalizzazione delle vetture più esclusive dei marchi Alfa Romeo e Maserati. “Oggi solo il 25% di chi compra una Maserati decide di personalizzarla - spiega Imparato -. Se riusciremo a raggiungere il 40%, e allo stesso tempo a vendere 100-200 supercar all’anno, allora avremo intrapreso la strada giusta per tornare a fare utili. So che dirlo è un conto e farlo è un altro, ma gli strumenti per farcela li abbiamo tutti: storia, esperienza, passione. Con l’Alfa Romeo 33 Stradale, due anni fa, ci siamo riusciti alla grande: i primi 33 esemplari li abbiamo venduti prima di cominciare a costruirle e ci sono cinquanta clienti in lista d’attesa…”.
Bottega Fuoriserie, nel racconto dei manager del gruppo Stellantis, in un certo senso appare come una visione. Del valore storico che i marchi Alfa Romeo e Maserati possiedono, innanzitutto, ma anche del valore economico che, attraverso i programmi di personalizzazione, entrambi i marchi dovranno acquisire per cercare di distinguersi in un mercato dell’auto competitivo come quello di oggi.

Bottega Fuoriserie è anche una serie di poli di eccellenza che si alimentano a vicenda: da Rivalta, alle porte di Torino, dove nasce l’Alfa Romeo 33 Stradale, a Modena, dove vengono prodotte le Maserati GranTurismo, GranCabrio, McPura e GT2 Stradale. Senza dimenticare il centro stile di Torino, il museo dell’Alfa Romeo di Arese e le Maserati d’epoca della collezione Panini, che si è rinnovata e ha da poco riaperto le porte al pubblico. E senza contare il prezioso contributo di una filiera esterna che conta circa 15.000 fornitori specializzati.
Ultimo, ma non per importanza, Bottega Fuoriserie sarà anche e soprattutto uno strumento da sfruttare al meglio nella rete di vendita. Come ha spiegato il nuovo numero uno dell’Alfa Romeo, Santo Ficili, “con questo programma vogliamo toccare le corde del sentimento, ma la macchina, un cliente, la compra in concessionaria: per questo abbiamo previsto dei percorsi di formazione ad hoc per i nostri venditori”.

















