ADDIO AL TRAFFICO - Per sveltire le consegne verso la fabbrica spagnola di Martorell, dove produce auto, ma anche trasmissioni, la Seat ha deciso di ingaggiare una squadra di “fattorini” decisamente speciali: sono dei droni, ovvero apparecchi volanti comandati a distanza in grado per il momento di trasportare oggetti non troppo ingombranti o pesanti (la casa spagnola li usa per volanti ed airbag). La Seat ha iniziato da pochi giorni le sperimentazioni su questo fronte e sta effettuando i test con l’autorità aeronautica spagnola, i cui ispettori controllano che vengano rispettate le condizioni di sicurezza nelle consegne dal centro logistico di Abrera allo stabilimento, distanti circa due chilometri. I droni compiono questo percorso in quindici minuti, mentre un camion ha bisogno di novanta minuti; va detto però che un drone trasporta pochi volanti o airbag alla volta, mentre all’interno di un camion ne stanno centinaia. La Seat sta effettuando queste sperimentazioni con l’intento di rendere più “smart” la fabbrica di Martorell e migliorare l’efficienza e la flessibilità.
SEMESTRE DA RECORD - Guardando al quadro più ampio, le cose stanno andando bene per la Seat nel 2019. Nei primi sei mesi di quest’anno, stando a quanto comunicato dalla stessa casa spagnola, le vendite sono aumentate dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dell’scorso, superando per la prima volta le 300.000 unità (sono state 314.300). A crescere maggiormente è stato il mercato tedesco, dove la Seat ha consegnato 66.500 auto fra gennaio e giugno 2019, il 16,2% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; bene anche le vendite in Spagna (64.200 unità, il 3,2% in più) e Regno Unito (37.700, il 5,1% in più).