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Sempre più auto a metano sulle strade europee

10 dicembre 2014

L’organizzazione europea degli operatori del settore prevede una forte espansione dei modelli alimentati a gas naturale.

Sempre più auto a metano sulle strade europee
PREVISIONI DI CRESCITA - L’associazione Bio Gas Vehicle Association, che riunisce le aziende attive nel comparto del metano, prevede che nel 2020 in Europa ci saranno tra 10 e 12 milioni di veicoli mossi da motori a metano, o gas naturale che dir si voglia (CNG, compressed natural gas, per gli anglosassoni).  
 
CONVENIENZA “VERDE” - Tale formidabile sviluppo poggerebbe su poche ma chiare e convincenti ragioni: rispetto a benzina e gasolio, il metano offre un costo chilometrico molto inferiore per quanto concerne l’incidenza del carburante. Oltre a ciò, le auto a metano hanno emissioni meno inquinanti rispetto alle rivali diesel e benzina. Senza contare che lo stesso metano può essere miscelato con i biogas.
 
SCARSA OFFERTA MA IN CRESCITA - A oggi le vendite di veicoli a metano in Europa sono ancora poche (66.952 nei primi nove mesi dell’anno), ma un dato che dà forza alla previsione dell' associazione Bgva è la tendenza all’allargamento della gamma dei modelli a metano proposti dalle case automobilistiche. Si tratta ancora di una evidente minoranza ma la decisione del gruppo Volkswagen di potenziare la propria offerta in materia è una novità significativa. Per ora comunque la casa leader è la Fiat, che nello stesso periodo da gennaio a settembre ha totalizzato 33.197 unità a metano. La Volkswagen è in seconda posizione con 16.755 vetture.
 
VANTAGGI DELLE CRITICHE AL DIESEL - Ora però pare si sia alla vigilia di una stretta, per via delle crescenti contestazioni nei confronti dei veicoli diesel. Laddove questa tendenza prosegua, sarà effettivamente inevitabile che l’opzione metano guadagni forza, soprattutto per la sua relativamente rapida fattibilità. I veicoli sono infatti disponibili e la loro gamma può essere abbastanza facilmente ampliata. Ciò anche se resta corposo e di complessa soluzione il problema della scarsità di stazioni di rifornimento, la cui realizzazione richiede un certo tempo per l’intreccio di competenze che le riguarda e per i diversi requisiti di sicurezza che tali aree di servizio devono avere rispetto a quelle per la benzina e il gasolio.
 
ITALIA PIÙ METANIZZATA - Sotto il profilo della distribuzione geografica. L’Italia è il paese europeo in cui le auto e i furgoni a metano sono più numerosi (880 mila a giugno di quest’anno, secondo la Bgva), mentre in Germania  ce ne sono 95.708 in Svezia 43.796. Questo quadro fa sì che l’Italia abbia il maggior numero di distributori di metano (1.035 in funzione e 211 in via di apertura secondo Metanauto, contro i 918 della Germania). Notoriamente nel nostro paese i distributori di metano sono concentrati in una parte del nord, in particolare in Emilia Romagna, mentre nelle altre regioni sono oggettivamente carenti. Ma è prevedibile che con l’aumentare delle vendite di auto a metano (anche grazie agli incentivi statali) venga anche ampliata la rete dei distributori.


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Ritratto di PongoII
10 dicembre 2014 - 20:39
7
Ampliamento della rete, in primis, se si vorrà continuare in questo primato, abbastanza raro per il Belpaese di questi tempi. Purtroppo un distributore di metano richiede maggiori accortezze di sicurezza rispetto a quelli "tradizionali", senza contare che proprio la metanizzazione di alcune zone d'Italia è ancora lungi dall'essere realizzata.
Ritratto di mdlbz
11 dicembre 2014 - 14:21
Un quesito a cui Fiat non ha mai risposto e che tutti si pongono da anni, è perché Fiat lasci l'ottimo 1.4 T-Jet a metano solo sul Doblò e perché poi non offra auto monovalenti (cioè con un serbatoio da massimo 15 litri di benzina). Circa la rete di distribuzione, è vero che si è ampliata ma rimane ampiamente a macchia di leopardo. Non solo, la grossa differenza rispetto al resto d'Europa lo fa la mancanza del self-service. Sia il DM 11.9.2008, con cui si e introdotto il "self servito", praticamente applicato da nessuno tranne che a Bolzano e, forse, adesso anche a Trento, nonostante ci siano impianti già predisposti (ma valli capire certi gestori...), pure il DM 31.3.2014, con si è pomposamente annunciato che si era introdotto il self in orario di chiusura come per gli altri carburanti, si è rivelato, detto brutalmente, una sola. Ci si è inventati un sistema con una (fantomatica) "tessera elettronica" che non applica nessuno perché nessuno sa come si debba gestire un sistema simile e c'è da chiedersi il PERCHÈ si sia inventato un sistema simile quando basta uscire dai confini nazionali per capire che le cose possono essere ben più semplici. Così la rete si amplierà ma se poi in orario notturno e nei fine settimana gli impianti sono chiusi, credo che si possa parlare di una situazione che NON sta cambiando in Italia NONOSTANTE l'aumento dei distributori. Questo, ovviamente, non lo dice nessuno e si continuano a penalizzare coloro che acquistano questa tipologia di auto, con buona pace della recente direttiva UE sui distributori di carburante alternativi approvata dal Parlamento Europeo a fine settembre.
Ritratto di paneevino1
12 dicembre 2014 - 09:44
ciao mdlbz, ti quoto in pieno (100%) sul discorso FIAT, avendo pure io scritto e sperato che il Tjet 1400 benziana/metano potesse passare anche ad altri veicoli del gruppo (DELTA, GIULIETTA, 500L/TREKKING/LIVING/X ecc..ecc...) Per il discorso del self hai ragione al 99% nel senso che durante la notte è impossibile fare rifornimento di metano ma ti assicuro che dalle mie parti i distributori sono aperti sempre, anche i gioni di festa !!! Ovviamente è un loro interesse !!!
Ritratto di selvaggio
11 dicembre 2014 - 16:32
In italia la diffusione del metano, a differenza degli altri paesi, è dovuta alla bassa tassazione che per adesso grava sul metano. Appena il ladro/politico di turno fiuterà l'affare il metano sarà tassato, con buona pace di chi lo usa. Ricordatevi che negli anni 70/80 i due capipopolo andreotti/berlinguer misero il "superbollo" sulle auto a metano. Inoltre la lobby dei distributori/gas non accatta l'idea del self-service come nel resto di europa, con buona pace della praticità.
Ritratto di benx90
12 dicembre 2014 - 10:05
3
il metano sia un ottima scelta per chi intende acquistare un'auto oggi.Credo che uno dei pochi difettucci che si possa attribuirgli sta nel fatto che con cadenza quadriennale le bombole sono soggette a revisione o intercambio.
Ritratto di benx90
12 dicembre 2014 - 10:06
3
intendo quella delle bombole e non la classica revisione auto :)
Ritratto di selvaggio
12 dicembre 2014 - 11:32
La revisione delle bombole del metano ogni 4 anni è obbligatoria solo sulle auto metanizzate dalla casa. Su quelle installato post vendita la revisione bombole si fa ogni 5 anni. dopo 20 anni tutto al macero.
Ritratto di benx90
12 dicembre 2014 - 19:53
3
hai ragione,ho dimenticato di specificare questi particolari,specialmente quello del macero :)