Nelle scorse settimane era stato sollevato più di un dubbio sull’effettiva fattibilità del centro ricerca e stabilimento produttivo in Emilia Romagna da parte della Silk-Faw. Una startup con un progetto da 1 miliardo e 300 milioni di euro, che coinvolge l'azienda statunitense di ingegneria e design automobilistico Silk EV e la casa automobilistica cinese Faw, le quali intendono sviluppare e produrre hypercar di lusso elettriche e ibride in Cina e in Italia con il marchio Hongqi. Perplessità dovute anche al più volte rinviato rogito per l’acquisto del terreno, che ha portato il governo regionale dell'Emilia-Romagna a convocare un incontro ufficiale con i vertici di Silk-Faw, dove sono state chieste delle specifiche rassicurazioni.
E a quanto pare queste rassicurazioni sono arrivate, come confermano i diretti interessati e la stessa Silk-Faw che delinea i prossimi passi del progetto. Primo l’acquisto del terreno di Gavassa (Reggio Emilia), sul quale sorgerà la sede con annessi centro ricerca e fabbrica (nel disegno qui sotto), che verrà formalizzato il 5 agosto. Secondo, il 5 settembre, si terrà una cerimonia di inizio lavori. In Italia verranno prodotte la hypercar ibrida Hongqi S9 (nella foto sopra) e la sorella minore S7, mentre il resto della gamma (qui per saperne di più) sarà fabbricato in Cina, ma sempre progettato a Reggio Emilia.
Inoltre, Li Chongtian, membro del consiglio di amministrazione della società sino-americana, ha smentito i dubbi circa un possibile disimpegno della controparte cinese Faw, confermando il totale sostengo al progetto. Decisamente più prudente l’atteggiamento delle istituzione locali, i quali ritengono che Silk-Faw siano definiti in modo perentorio i tempi della realizzazione.
Ricordiamo infine che due figure di spicco del progetto Silk-Faw, Amedeo Felisa e Roberto Fedeli, qualche settimana fa hanno lasciato per volare a Gaydon alla corte dell’Aston Martin, per ricoprire i ruoli di ceo e responsabile tecnico rispettivamente.