AVVIO DI UN LAVORO LUNGO - La
Volkswagen cerca di superare lo choc e tenta di rimettersi in moto dopo il terremoto causato dallo
scandalo dei diesel (
qui per saperne di più), anzitutto tentando di riavviare un recupero di immagine che si preannuncia non facile e non breve. La prima mossa è venuta con un articolato comunicato stampa che elenca le iniziative prese ieri dal consiglio di amministrazione. Il documento afferma con forza che la vicenda del software dei motori diesel EA 189 messo sotto accusa deve essere chiarita fino in fondo, con convinzione e correggendo gli errori compiuti. Ciò assieme alle iniziative che dovranno costituire “un nuovo inizio”.
28,6 MILIONI PER WINTERKORN - Subito dopo l’espressione di principio e l’orientamento di fondo, il consiglio rivolge un caloroso ringraziamento all’ex amministratore delegato Martin Winterkorn, dimessosi in seguito alla vicenda. Soprattutto, il vertice della Volkswagen tiene a sottolineare che Winterkorn “non era a conoscenza delle manipolazioni dei dati relativi alle emissioni”. Winterkonr che, secondo quanto riporta l'agenzia Boomberg, percepirà dalla Volkswagen una buona uscita di ben 28,6 milioni di euro.
TESTE CHE CADRANNO - Per gli sviluppi relativi alla successione di Winterkorn, il comitato chiarisce che provvederà a fornire le proprie valutazioni al consiglio di sorveglianza che si deve riunire domani 25 settembre. Per quanto concerne invece gli sviluppi interni alla azienda, il documento dice chiaramente che sono da attendersi conseguenze sul personale nei prossimi giorni: “tutti coloro che risulteranno coinvolti nella vicenda saranno soggetti a seri provvedimenti”. Non manca un riferimento agli aspetti giudiziari, laddove viene annunciato un passo volontario della Volkswagen nei confronti del magistrato americano che si occupa della vicenda, con cui l’azienda collaborerà pienamente e fino in fondo.
INDAGINE PER RIFONDARSI - Per quanto riguarda gli aspetti interni, il consiglio di amministrazione ha proposto la creazione di un gruppo di lavoro che compia i necessari accertamenti e prepari i provvedimenti da prendere. A questo scopo la proposta prevede anche il ricorso a consulenze esterne. La decisione è comunque competenza del consiglio di sorveglianza.